Anpana, destituiti 11 volontari, la Giunta: “Diatribe interne, nessun rinnovo”

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ALCUNI COMPONENTI DELL'ANPANA DEL MEDIO CAMPIDANO - FOTO TRATTA DALLA PAGINA FACEBOOK DELL'ANPANA

Il Comune di Villacidro non rinnova la convenzione con l’Anpana per la videosorveglianza delle campagne e il commissario straordinario dell’associazione decapita una dozzina di ispettori ambientali. La polemica sulle fototrappole, destinate a immortalare i maleducati che abbandonano gli animali o i rifiuti e i potenziali piromani, ha lasciato sul campo diversi caduti.

Assieme alla convenzione cessata il 30 giugno scorso, che l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente aveva stipulato un anno fa con l’amministrazione comunale, sono saltate diverse guardie eco-zoofile, per mano del commissario straordinario Stefano Dessì, che ha comunicato al sindaco Marta Cabriolu, al comando della Polizia locale e alla Compagnia dei carabinieri la cancellazione dalle liste di undici ispettori ambientali (quattro di Villacidro, cinque di San Gavino e uno a testa per Monserrato e Oristano). Gli ex agenti non sarebbero più “in possesso dei requisiti necessari per rivestire l’incarico”, recita il documento firmato da Dessì.

Totalmente all’oscuro della richiesta inviata alle autorità sono invece proprio gli ispettori esautorati: “Non conosciamo il contenuto di quella comunicazione, né chi l’ha mandata o se ci vengano contestati dei reati. Aspettiamo di leggerla, poi il nostro rappresentante legale, se necessario, replicherà”, precisa Riccardo Pibiri.

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UNA PATTUGLIA DEL MEDIO CAMPIDANO – FOTO TRATTA DALLA PAGINA FACEBOOK DELL’ANPANA

Una situazione spinosa, che ha convinto la giunta comunale a non rinnovare la convenzione con l’Anpana, come hanno spiegato gli assessori Gessica Pittau e Marco Erbì, rispondendo alle interrogazioni di Stefano Mais e Dario Piras, consiglieri di opposizione: “Ci sono problematiche interne all’associazione che non ci permettono di capire bene con chi dobbiamo rapportarci. Ma esiste pure una questione economica, e in questa situazione d’incertezza preferiamo destinare diecimila euro ad altro, piuttosto che trovarci impossibilitati a spendere quei soldi. Se ci sarà più chiarezza vedremo l’anno prossimo se riaffidare l’incarico. In ogni caso, le guardie sono autorizzate dal Prefetto a prestare servizio, quindi possono farlo anche senza convenzione, a titolo gratuito, così come abbiamo chiesto ai barracelli”.

Le fratture in seno all’Anpana erano probabilmente nate in seguito alla controversia sulla gestione delle fototrappole, su cui la Polizia locale aveva sollevato diverse eccezioni: “Le fototrappole sono state ritirate perché non idonee. Erano tarate per certe esigenze, ma di fatto inutilizzabili, anche per via delle immagini a bassa risoluzione – ha precisato il sindaco Marta Cabriolu – inoltre la scheda sim interna poteva facilmente essere sfilata da chi veniva ripreso e aveva interesse a nascondere il suo operato”.

Sui motivi che hanno portato alla clamorosa destituzione delle undici guardie ambientali potrebbero esserci interessanti rivelazioni a breve. Patrizia Giranu, ispettore regionale dell’Anpana, promette di precisare i contorni della vicenda carte alla mano, non appena rientrerà in Sardegna.

Simone Nonnis

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