Villacidro, un paese verso un inesorabile declino

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VILLACIDRO DALL'ALTO

Corruzione, assistenzialismo, delinquenza, malaffare e una politica marcia stanno portando al declino uno dei paesi più conosciuti della Sardegna.

Che succede in Paese? Villacidro non sta passando uno dei suoi periodi migliori. Il luogo comune della crisi economica non regge di fronte alle vicende che stanno tingendo di fosco le cronache paesane. Se analizziamo bene, in realtà i giovani non hanno mai avuto tanti mezzi e tante opportunità come al giorno d’ oggi. Laureati e specializzati villacidresi girano per il mondo, contribuendo in ogni campo del sapere. Si, spesso sono costretti a stare lontani da casa. Ma la loro preparazione sarebbe sprecata a Villacidro. Villacidro deve curare senza vergogna quelle che sono le sue vere vocazioni, ovvero agricoltura, allevamento, commercio, turismo sportivo, turismo culturale, e piccola e media impresa. E sono i villacidresi in prima persona a doverlo fare senza cercare l’avallo di una classe politica che, ha completamente fallito e mal interpretato il proprio ruolo. Il clientelismo politico non ha apportato nulla di positivo da queste parti. Ha creato generazioni di lavoratori privi di coscienza e ha annichilito il ruolo del sindacato. Nonostante il continuo palesarsi del fallimento della politica in paese, la gente continua a credere e scegliere, quasi con disperazione, questa o quella fazione, sperando di poter trarre un beneficio personale, ma in realtà incitando a sbagliare sempre di più le personalità del potere politico. I risultati sono sulla bocca di tutti, ma quello che rimane è un timore reverenziale per persone che in realtà non hanno nessun potere, se non quello che noi stessi siamo disposti a concederli. In questo modo diventiamo noi stessi armi a disposizione di questo o quel signorotto, diffondendo una cultura che ha sempre la sua controparte in atteggiamenti estremi che spesso fanno salire agli onori della cronaca, in negativo, la nostra cittadina.

IVAN FONNESU

6 COMMENTI

  1. il mondo sarebbe migliore se ci fossero meno chiacchere ma anche tu potabi non sguazzi mica lontano dall’articolo sopracitato,una buona freddura come la tua frase che hai citato non può essere sopressa.E’ da considerare anzi diciamo da compatire, dai buon natale evviva potabi sigh. sigh.

  2. Personalmente l’articolo mi è sembrato insipido e poco ispirato, una banale lamentela generalista, tanto che il suo titolo e il suo testo potevano riferirsi a qualsiasi altro paese. Se si volesse fare del giornalismo di denuncia, bisognerebbe essere specifici nei nomi e nei fatti.

  3. Bé, Ivan. La tua non vuole essere un’analisi delle cause della decadenza di Villacidro, e non lo é. E’ però una presa d’atto amaara, una constatazione della situazione attuale e di ieri e dell’altro ieri. Cioè è uno stato permanente e continuo del malessere di Villacidro…
    Le stesse cose che sono ricordate in Paese d’Ombre, scritte a metà del XX secolo e riferite alla metà del XIX secolo.
    Visto che ci avviamo allaa meta del XXI secolo, credi che Villacidro cambi?
    E’… il Paese d’Ombre, Ivan!

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