Villacidro, vietato morire: aumenti fino al 100% per i servizi cimiteriali

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FEDERICO SOLLAI

VILLACIDRO. Tempi duri per i moribondi. Non solo per la prospettiva di finire dentro una cassa di zinco, residenza assai poco gradita a chiunque, quanto per i costi proibitivi della sepoltura. Il Comune di Villacidro ha infatti appena approvato una decisa impennata delle tariffe per i “servizi cimiteriali a domanda individuale”.

È sufficiente fare un rapido raffronto tra il tariffario del 2014 e quello nuovo, per notare gli aumenti. La concessione da 35 anni, per un loculo acquistato al momento della sepoltura, sale da 550 a 750 euro. Se prenotata da persone viventi, la medesima passa da 650 a 1000 euro. Incrementi consistenti su tutti i servizi cimiteriali, contestati duramente dalla minoranza. Sulla funerea questione si è infatti animatamente discusso durante l’ultimo Consiglio comunale.

A puntare il dito sulle nuove tariffe di polizia mortuaria è stato soprattutto Federico Sollai (Pd), che ha accusato la Giunta di voler lucrare sulle sepolture: “Costi cresciuti da un minimo del 13 al 100%, che gravano specialmente sugli anziani, costretti a pagarsi la tomba a rate”, spiega il consigliere dai banchi dell’opposizione, accusando l’amministrazione comunale di “voler guadagnare, perché incasserete il 114%, vale a dire più di quanto verrà speso per la fornitura del servizio, è scandaloso”.

Sull’argomento ha subito ribattuto Giuseppe Ecca: “L’ingegner Sollai ci accusa di lucrare su una categoria di cittadini, ma mente sapendo di mentire, perché dovrebbe sapere che costruire un loculo costa più di 1000 euro”, precisa l’assessore ai Lavori pubblici: “Si aggiorni, in tutta la Sardegna i tariffari partono da 1200 euro in su e a Villacidro abbiamo pure un problema di spazi per la realizzazione di nuovi loculi. Se poi volete che li costruiamo con un finanziamento a lungo termine, finiremo per doverli far pagare 3-4mila euro ciascuno”.

Le schermaglie sono proseguite con Sollai che ha suggerito di calmierare i costi “con risorse comunali, come facevamo noi”, e con la replica del sindaco: “Quelle risorse voi le avevate”, ha chiuso Marta Cabriolu.

Simone Nonnis

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