Villacidro, sei indagati per riciclaggio: modificavano auto rubate

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(archivio) foto simbolo

VILLACIDRO. Concluse le indagini relative al riciclaggio di 6 auto rubate nell’ex capoluogo mediocampidanese. Nei giorni scorsi l’inchiesta della Procura della Repubblica di Cagliari è terminata con gli avvisi di conclusione delle indagini per 6 giovani, fra i 30 e i 37 anni, 5 di Villacidro e uno di Serramanna. A tutti viene contestato il reato di riciclaggio (dai 4 ai 12 anni di reclusione). Si tratta di Roberto Giorri (classe 1985), Marco Piras (classe 1980), Sabrina Loru (classe 1982), Stefano Lussu (classe 1985), Luca Mocci (classe 1987), tutti di Villacidro, e Pablo Meloni (classe 1982) di Serramanna. Ciascuno ora, a vario titolo e in concorso fra di loro, dovrà rispondere di furto, soppressione, distruzione, occultamento di targhe. A breve dovrebbe scattare la richiesta di rinvio a giudizio.
Secondo l’ipotesi investigativa, condotta dal Nucleo Operativo dei carabinieri di Villacidro, fra giugno del 2011 e agosto del 2012, il gruppo avrebbe preso di mira sempre lo stesso tipo di vettura: Alfa Romeo 147. Sei quelle rubate. Dopo il furto, eccoli all’opera: uno scambio dei pezzi con quelle di auto incidentate che avevano già acquistato. In particolare, i fatti contestati riguardano la centralina asportata, la modifica del numero identificativo del motore e del telaio, di fatto resi illeggibili, la marchiatura antifurto, il cambio di colore, la sostituzione degli interni e tutta la fanaleria. Lavori ad alti livelli di competenza a servizio dell’organizzazione criminale anche per la ricodifica delle centraline. L’obbiettivo, secondo gli inquirenti, era quello di trarne un profitto personale. In alcuni casi le auto sarebbero state rivendute ad ignari clienti. Tutto parte nel 2011, quando i carabinieri, dentro il cortile di un’abitazione di Villacidro, sequestrano un’auto rubata. Dopo mesi di accertamenti, sono gli stessi militari a smascherare il meccanismo. Nei giorni scorsi l’atto di conclusione: per ciascuno l’avviso di “indagato”.

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