Sostenitore di “Alternativa Civica” incita alla violenza contro il giornalista

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Il commento apparso su Facebook

Giornalisti sempre più alla gogna di commenti e critiche che oltrepassano la decenza e sfociano in minacce e aggressività che incitano alla violenza.

E’ il caso di un sostenitore di Alternativa Civica, la lista elettorale che amministra Villacidro, che ha recentemente commentato un post relativo a un recente articolo comparso su Villacidro.info sulle vicende che riguardano la Villaservice, società che gestisce lo smaltimento e stoccaggio dei rifiuti solidi urbani. “Purtroppo – commenta l’utente su Facebook – esistono anche pseudo giornalisti che non fanno informazione ma terrorismo mediatico……ciò che mi chiedo è il motivo di tanto accanimento eppure nessuno di Questi ancora non gli ha spaccato il microfono in faccia”. E’ evidente che l’accusa di terrorismo mediatico gli si ritorce pienamente contro, giungendo sino alla minaccia. L’intervento di un altro commentatore non ha migliorato la situazione. Sembrerebbe anzi che la risposta di questo secondo commentatore sia servita solo ad amplificare il senso della minaccia portandola al limite del grottesco: “Si Mundicu dici bene,intelligenza e determinazione. …. prendergli il microfono dalle mani,portare indietro il braccio ,caricare e tirare sul muso senza sbagliare mira…..ecco da questo momento in poi avremo un motivo valido”. Sarebbe facile entrare nella discussione e iniziare un rissa mediatica senza senso. Ogni giornalista ne avrebbe la possibilità. Questo però non è il senso dell’informazione che il vero giornalista vorrebbe dare. Occorre riportare alla normalità una situazione ormai sfuggita di mano. Occorre farlo senza censure ne limitazioni che colpiscano gli utenti di internet. Occorre constatare che oltre un articolo condivisibile o meno, le problematiche che stanno dietro quell’articolo rimangono e sono quelle a dover essere affrontate. Chi arriva a pensare che un giornalista abbia dato un giudizio di parte o non abbia in qualche modo svolto il suo lavoro al meglio ha il diritto di pensarlo, e se non ha di meglio da fare, perché no, comunicarlo anche attraverso un commento. L’attività giornalistica e il rispetto per la persona non devono però mai mancare in ogni caso. Chi ha il coraggio di rendere un servizio alla cittadinanza rischia ogni giorno sulla sua pelle. Chi aggiunge a questi violenza verbale e minacce sta ledendo solo la propria libertà, la propria possibilità di partecipare alle questioni che direttamente o indirettamente lo andranno, oggi o domani, a toccare.

IVAN FONNESU

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