Il Lavatoio: tormentone del degrado

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Presi dalla frenetica vita moderna stiamo relegando in un angolo, come già accaduto negli anni ’60/80, il monumento simbolo della città.

Il Lavatoio di Villacidro fu realizzato unicamente per offrire alle donne la possibilità di lavare i panni al riparo dalle intemperie. Divenne poi luogo di aggregazione sociale per la comunità villacidrese.
Ora è diventato terra di nessuno, o meglio, luogo di residenza per vandali, fannulloni, scioperati, che stanno pian piano riducendo il vetusto monumento a quello che in sardo si direbbe “u padru po pasci mobentis”, ovvero luogo degradato.

Ci siamo già occupati del recente danneggiamento a una delle due sirenette. Ora vogliamo elencare nel dettaglio gli altri danneggiamenti di cui siamo venuti a conoscenza, documentando il tutto con le fotografie.
1) i rubinetti che davano acqua alle vasche sono quasi del tutto spariti: ne mancano ben 22;
2) alcune pareti in mattoni sono deturpate da scritte idiote tracciate con la vernice nera;
3) diversi tubi di scolo delle acqua dal tetto sono deformati;
4) un pannello illustrativo degli ultimi lavori di restauro effettuati è stato distrutto;
5) sui tubi dell’acqua compaiono le solite scritte melense degli adolescenti-ignoranti.
6) i gradini della scalinata rovinati subito dopo l’inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007.
Questo è quanto appare immediatamente visibile, per no parlare delle pisciate, cagate e vomito che ogni tanto fanno la loro apparizione o delle bottiglie, lattine, cartoni per pizza ivi abbandonati… Di sicuro una ricerca più oculata porterebbe alla scoperta di altri danni meno visibili ma non per questo meno gravi. A tirar le somme resta solo lo sconforto per il degrado, l’indignazione per la mancanza di educazione e una doppia indignazione per il totale disinteresse del mondo della politica.

Gian Paolo Marcialis

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37 COMMENTI

  1. Punto 6) i gradini della scalinata rovinati ancora prima della inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007.
    Ti sbagli di grosso caro Gian Paolo. Durante il collaudo del 2007 i gradini erano perfettamente intatti. Tutto era perfettamente intatto e funzionante!

  2. Lavoro collaudato nell’anno 2007, son passati se non mi sbaglio solo 6 anni,la fradinata presenta comunque già da subito l’incoveniente di sbricciolarsi, il materiale usato è troppo fragile.Mi sà che che è un continuo sperpero di soldi pubblici, oltre l’intervento sbagliato per il problema del traffico.Io mi chiedo, Architetto Madau è possibile che si sia usato del materiale cosi , fragile e debole? Solo a Villacidro succedono queste cose? O si pensava di lasciarlo chiuso ai pedoni, come il lastricato, che doveva essere fatta un’isola pedonale. Ma ci vogliamo svegliare ed essere realisti, ed ammettere ognuno le proprie colpe?Un’opera pubblica costata fior di quatrini pubblici non può durare due giorni, è una vergogna.questa critica nulla toglie e non accetta scusanti per i nuovi vandali, che stanno spadroneggiando in tutta la cittadina, purtroppo impuniti.

  3. Risposta a Nonna Papera. Il materiale usato è la “Trachite di Serrenti” già usata dall’Ing. Pani nell’intervento dell’ottocento. Il problema delle opere pubbliche sono le manutenzioni. Io a casa mia quasi ogni anno tinteggio, cambio qualche lampadina, aggiusto qualche presa a faccio si che tutto funzioni e sia in buono stato: penso che lo faccia anche lei, giusto? Ha detto bene riguardo ai tempi, un corpo illuminante può durare in esercizio per sei anni? io credo proprio di no, prima o poi bisogna cambiare la lampada; così vale per tutto il resto. La torre Eiffel di Parigi, per citare un esempio eclatante ma in sintonia, viene sabbiata e riverniciata ogni due anni! I comuni purtroppo no sono in grado e non hanno forse i fondi per fare tutto questo, e non credo minimamente sia solo un problema del Comune di Villacidro.

    • Sono d’accordo con lei Arch. Madau, che tutte le opere hanno bisogno di lavori di manutennzione. Ma la nuova sistemazione del Lavatoio, ha portato a lavori con aggiunta di opere prima non presenti (vedi la scalinata in oggetto),ritengo che un manufatto del genere doveva essere stato realizzato con del materiale più resistente. Penso che uno a casa propria o in casa d’altri, non faccia usare del materiale, che dopo un anno è tutto da rifare;solo perchè chi lo realizzo allora usò la famosa TRACHITE DI SERRENTI- Il Comune in questo caso l’unica manutenzioneche che può fare è rifare la gradinata,questo è il vero problema, Con costi che è meglio non quantificare.Tinteggiare e cambiare le lampadine, e tutt’altra cosa che usare materiali non idonei ad essere caplpestati dai comuni mortali, ritengo che ci sia stato un leggerezza nel valutare l’uso di un materiale, da usare solo in luoghi non aperti al pubblico.Da bravo tecnico che è, non può negare l’evidenza, sbagliare è umano.A Lei le spiegazioni

    • Ti rispondo da ignorante in materia, caro artchittetto Madau tu mischi, lampadine, tinte,torre Eiffel e cavi elettrici.
      Ma cosa c’entra con dei gradini che non sono agibili ad essere calpestati da semplici viandanti. QUESTO E’ CONFONDERE i “carcioffi” con in CAVOLFIORI. Ma questo è troppo da sopportare, da ignorante in materia non ci sono scuse che tengano a un simile orrore architettonico.
      Siamo alla mercè di tutti, e noi paghiamo, e gli altri incassano soldi pubblici.Ignoranti in materia Architetto, ma non STUPIDI

    • A casa cambio le lampade, i rubinetti, le maniglie, tinteggio, ma il pavimento per fortuna quello ancora resiste e penso resisterà ancora per diversi anni! La manutenzione è doverosa ma è ancor più doverosa la salvaguardia del bene pubblico, l’impianto di videosorveglianza doveva essere utilizzato. Il fatto chi ci sia solo come ornamento è un ulteriore aggravante per l’amministrazione comunale.

  4. Io non voglio polemizzare con nessuno e tantomeno trattare la gente da ignorante o stupida come qualcuno afferma. Ho espresso la mia opinione in merito. Per la cronaca esiste un verbale, datato gennaio 2008, da me firmato e depositato, dove si spiega, anche con esauriente documentazione fotografica, che la gradinata è stata presa a sassate e alcuni corpi illuminanti disposti sulle rampe, sono stati rotti. L’Amministrazione doveva a quel punto prenderne atto e provvedere ad una manutenzione, cosa che purtroppo non ha fatto: ecco perché ho parlato di manutenzione. Riguardo al materiale usato, questo non può sopportare il passaggio di moto da cross per di più dotate di gomme dentate, cosa che purtroppo avviene: le gradinate che immettono dentro “Il Lavatoio” per arrivare alle vasche, anch’esse di trachite, sono ancora lì intatte da più di cento anni, consumate solo dal passaggio dell’uomo.

  5. Carissimo Gian Paolo Marcialis, ti faccio notare o meglio faccio notare a VOI DEL SITO che nel tuo primo articolo al punto sei hai scritto “6) i gradini della scalinata rovinati ancora prima della inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007” e ora invece lo stesso punto recita “6) i gradini della scalinata rovinati subito dopo l’inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007”. Ti sembra questo il modo corretto di fare giornalismo?

    • Egr. Architetto lasci perdere…… è tempo perso. Riesce difficile conoscere il confine tra la malafede e l’ignoranza, (anche se credo più alla prima piuttosto che alla seconda) dei vari Nonna Papera, Rossoblu, Marcialis etc. Non esiste sulla terra trapano capace di perforare simili cervelli. Come “addetti ai lavori” mi sembra abbiano bisogno di qualche rifinatura. Ma questa è un’osservazione del tutto marginale. Di sostanziale ho da farne un’altra. Dimostrino una volta per tutte cosa sanno fare; diano un contributo concreto con qualche indicazione intelligente ed innovativa. Abbandonino ill tono acrimonioso, da anatema, tipico di chi aspetta da tempo un pretesto per regolare i conti con un nemico mortale. Sembra di capire che concepiscono il governo locale, ottenuto con un grandissimo consenso popolare espresso qualche anno fa per mezzo di libere elezioni ( aritmeticamente parlando sono due giri di posta di vantaggio) come un’immanente pericolo per la popolazione di Villacidro. Ne hanno una visione come la concepiscono gli Ayatollah. fedeli al Corano degli insulti e delle contumelie. Somigliano tantissimo a quelli che a Napoli chiamano “Guappi di cartone”. Cordiali saluti

      • “Sembra di capire che concepiscono il governo locale, ottenuto con un grandissimo consenso popolare espresso qualche anno fa per mezzo di libere elezioni ( aritmeticamente parlando sono due giri di posta di vantaggio)”

        Probabilmente hai visto altri risultati elettorali. La giunta Pani continua a fare danni al paese con il 46% delle preferenze a fronte di un 54%(LA MAGGIORANZA) ricevuto dalle opposizioni. NON RAPRESENTA la maggioranza dei cittadini, “grandissimo consenso” è altro. Complimenti per la leccatina eh!!!

        • Scusami ma per me quel 54% è solo un’adunata “Brancaleonesca” di quaquaraquà che non rappresenta niente a Villacidro se non il nulla. Zero in iniziative….zero in contenuti….zero in indicazioni…..zero..zero…zerooooo!!!!!! Non sarebbero capaci di vendere un ghiacciolo all’equatore. Sono una patacca, di quelle smaccate che di più non si può, spacciati per degli statisti; sono “Guappi di cartone” come direbbero a Napoli, e quelli come loro io (dopo averne conosciuto in quantità industriale) gli annuso subito.

          • Il classico lecca culo che preferisce fare sonanti figure di cacca e la figura del fesso piuttosto che prendere atto di fatto assodato. Sarà considerata un’armata brancaleone per tutti i lecchini come te, fortunatamente per il 54% della popolazione (LA MAGGIORANZA DEI VILLACIDRESI) non lo è.

            Cos’è, ti hanno fatto fare lo scrutatore un paio di volte o qualche giornatina per premetterti la birra al bar? Se vuoi vedere il titolo del film vai all’ufficio elettorale e fatti dare i risultati delle elezioni, lecchino ignorante.

    • Il punto 6) è stato integrato dalla Redazione del sito ed, effettivamente, abbiamo riportato un dato errato, prontamente rettificato non appena ci è stato segnalato. Confermiamo anche qui che i danni ai gradini descritti al punto 6) sono stati arrecati da vandali dopo qualche settimana dall’apertura al pubblico del monumento restaurato nel 2007.
      Ci scusiamo per l’errore.

    • Giampaolo la questione del lavatoio,stà viaggiando alla grande nel sito, sono argomenti che purtroppo destano perplessità e lasciano e lascieranno strascicchi per molto tempo, a memoria dei Villacidresi… ahimè io non ci sarò più a vedere come andrà a finire la storia, data la mia veneranda età. Posso dire che era un progetto non molto “credibile”, ma visto che era stato finanziato, ma perchè perdere soldi pubblici che alla fine andavano distribuiti e messi in opera.
      Il Sindaco Danza ha lasciato l’incombenza al Sindaco F. Sedda, con grande impeto si è dato via ai lavori, dopo si sono resi conto che il traffico di VIllacidro, si era INCASINATO ( a Babbu Mottu direbbe qualcuno)… e una delle tante opere realizzate senza nessun senso dai nostri cari amministrattori del nostro tempo, di cui fà parte anche CHINOOK dinfensore in pectore.Tutti quelli che fanno delle osservazioni sul loro operato sono considerati “nemici da combattere e far sparire”, non si so resi conto che gli Ayatollah sono loro. Falsi democratici e falsi difensori dei poveri e degli indifesi,sono i nuovi Baroni…. però ormai in via di estinzione.Darei un suggerimento all’Architetto Madau,che sicuramente non ha bisogno di difensori d’ufficio, o almeno che non si faccia difendere da questo CHINNOK, che è solo un vecchio burocrate di partito.

      • Si spieghi meglio Nonna papera, da quello che ha scritto. Si potrebbe intendere che pur di spendere i fondi pubblici , si fanno anche opere come quella del Lavatoio. Anche se alla fine si erano resi conto che costituiva un ostacolo per la circolazione stradale. Questo che stà dicendo è di una gravità inaudita, chedo di specificare questo dettaglio, che se fosse verificato e assodato ci sarabbero gli estremi per una vera denuncia.

  6. Ciò che mi lascia stupito di questo dibattito è che Gian Paolo Marcialis non intervenga. Ha lanciato la pietra e nascosto la mano. Ti saluto Gian Paolo e non pensare ora, dopo due giorni di rispondere, perchè è troppo tardi. Saluti.

    • Il punto 6) è stato integrato dalla Redazione del sito ed, effettivamente, abbiamo riportato un dato errato, prontamente rettificato non appena ci è stato segnalato. Confermiamo anche qui che i danni ai gradini descritti al punto 6) sono stati arrecati da vandali dopo qualche settimana dall’apertura al pubblico del monumento restaurato nel 2007.
      Ci scusiamo per l’errore.

      • Siete proprio dei bravi ragazzi. Vi accorgete dell’errore, Voi e Gian Paolo Marcialis, solo dopo che qualcuno riesce a farvelo notare e una volta che oramai si è innescato tutto il dibattito, peraltro infruttuoso.
        Saluti e buon lavoro.

  7. Gian Paolo Marcialis fa sempre così: tira sa pedra e cua sa manu!
    Ma, a parte questo, io direi: perché invece di riparare gradinate, lampioni e monumenti non vi occupate di educare la gioventù?
    Ah, dimenticavo… troppo difficile. E’ meglio sparare a zero sugli adolescenti delinquenti e ignoranti… ma lasciarli delinquenti e ignoranti, senza provare a recuperarli… AUGURI a Villacidro!
    Se questo è il bene che gli adulti vogliono ai giovani… seusu appostu!
    Saludus

  8. Gian Paolo Marcialis a volte è un ragazzo indisciplinato, a volte anche pedante, ma i suoi articoli servano per animare la discussione.
    Ho la stessa tua opinione “mecc”, ultimamente i ragazzi adolescenti e non, hanno poco rispetto della cosa pubblica.Secondo mè vi è anche una grossa responsabilità dei genitori, io vedo nell’ambiente scolastico la difficoltà che hanno i docenti, a poter fare la lezione.E’ spesso e volentieri nel riferire ai genitori il comportamento dei loro figli,non partecipano appieno a modificare il loro comportamento scorretto nei confronti degli insegnanti e dei compagni di classe. Buona giornata a tutti

    • Forse Lei, Nonna Papera, non ha ancora capito bene la questione. Gian Paolo Marcialis insieme al sito Villacidro.info (a questo punto decidano Loro) ha affermato e scritto che un tecnico di Villacidro (vediamo chi può essere…….ah si, un certo Arch. Andrea Madau), ha collaudato, pagato dall’ente pubblico, un’opera che non poteva essere collaudata.
      Sa dove la posso trascinare questa gente?
      Tribunale le suona strano?

      • ATTENZIONE: nessuno ha mai “AFFERMATO E SCRITTO CHE UN TECNICO DI VILLACIDRO HA COLLAUDATO UN OPERA CHE NON POTEVA ESSERE COLLAUDATA”
        Il punto 6) recitava inizialmente: “i gradini della scalinata rovinati ancora prima della inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007” inaugurazione intesa come cerimonia ufficiale che si sarebbe dovuta svolgere il 15 dicembre 2007 alle ore 18, cerimonia rinviata poi per pioggia. Noi abbiamo scritto il punto 6 (Marcialis ha scritto tutto il resto ma non il punto 6).
        Formalmente la frase è corretta perché a tutt’oggi il lavatoio non è ancora stato inaugurato ufficialmente, almeno a memoria non ci risulta nessuna cerimonia, e nella scalinata ci sono almeno 5 gradini danneggiati. Ma è senz’altro collaudato e nessuno ha messo in dubbio che al momento del collaudo i gradini potessero essere danneggiati. I gradini sono stati sbrecciati per la prima volta il 23 agosto 2007 quando ancora il cantiere era aperto e dunque sono stati riparati, ma i vandali sono tornati dopo che l’opera era aperta al pubblico e hanno nuovamente danneggiato i gradini e, orientativamente stiamo parlando del periodo introno al 15 dicembre 2007 e noi a questi ci siamo riferiti e, non avendo la certezza che fosse prima o dopo il 15 dicembre 2007, abbiamo preferito modificare la frase in: “6) i gradini della scalinata rovinati subito dopo l’inaugurazione ufficiale dopo il restauro del 2007”. Con questa frase si voleva in ogni caso sottolineare che i vandali si sono accaniti fin da subito contro il monumento restaurato.

    • Per me la questione è chiusa ma a posteriori si trovano tutte le giustificazioni. So benissimo che nessuno ha scritto nomi e cognomi, la cosa è molto sottile ma evidente perché se chiedete alla maggior parte dei villacidresi quale tecnico ha diretto quei lavori, secondo Voi quale nome salta fuori? non per niente nel dibattito mi chiamano architetto (io non mi firmo “architetto”) e qualcuno mi ha pure chiesto di ammettere l’errore circa l’utilizzo della trachite per la realizzazione dei gradini. L’articolo è stato firmato da Gian Paolo Marcialis, perciò considerato che il giornalista sostiene di non aver scritto quanto riportato, continuo ad affermare che doveva intervenire subito e sottolineare l’incongruenza!! Si tenga conto altresì che il mio è il terzo intervento su venti (quindi il giornalista poteva intervenire subito), dopodiché la Vostra nota.
      Ritengo inutile che si parli ora di aglio e cipolline.
      Saluti.

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