Diga sul rio Leni: i dubbi restano

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Dal bacino di raccolta alla base della diga prosegue a tutt’oggi lo sversamento di una considerevole quantità d’acqua nel rio Leni. “Progetto Comune” in prima linea con gli agricoltori villacidresi.

Le segnalazioni da parte dei cittadini sono iniziate qualche giorno fa, ma solamente domenica scorsa si è sollevato il livello d’attenzione. In precedenza infatti si pensava che l’acqua presente nel letto del Leni fosse riconducibile alle piogge consistenti degli ultimi giorni, ma lunedì mattina in seguito a verifiche effettuate sul bacino di raccolta sottostante la diga (VEDI GALLERIA FOTOGRAFICA), si è potuto appurare che le cose stavano diversamente.

Nonostante le ripetute verifiche e le richieste di chiarimenti rivolte ai diversi responsabili e agli addetti degli enti interessati non si è riusciti a chiarire la ragione della perdita.

Così, messi in allarme, Compagnia Barracellare e amministratori hanno contattato i responsabili del Consorzio di Bonifica per ottenere chiarimenti.

La prima giustificazione è stata che verso quel bacino, che funge da polmone, viene immessa, pompandola, l’acqua del Flumendosa successivamente impiegata da Abbanoa per l’utilizzo idropotabile. Essendo l’afflusso maggiore del prelevamento, la differenza risultante si riversa direttamente nel fiume Leni, a valle della diga.

Preso per vero quanto affermato, è comunque inammissibile che un quantitativo d’acqua così elevato si possa perdere semplicemente a causa di una mancata regolazione dei flussi in ingresso e uscita.

Ma sembra esserci dell’altro. Dalle notizie filtrate successivamente, non confermate e non smentite e che di seguito esponiamo, lo scenario che si è presenta alquanto differente.

Secondo alcune fonti, Abbanoa avrebbe, già da qualche giorno, iniziato a prelevare direttamente dal bacino di Magusu senza però chiedere lo stacco delle pompe, le quali conseguentemente riverserebbero tutta l’acqua del Flumendosa a mare. Questa condizione, se confermata, comporterebbe due generi di danni: lo spreco inutile e a caro prezzo dell’acqua del Flumendosa che deve essere pompata, lo ricordiamo, con degli enormi motori elettrici, e il consumo d’acqua della diga a scapito della disponibilità estiva della stessa.
Altre fonti confermano quanto sopra sull’attingimento dal bacino di Magusu da parte di Abbanoa, ma riportano che l’afflusso dal Flumendosa sarebbe stato interrotto; il riversamento sarebbe invece causato da perdite sulle paratie di regolazione del flusso in uscita dalla diga, ciò parrebbe a causa di alcuni interventi effettuati per realizzare un nuovo allaccio; tali perdite non si potrebbero oramai contenere per l’impossibilità di operare con la diga semipiena.
Quanto sopra, sia chiaro, sono al momento solo delle ipotesi, anche se il dato di fatto é costituito dall’evidente spreco d’acqua preziosa.

Queste ipotesi sono state più che sufficienti a mettere in allarme l’Amministrazione che, accogliendo la richiesta degli agricoltori, interverrà per far interrompere lo sversamento e pretenderà notizie certe da parte del Consorzio e degli altri enti interessati dalla situazione che si è venuta a creare. Per tale ragione é convocato un incontro straordinario con le categorie e aperto alla cittadinanza da tenersi in aula consigliare giovedì 19 alle ore 18.30, per offrire chiarimenti sulla vicenda.

Per la stessa occasione l’Assessore all’Agricoltura si farà carico di ottenere dati più rigorosi in merito alla disponibilità idrica per la prossima stagione irrigua.

Villacidro.info – 17 aprile 2012

4 COMMENTI

  1. Avete letto l’articolo di ieri dell’Unione Sarda a firma di Simone Nonnis? Ma questo giornalista è andato vedere con i suoi occhi sotto la diga? A me sembra che le fotografie parlino abbastanza chiaramente: l’acqua fuoriesce dalla diga e basta, non vedo altro!

    Informateviiiiiiiiiii!!!

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