VILLACIDRO. Luigi Aru è uno dei numerosi allevatori suinicoli di Villacidro, messo in ginocchio dalla peste suina che ha imposto la quarantena e il divieto di movimentazione e macellazione in un raggio di dieci chilometri per tutte gli allevamenti di maiali, sia a conduzione familiare che industriale, esistenti nell’area interdetta.
Sabato pomeriggio ha compiuto un gesto plateale consegnando le chiavi della sua azienda (1.500 capi) al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, a Villacidro per la presentazione del candidato locale di Forza Italia alle elezioni di domenica. «Non ce la faccio più ad andare avanti – ha detto Aru al governatore dopo essersi avvicinato al tavolo della presidenza -, queste sono le chiavi della mia azienda, la gestisca lei. Non possiamo vendere i maiali, il ricavato ci sarebbe servito per comprare i mangimi e mandare avanti l’allevamento. Non ho soldi da anticipare, sono costretto a chiudere i battenti. Ai miei maiali provvedete voi visto che ancora non avete preso provvedimenti urgenti per aiutare le nostre aziende a superare questo difficile momento».
Il presidente Cappellacci non ha battuto ciglio, ha guardato le chiavi depositate sul tavolo presidenziale ha anche dovuto incassare un altro attacco, giunto sempre da Luigi Aru, uno che non ha mai nascosto di appartenere allo schieramento politico del governatore della Sardegna. «Avete nominato il generale in pensione Gilberto Murgia per far fronte alle emergenze, fra cui la peste suina – ha detto l’allevatore – e poi lo avete rimosso perché voi stessi lo avete ritenuto incompetente in materia, quindi inadeguato. Ma che razza di storie sono queste».
Cappellacci ha continuato a rimanere impassibile e non rispondere. Forse perdendo anche qualche voto.
Luciano Onnis
Fonte: LA NUOVA SARDEGNA
per conquistare le terre degli indiani gli invasori pensarono bene di incominciare a sterminare senza pietà tantissimi bisonti di cui gli indiani si cibavano, incomiciarono gli stenti , niente cibo ,nessuna forza, solo fame ……. la storia continua ??????
TI STIMO GIGI !!!!!!
Non aggiungerei altro… vedere un elettore di Cappellacci consegnargli le chiavi della sua azienda fallita e nonostante ciò ribadirgli il suo amore non ha prezzo, il masochismo all’ennesima potenza! Siamo il degno popolino di tali governanti.
Quella della peste suina e l’ultimo atto di un fallimento già conclamato, mi dispiace ma bisogna saper fare i passi adeguati alle proprie gambe….
Bravo max, una volta si diceva “su mobenti sardu du incosciasa u’ota scieti”
forse i tempi sono cambiati
Allucinante!!!!prima imputa alla classe politica governante in Sardegna la responsabilità del suo fallimento e poi gli ribadisce il voto e la speranza che quella stessa parte politica vinca le elezioni.Allcinante questa mentalità servile !!!!
Chi è causa del suo mal pianga se stesso..
vedere un elettore di centro desta umiliarsi davanti ad un incompetente, per lo più alla presenza di un compaesano candidato della stessa parte politica, ….NON HA PREZZO
Mi chiedo solo una cosa: Perchè non ha consegnato le chiavi a Sisinnio Piras? Lui si che sa come allevare (e vendere) i suoi maiali.
Mi meraviglio di Gigi, persona quadrata e ottimo imprenditore, non penso che possa pensare che una destra come quella che ci ha governato possa sanare una situazione incancrenita sotto la loro amministrazione.
A meno di non pensare ad un finanziamento ad personam…di ciò nella Agricoltura Sarda di questo ultimo Decennio gli esempi si sprecano.
Se così fosse, auguri Gigi….
non se uno di noi….noi non siamo come te