Villacidro, Zona Industriale: capannoni vuoti, degrado e abbandono

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Un’area industriale un tempo tra le più fiorenti della Sardegna, oggi deserto produttivo dove resistono solo le attività artigianali.

Snia, Scaini, keller sono solo i nomi dei pezzi di industria pesante che hanno fatto la storia dell’agglomerato industriale di Villacidro e che nello stesso ordine di tempo hanno chiuso i battenti.
L’area industriale oggi: decine di capannoni chiusi, resistono ancora i piccoli e piccolissimi laboratori artigianali. Arranca la grande distribuzione con diverse realtà che hanno dovuto ridimensionare l’organico. Per il resto degrado e abbandono. viabilità fatiscente, capannoni abbandonati in totale degrado, ruderi industriali mai bonificati erba e sporcizia ovunque.
Una zona industriale trasformata in un enorme campo fotovoltaico, tetti e lotti liberi accolgono migliaia di pannelli di silicio per la produzione di energia elettrica. Magra consolazione per imprenditori che tentano di integrare il redditto e far quadrare i conti. Ma l’area produttiva è anche dotata di infrastrutture realizzate e mai utilizzate; sono un esempio i raccordi ferroviari e gli scali merce dove non si è mai vista passare una locomotiva; potremmo citare anche la nuova lottizzazione commerciale di “Su Filixi” costruita dentro un compluvio dove durante l’inverno si verificano diversi problemi idraulici. Come non menzionare la struttura del mercato ortofrutticolo di cui si è tentato senza successo l’avvio? E ancora: è di questi giorni la notizia della chiusura del centro operativo della Protezione Civile, ubicata nei capannoni teatro di un’altra sventura industriale: quella dell’Aviotek.
L’unica struttura a non temere crisi sembrerebbe essere la discarica consortile con l’annesso impianto di trattamento dei rifiuti e delle acque reflue: cresce, si amplia e ogni anno si dotta di nuove strutture e manufatti.(A. S.)

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