Province al capolinea: il trenta giugno(forse) si chiude

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Si attende il provvedimento della Regione che, con una legge, nominerà gli otto commissari che traghetteranno le province sarde verso la soppressione definitiva.

Scade il 30 giugno infatti la proroga post referendaria che ha mantenuto in piedi le quattro nuove province e le storiche di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano.
Ma la riforma degli enti locali non sembra una cosa facile, tra dubbi di costituzionalità e contrapposizioni politiche, con un caos istituzionale creato da un referendum che ha lasciato un vuoto normativo a cui si dovrà porre rimedio per ridefinire le competenze tra i vari livelli istituzionali del territorio.

Stiamo parlando di un processo – afferma Fulvio Tocco presidente della Provincia del Medio Campidano – che ha come obiettivo la riorganizzazione dell’intero sistema istituzionale con la ridefinizione di funzioni e ruoli di Regioni, Province e Comuni. I partiti politici della Sardegna, dopo che si sono fatti sorprendere dai promotori dei referendum, vogliono continuare ad essere i grandi assenti di questa partita? E’ incomprensibile che non si parli di riordino istituzionale mentre si avvicina la ineluttabile data del 30 giugno 2013, che segna la scadenza della proroga per l’esercizio delle funzioni delle province soppresse dal referendum. Cosa si discute nelle segrete stanze del Consiglio regionale? Se si affrontasse la questione coinvolgendo i vari livelli istituzionali – conclude Tocco – si darebbe un contributo alla definizione di riforme che non penalizzino i territori, le imprese e i cittadini e, inoltre, ne trarrebbe vantaggio la credibilità dell’intera pubblica amministrazione

Villacidro.info
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6 COMMENTI

  1. i consiglieri regionali tutti pensano solo alla diaria e ai rimborsi oltre naturalmente a mantenere calda la poltrona e pensano certamente a produrre qualcosa di utile cioè nulla. il tempo per la ridefinizione di funzione e ruoli degli enti locali l’hanno avuto,dal giorno dopo il referendum a oggi,ma purtroppo e mancata la volontà politica cioè il totale menefreghismo uguale a poltronite acuta .di che cosa ci meravigliamo gli abbiamo eletti noi e dobbiamo tenerceli speriamo ancora per poco. e cosi si andrà sicuramente con una nuova proroga.alla faccia della volontà popolare.

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