La crisi colpisce i maggiori ippodromi italiani. Quale futuro per Villacidro?

7

L’ippodromo di Trunconi ha aperto i battenti qualche settimana fa, nei giorni più bui dell’ippica italiana.

“…Capannelle, ultima corsa. Attività sospesa, gare annullate: la crisi dell’ippica non risparmia nemmeno l’ippodromo romano, che da 130 anni è il tempio del Derby, la più importante tra le corse italiane di galoppo…“.
“…Da stamattina alcuni lavoratori dell’ippodromo di Sassari si sono incatenati ai cancelli per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e della tredicesima. I dipendenti hanno manifestato anche davanti al Comune per chiederne l’intervento, finalizzato a stabilizzare i conti dell’ippodromo…“.

Di questo tenore sono le notizie degli ultimi giorni riguardanti il mondo dell’ippica italiana. Ma in uno scenario così catastrofico c’è chi punta sull’ippodromo di Villacidro.

“Per uscire dalla crisi – scrive Fulvio Tocco in una nota stampa – abbiamo bisogno di rimettere al centro la forza produttiva del territorio. La situazione di crisi dice che nessun comparto del settore primario, piccolo o grande che sia, va tralasciato. Tra questi comparti, quello ippico troppo frettolosamente abbandonato dalla politica sarda, può tornare di grande attualità se adeguatamente sostenuto e valorizzato, perché può generare nuova ricchezza in uno dei segmenti dove la Sardegna primeggia nello straordinario rapporto uomo cavallo. Non aver considerato l’ippica tra la ricchezza da offrire nel mercato globale – prosegue il presidente Tocco – ha ridotto la Sardegna ad essere la cenerentola del Ministero dell’Agricoltura che tramite il suo ente strumentale ex Unire è stata relegata tra le regioni meno ippiche del paese con la conseguente perdita di ingenti risorse finanziarie. Su un panorama di oltre 2.000 giornate assegnate, alla Sardegna ne sono state attribuite per l’anno 2012 soltanto 20. Solo ultimamente, dopo una mobilitazione generale ne sono state aggiunte altre 4 per consentire il decollo dell’ippodromo di Villacidro.
Ora, dopo il successo delle prime due giornate all’ippodromo di Villacidro, è possibile dire che il rilancio dell’ippica italiana passa anche attraverso la Sardegna. Fa piacere – conclude Tocco – sapere che il ministro delle Politiche Agricole Mario Catania ha confermato la tutela pubblica del comparto affidandone la gestione direttamente al dicastero, e il bilancio 2013 prevede 250 milioni di contributi, di cui 115 per il montepremi e 62 per gli ippodromi, tornando così sui livelli di due anni fa. E’ una buona base di partenza. Però la Sardegna “Terra di cavalli e terra di fantini” merita ben altra considerazione con un congruo numero di giornate aggiuntive”.

Intanto il 12 gennaio, in occasione dell’ultima gara all’ippodromo di Trunconi, sarà presente Giuseppe Botti, uno degli allenatori più titolati in Italia e all’estero. Nei giorni successivi è prevista una riunione nei locali della provincia del Medio Campidano per fare una riflessione sulle prime quattro giornate e per parlare del calendario 2013.

Villacidro.info

7 COMMENTI

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.