Tossilo: adesione al sit-in del comitato “Non Bruciamoci il futuro”

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Il Coordinamento Comitati Sardi, che raccoglie oltre 50 sigle impegnate per la tutela, la gestione e il governo del territorio, della salute e dell’ambiente aderisce al sit-in di sabato 28 marzo all’inceneritore di Tossilo.

Nel portare sostegno al comitato “Non Bruciamoci il futuro” e ai tanti cittadini del Marghine che si oppongono al nuovo inceneritore – si legge in un comunicato stampa congiunto – il Coordinamento denuncia i preoccupanti impatti sanitari ed economici dell’intervento proposto dal Consorzio Industriale di Tossilo. Ed esprime sconcerto per le carenze riscontrate nel corso della procedura di Valutazione d’impatto ambientale, conclusa dal Savi con decisione favorevole per il proponente nonostante il parere del Centro epidemiologico di Nuoro sull’attuale situazione sanitaria del distretto di Macomer e sull’impatto ambientale del nuovo inceneritore risulti incompleto e privo di evidenza scientifica. Il via libera del Savi è poi stato adottato dall’assessore alla Difesa dell’Ambiente Donatella Spano nella delibera con cui ha chiesto alla giunta regionale di autorizzare il nuovo inceneritore. Quanto successo non fa altro che rivelare l’incompatibilità dell’esecutrice Donatella Spano con il ruolo di assessore alla Difesa dell’ambiente rivestito.
Il Coordinamento, nel chiedere a viva voce un nuovo piano di gestione dei rifiuti, indica nella realizzazione di sistemi alternativi agli inceneritori e alle discariche una soluzione sostenibile e foriera di positive ricadute anche sul piano economico. Tutti i rifiuti potrebbero, infatti, essere trattati su piattaforme ad hoc (peraltro già esistenti a Tossilo, ma mai entrate in funzione!) e la stessa frazione secca non ulteriormente differenziabile potrebbe essere trattata per la produzione della “sabbia sintetica”, un particolare granulato che può essere utilizzato nel settore dello stampaggio e in edilizia come sostituto della sabbia nei calcestruzzi, come aggregato alleggerente nelle malte cementizie, come legante per manufatti in cemento, ecc. Tutto senza alcun ricorso alla combustione e con un minimo ricorso alle discariche, al contrario di quanto avviene oggi.
Per tutte queste ragioni, il Coordinamento dei comitati sardi ribadisce il suo no all’inceneritore di Tossilo.

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