PILI: LO SCANDALO DI MONTE PINU, DOPO 1000 GIORNI TUTTO COME ALLORA

Le promesse farsa dei ministri di Stato per una strada interrotta dal disastro del 2013. Interrogazione alla Camera: cancellate quella ferita

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“Dopo tre anni la strada di Monte Pinu è ancora spezzata in due. Nessun cantiere in vista. Nessun cartello di inizio lavori dopo la tragedia di oltre mille giorni fa. Lo scenario spettrale di Monte Pinu è un’immagine ferma al 18 novembre del 2013. Tre anni fa, in quell’alveo, morirono tre persone. La strada travolta dalla furia di quell’alluvione rimase devastata, ponte sradicato con sopra due macchine, è ancora lì. Oggi su quell’alveo tutto è rimasto come allora. Sulla strada la voragine è rimasta intatta come tre anni fa. Nessun intervento. alluvione-pili-tempio15235694_1213561018722600_3770472776897775023_oIl ministro delle infrastrutture, in quest’ultimo periodo arriva in Gallura almeno una volta ogni dieci giorni. Promette ogni volta qualcosa. Puntualmente arriva niente. E’ il caso dell’arteria viaria di Monte Pinu di connessione tra Tempio e Olbia. L’intervento sulla strada provinciale era stato preannunciato sin dal giorno dopo l’alluvione. I presidenti dell’Anas in persona accompagnati di volta in volta dal ministro di turno non hanno mai dispiegato tante parole a vuoto come per l’arteria stradale di Monte Pinu. Mille giorni di niente. Con le carcasse delle auto ancora adagiate sul letto del fiume a segnare il totale menefreghismo di Stato e non solo. Una regione prona che fiancheggia senza pudore uno Stato che non lesina imbrogli, che tenta di carpire a suon di promesse alluvione-pili-tempio15259624_1213560785389290_2361004334277711788_ovoti e prebende”. Lo ha denunciato il deputato di Unidos Mauro Pili in seguito ad un sopralluogo sulle aree devastate dall’alluvione del 2013. Pili ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente al ministro delle Infrastrutture per chiedere l’immeditata attivazione delle risorse e dei cantieri sulla Tempio – Olbia.  “Il caso di Monte Pinu è la dimostrazione evidente degli imbrogli di Stato. Vengono, promettono e fuggono. Un rituale che va avanti da tre anni. In questo lembo di terra di nessuno non si leva una sola voce di indignazione. I finanziamenti annunciati sulla carta, sono restati solo carta straccia. E questa vergogna di Monte Pinu si somma ai mancati risarcimenti e a nuove procedure  a cui dovrebbero sottostare i cittadini colpiti dall’alluvione di tre anni fa. Un atteggiamento dello Stato – conclude Pili – non solo vessatorio ma pervicacemente truffaldino”.

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