I lecci al posto degli olmi: siamo punto e accapo

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In via Fluminera, dopo l’abbattimento degli olmi, sono stati messi a dimora i lecci che in pochi anni distruggeranno nuovamente il marciapiede.

I vecchi olmi con le loro radici avevano devastato i marciapiedi e pare stessero intaccando anche la struttura del fiume tombato che scorre sotto la strada. Il Comune ha così posto rimedio con la scelta che ha creato uno strascico di polemica tra i cittadini.
Ora i marciapiedi dissestati sono in fase di ripristino; anche qui si potrebbe aprire una parentesi per segnalare il “minestrone” di mattonelle che si fa ogni volta che si ripristina la pavimentazione, tralasciando del tutto il fattore estetico.
Ma il punto su cui ci volevamo soffermare è la scelta di utilizzare i lecci per alberare il viale: è palese che l’apparato radicale di questa specie è altrettanto deleterio per i marciapiedi, sopratutto se l’aiuola che li ospita è larga 70 centimetri. Basta fare un giro in via Montimannu o via Porrino e notare come alberi di 20-25 anni stiano distruggendo i marciapiedi.
Dunque tra vent’anni gli amministratori futuri si ritroveranno a dover far abbattere i lecci messi a dimora oggi e ripristinare i marciapiedi sfondati, ancora una volta.(A. S.)

4 COMMENTI

  1. Credo fortemente che di fronte ad una tavola rotonda(magari invitando i cittadini) si possano trovare delle soluzioni,sia su come rimpiantare gli alberi,ed anche cosa piantare,per non ritrovarcifra un pò con lo stesso problema,come giustamente dice l’articolo.

  2. La soluzione non sta in COSA piantare, ma in COME piantare, non si può adattare un albero alla strada, si devono adattare entrambe le entità.
    Fino a quando non si progetterà il verde pubblico ma si metterà ciò che offrono gli amici con la scusa del risparmio (falso), ogni 20 anni bisognerà cambiare gli alberi,sperando di riuscire a farli attecchire.
    Il vero problema è che a Villacidro tutti si sentono esperti…..di tutto,
    primi fra tutti gli amministratori e i loro ing. e geom. e agr. tanti titoli, nessuno completo.E i risultati si vedono……

  3. Saluto capron3 che, in poche righe, ha perfettamente illustrato la situazione. Per quanto riguarda il verde pubblico non sono un grande esperto anche se qualche consiglio utile potrei sempre darlo: ma per quale motivo dovrei buttare altre parole al vento? Nel campo forestale, dove mi sono prestato, a gratis, per informare e dare indicazioni sugli strumenti per realizzare nel concreto un’appropriata gestione, non ho avuto un minimo riscontro pratico. Anzi, mi pare si faccia di tutto per fare peggio: per es. a ben poco è servito l’articolo sui pericoli di diffusione delle specie aliene pubblicato su questo sito, poiché, nell’elogiata “ pulizia” attorno alla cascata della Spendula, si è totalmente ignorato il problema che ho evidenziato. infatti, sono stati eliminati drasticamente gli strati inferiori della vegetazione ed invece rilasciati e curati dei grandi esemplari di Ailanto con abbondante fruttificazione, che grazie alla “meritoria opera di pulizia”, hanno trovato le condizioni di luce ideali per esprimere al meglio il loro potenziale invasivo a scapito delle specie autoctone. Inoltre eliminando gli stari inferiori della vegetazione lungo l’alveo (diminuzione dei tempi di corrivazione) della sola parte a monte del rio Seddanus, contrariamente al buon senso di ripulire prima l’alveo nel tratto a valle, non si è affatto agito positivamente per l’eliminazione i pericoli di esondazione del rio dove ci sono terreni e fabbricati. E con questo non dico altro, tanto meno in modo disinteressato, giusto per evitarmi la nausea ed i reflussi di bile: in genere le consulenze vengono ben pagate,e non sempre adeguate, ed è quindi oltremodo avvilente non avere avuto neppure un minimo di soddisfazione nel vedere dei risultati concreti.

  4. Caro Mariano che ci vuoi fare..essere cresciuti in un periodo in cui ai ragazzi si insegnava il rispetto per il territorio e per il lavoro di chi ci aveva preceduti non può che renderci risibili e fonte di dileggio da parte di chi ha messo al disopra di ogni cosa il proprio stupido ego e la presunzione dell'”Ignorante” (che ignora, e ne va pure fiero). Le lauree prese “a cascittas de pressiu” per giungere a fare i “tecnici” al servaggio del politico di turno non possono produrre che idee spazzatura, o rimasticature di idee altrui non capite.
    A noi non rimane che guardare….e soffrire….

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