Letteratura: “Mason”, il secondo romanzo di Alvin M

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Dopo “echi di squarciagola” pubblicato sotto contratto de “La Riflessione Davide Zedda Editore” nel 2011, il giovane villacidrese Alberto Meloni, in arte Alvin M, torna a far parlare di se per la sua seconda fatica letteraria: “Mason”.

“Mason” sembra voglia spiegarci che sono i giorni grigi che ci portano da un momento felice all’altro. Sembra voglia spiegarci che i sogni vanno inseguiti perché infondo, moriamo tutti giovani. Sembra dipingere le giuste dosi di felicità e tristezza. Le stesse malinconie, le stesse allegrie che come musica invisibile ci si posano sopra, a giorni alterni, durante le nostre vite. Il tutto narrato con un ritmo ora incalzante, ora lento, ora felice, ora triste, come Alvin già ci aveva abituato in “Echi di squarciagola”.

“Mason” narra le vicende di tre fratelli orfani di padre, costretti a vivere con una madre quasi catatonica che si regge ad antidepressivi. La storia si snoda lungo l’amore e l’impegno nella musica dei tre e in particolar modo di Timothy. Un quattordicenne bello, timido, sfuggente e altruista, che si fa carico di problemi e responsabilità che non gli appartengono, perché convinto di essere la causa principale della morte di suo padre. Attorno a loro i sapori, gli amori, gli odori di quell’età dell’uomo che tanto si avvicina alla magia. Grazie ad un caso fortuito e al loro talento i tre si trovano a suonare sui palchi di tutto il mondo. Ben presto però si rendono conto che quel sogno tanto inseguito, amato e celato, non è altro che un mondo di cartone e di ipocrisia. Ridotti a manichini dalla casa discografica realizzano di aver perduto il vero bene. Suonare per se stessi, in un impolverato garage dove il sole morente creava scie di luce e polvere, illuminando i loro sorrisi. Dove sembravano eterne certe risate, dove nell’ombra vinceva l’estate.

Il libro si potrà scaricare solo in formato digitale per e-book. (clicca qui)

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