Adriano Muscas, l’uomo dei carri armati si candida alle regionali

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EDITORIALE. Adriano Muscas, l’ex Presidente del Consorzio industriale di Villacidro, si candida alle regionali. Passato alla storia delle cronache nazionali per aver tentato di portare i carri armati dell’esercito italiano negli stabilimenti della Keller di Villacidro. “Siamo su scherzi a parte”, dichiarò alla stampa Efisio Lasio, l’ex segretario provinciale della CGIL del Medio Campidano. La vicenda dei carri armati provocò sarcasmo insieme alle ire funeste dei lavoratori e della giunta comunale di Villacidro. Venne definita un’idea strampalata che non trovò appiglio da nessuna parte, ma l’assurda idea di Muscas, priva di qualsiasi fondamento giuridico, venne riportata dal quotidiano Unione Sarda a firma del giornalista Gigi Pittau. Alla sola idea che i cingolati da guerra marciassero su Villacidro alla ricerca di meccanici e binari il paese sentenziò: fermatelo!

E del resto solo la galoppante fantasia di un incerto amministratore pubblico poteva ipotizzare che in una fabbrica di treni si potessero riparare carri armati. Il flirt ignoto e a distanza tra Muscas e la Pinotti, ministra della Difesa, finì a taralucci e vino. Con buona pace di obici e cingolati!

La vita politica di Muscas dopo la funesta intuizione dei carri armati sfociò in un lungo periodo di ritiro spirituale.  Silenzio e perdono. Sino alla nuova discesa in campo. La terza volta. Prima cacciato dall’ex Sindaca Teresa Pani e poi dall’attuale Sindaca Marta Cabriolu. Ma questa è un’altra vicenda che tratteremo nei prossimi giorni.     

Dopo i carri armati, il silenzio. E ora di nuovo in guerra.  Dopo aver chiesto e ottenuto a gran voce la sua candidatura, è miracolosamente risuscitato nella Villacidro che voleva trasformare in un’officina bellica.

Ad oggi rimane difficile comprendere cosa Adriano Muscas abbia lasciato nei ricordi dei suoi compaesani dopo svariati anni di amministrazione comunale con il Partito Democratico. Di certo in molti non hanno dimenticato i carri armati travestiti da carrozze ferroviarie!

Gianluigi Deidda

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