La minoranza, compatta, abbandona l’aula per protesta e suggerisce al Consiglio il rinvio dell’Ordine del Giorno.
Mercoledì si è tenuta la seduta del Consiglio Comunale dove si è discussa l’Approvazione del Rendiconto della gestione 2013 che era anche l’unico Ordine del Giorno.
Dopo la prima fase della seduta, dedicata alle interrogazioni, si è passati alla discussione del punto all’ordine del giorno. Ma la minoranza immediatamente insorge chiedendo, attraverso il Consigliere Antonio Muscas che presenta un documento firmato da tutti i 10 consiglieri di minoranza, la sospensione e il rinvio della discussione per l’avvenuta consegna di un documento senza il rispetto dei tempi previsti per legge. Ma il Sindaco dice no; da qui la scelta della minoranza di abbandona l’aula.
I lavori sono andati avanti comunque con i soli consiglieri di maggioranza ma, sottobanco, consiglieri di maggioranza e minoranza hanno tentato di trovare una mediazione, forse rinsaviti sul fatto che effettivamente i tempi troppo stretti non avrebbero consentito di studiare appieno il documento, non fornito nei termini di legge, che si stava per andare ad approvare. Così c’è stato l’accordo che ha consentito di rinviare ad una nuova seduta la discussione e approvazione del rendiconto della gestione 2013. (A. S.)
OLBIA. Dallo scorso mese di dicembre, attendono il sussidio previsto per le persone affette da patologie mentali. Ma, ancora oggi, non hanno percepito un solo euro.
A protestare in modo duro e a raccontare il loro disagio sono pazienti e familiari «ormai «stanchi di continuare a subire una situazione inammissibile. Prima, il problema del ritardo, era legato agli uffici della Regione che non avevano provveduto ad accreditare al Comune i contributi previsti dalla legge 20 – dicono -. Adesso, però, sappiamo che i soldi ci sono ma a mancare è l’impiegata che si occupa dei mandati di pagamento. Non ce la prendiamo certo con la persona assente nell’ufficio, ma ci chiediamo come mai nessuno abbia pensato di sostituirla. Insomma, ce n’è sempre una e noi – proseguono gli autori della protesta – non possiamo far finta di niente. Per quanto riguarda il nostro Comune, l’erogazione del sussidio avviene ogni sei mesi, rispetto ad altri centri dove il pagamento avviene invece mensilmente. Ci adattiamo, comunque, ma l’attesa del nostro contributo si sta facendo lunga. Decisamente troppo lunga».
Tutti i nodi arrivano al pettine,..
chi è stato assunto per meriti elettorali o di sudditanza mostra le sua inadeguatezza e incapacità a ricoprire il ruolo.E’ tempo che la burocrazia della Amministrazione faccia il suo dovere,e che si guadagni i nostri soldi..