Levata di scudi contro l’annunciata soppressione della Provincia «povera»

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VILLACIDRO. «La situazione della Provincia del Medio Campidano è diversa da quella delle province storiche. Rischia di essere cancellata comunque.

Chiediamo alla Giunta e al Consiglio regionali di fare bene i conti prima di decidere»: è l’appello lanciato dal presidente del Medio Campidano, Fulvio Tocco, nella seduta consiliare aperta al dibattito pubblico che si è tenuta l’altra mattina in concomitanza con le eguali iniziative svoltesi in tutta Italia contro la soppressione degli enti amministrativi intermedi. Tutti d’accordo con Fulvio Tocco: solo due voci, hanno cantato fuori dal coro.

A dissentire sull’utilità delle Province e chiderne la cancellazione sono state due voci soliste che la provincia mediocampidanese l’hanno rappresentata e la rappresentano tutt’ora: il vicepresidente della scorsa consiliatura, Giorgio Zucca (Fli), e l’attuale consigliere di maggioranza Andrea Mura, dell’Idv. Entrambi hanno fatto pollice verso, «le Province vanno abolite tutte, sono uno spreco di denaro pubblico». Sui due dissidenti si sono abbattuti gli strali del Consiglio, che ha votato unanime un ordine del giorno per il mantenimento degli enti amministrativi intermedi – a prescindere che siano statali o regionali – e invitato l’esponente dell’IdV a dimettersi «da una istituzione in cui non crede e che combatte». «Noi chiediamo di riconoscere la specificità del Medio Campidano – ha ribadito Fulvio Tocco -, che ha dimostrato alla regione intera che si può ripartire riconsiderandoil territorio e la sua forza produttiva. Lo abbiamo dimostrato assieme ai nostri comuni, applicando una nuova politica di produttività che tra noi e il sistema regione ha nei tempi un rapporto di uno a quattro.

Quando il sistema regione ha prodotto il primo bando sulle misure di tutela del suolo, la provincia del Medio campidano era già al quarto anno di applicazione del suo specifico progetto “Vivere la Campagna”. Con un minimo di attenzione in più avremo fatto brillare questo territorio con specifici progetti semplici, di pronta applicazione e a ritorno immediato». E ancora: «Alla Regione farebbero bene a rivedere il loro sistema elefantiaco, lento, incapace di produrre sviluppo. Un sistema che antepone gli interessi di parte a quelli dell’intera collettività».(l.on)

Villacidro.info – 4 febbraio 2012 – Fonte: La Nuova Sardegna

58 COMMENTI

    • Caro Giuseppe, considerata la tua visibiità ed appartenza politica, dovresti argomentare meglio la tua posizione contraria alla provincia e non cavartela con due miseri commenti ironici, tra l’altro su due cose che non c’entrano nulla una con l’altra.
      Un saluto

      • Caro Franco Aresti, il mio non era un commento contro la provincia, volevo solo rimarcare il fatto che se un ente come la Provincia (che come ogni organo se gestito bene è utile)continua ad operare su basi economiche che effettivamente non portano economia reale e continuativa è inutile che esista. Mi spieghi quale è il beneficio dello studio sul Ghiro Sardo? oppure dove è il vantaggio dell’allevamento del gamberone, quando è allevato nello stagno di Marceddì che è provincia di Oristano? Oppure, quanto rende il nostro Tartufo? Oppure perchè per orgoglio gratuito continuare a sperare nell’ippodromo?

  1. Fesso io, avrei potuto proporre alla provincia la coltivazione del’ananas campidanese.
    Come, non conoscete l’ananas campidanese?

    A questo serve la provincia! A far conoscere e valorizzare le peculiarità del territorio!

  2. Chi ha presenziato al Consiglio Provinciale avente all’O.d.g. “Provincia sì o Provincia no”, così come disposto dal Presidente del Cons. Prov.le Fabrizio Collu, ha potuto toccare con mano, sentire e vedere lo spessore del Consiglio intero. Mi ha colpito negativamente l’atteggiamento del Consigliere di Rifondazione Comunista che sicuramente e senza ombra di dubbio merita di appartenere a quel Partito e di conseguenza il partito merita di averlo tra le sue fila. Mi dispiace vedere personaggi che sono incollati allo scranno(vds. consiglierer di Rif.Com.) solo ed esclusivamente per i gettoni di presenza, altrimenti non avrebbero mezzi di sostentamento. Ho espresso le mie motivazioni, per esperienza vissuta, sulla inutilità delle Province ed in particolare sulla Provincia del Medio Campidano. Ebbene dopo quest’ultima riunione di consiglio il mio convincimento è diventato più forte. Forse non agirò per vie legali nei confronti del Consigliere di Rifondazione in quanto madre natura ha già infierito pesantemente nei suoi confronti……lasciamolo godere ancora di qualche misero gettone, poverino….

  3. e vergogna!!!!
    Ero presente al consiglio provinciale dove si discuteva dell’utilità o inutilità delle province. La scarsa partecipazione sia dei consiglieri di maggioranza che di minoranza oltre che dei cittadini e politici (consiglieri region. e deputati) dimostrano quanto peso abbiano le province ed in particolare la provincia feudale di Tocco.Finalmente qualcuno esce dal coro e non ha peli sulla lingua, bravo Zucca.
    Vorrei che i consiglieri provassero a smentire quanto detto dall’ex consigliere Zucca!!!!!!!.Il consigliere di maggioranza di rifondazione comunista ha dimostrato con il suo intervento che non solo Zucca ha ragione, ma ha confermato che la provincia serve solo per portare a casa un misero stipendio cumulando gettoni di presenza per riunioni fasulle…….che miseria! Andate a zappare cosi Tocco potrà godere con “Vivere la Campagna”.Speriamo che l’ippodromo decolli ed i nostri premurosi consiglieri provinciali potranno disputare alcune giornate di corse….ed avranno i giusti premi..lenticchie, gamberi, meloni,tartufi etc.
    A B O L I A M O S U B I T O L A P R O V I N C I A D I TOCCO !!!!

    • CANE DA TARTUFO. di nome è di fatto. come ti esprimi sei uno di quelli che per 20 anni hai annusato con la bandiera di AN prima e condiviso il PDL dopo ,la CACCA di BERLUSCONI.oggi rinnegandola con la bandiera di FLI mascherati con il fantomatico TERZO POLO. fate sempre parte sella destra ITALIANA che ha prodotto solo GUERRA con il FASCISMO e FALLIMENTO con BERLUSCONI. il paragone è valido a livello locale, provinciale avrei voluto vedere se la pensavi allo stesso modo se vi trovavate in maggioranza. regionale e nazionale.e ti ricordo che son sempre del parere che se una cosa non la si condivide è inutile restarci. non serve fare GAZZOSA.ti faccio presente ch’è sempre il mio modesto punto di vista saluti MARCELLO.

      • Marcello Muscas,che pena leggere le tue esternazioni. Non riesci ad esprimerti a favore o contro le Province, in particolare sulla Provincia Tocco-Mediana. Sarei curioso di conoscere i punti a favore ed eventualmente i punti deboli di questa fatiscente Provincia. Non riesco a capire cosa c’entri destra, A.N., Fascismo etc. con l’inutilità comprovata delle Province e con la volontà di migliaia di cittadini che vogliono l’abolizione delle Province? Forse fai finta di non sapere che sono state raccolte decine di migliaia di firme proprio per indire i referendum ed abolire anche la tua tanto amata Provincia. Forse speri in un incarico dal tuo amico Tocco? Il finto re Mida purtroppo stà per arrivare al capolinea…..chissà quale incarico gli verrà dato a fine mandato? Caro M. Muscas non sei degno di citare nè FLi, nè M.S.I, nè A.N.. Tu non hai annusato alcuna bandiera se non quella dei tuoi padroni che hanno distrutto il nostro territorio. Cordialmente

  4. …molto comodo chiedere le dimissioni di chi è dissente…così da non avere nessuna voce fuori dal coro e continuare a fare i comodacci propri…beh..tipico atteggiamento di chi è molto insicuro e non sa dove sbattere la testa…la cosa vale naturalmente per il giovane consigliere provinciale del Pdl di Arbus, così come per tutti i consiglieri di maggioranza della provincia, che devono conservare gelosamente i miseri privilegi ottenuti…con quale faccia vi ripresenterete davanti all’elettorato?…pudore zero…

  5. …toh…ma guarda!!!…la banda musicale di Villacidro prende anche 12.000 euro dalla Provincia…beh…in effetti in tutta la provincia l’unica banda musicale degna di “nota” è quella di Villacidro…sarei curioso di vedere quanto prendono negli altri paesi…se li prendono…e sono 22.000 euro di soldi pubblici…certo che essere bravi con i soldi degli altri è molto molto più semplice…che vergogna….

  6. La regione rispetti i tempi del decreto monti e decida entro il 30 aprile l’abolizione delle giunte provinciali. La giunta della provincia del medio campidano è meglio che si dimetta anche prima di quella scadenza perchè quell’ordine del giorno approvato su indicazione di fulvio tocco, è penoso sul piano politico e anche umano.

  7. ..condivido in toto olivastro…purtroppo parrebbe che i nostri amati politici regionali, stiano elaborando una leggina per tenere in piedi le giunte provinciali invocando la tanta inflazionata specialità della Sardegna….sempre più penosi…

  8. L’ordine del giorno approvato dalla stragrande maggioranza del Consiglio provinciale che resiste abbarbicandosi al potere e remando contro anche il governo di emergenza nazionale, merita solo di essere volgarizzato con la nostra forte disapprovazione. Dobbiamo inondarli di messaggi ostili perchè, cocciuti come sono e attaccati ai gettoni, faranno barricate per resistere un giorno in più. A tocco diciamogli che se ha un minimo di dignità si dimetta senza aspettare di essere cacciato da Monti o dagli indignati.

  9. che delusione!!!! berlusconi,fascismo,an,fli,pdl e terzo polo, queste sono le argomentazioni per salvare le nuove provincie???? dovete dire a cosa servono, perchè sono state create e in particolare erano necessarie???? ma non è che in sardegna si cerchi un’altro “monti” per amministrare i cittadini????….visto i risultati (politici ed amministratori incapaci) meglio mandare a lavorare tutti!!!

  10. Dato per certo l’inutilità di molte province e sopratutto di quelle di nuova costituzione mi chiedo se tutti gli indignati che ormai da tempo chiedono la soppressione di quest’ultime si siano scomodati a recarsi a votare quando il referendum ci avrebbe permesso di evitarne la costituzione. Adesso con la loro soppressione non elimineremmo comunque le molte risorse economiche disperse (adeguamento strutture per ospitare i vari consigli, personale ecc.)che evitandone dall’inizio la creazione sarebbero potute essere dirottate su iniziative più utili alla comunità(da considerare anche la rigidità di alcuni costi delle nuove province che con la loro soppressione non potremmo purtroppo eliminare, non penso che si possa licenziare tutto il personale in esubero come al momento della loro creazione non si è riusciti a “spostare” quello esistente nelle vecchie province a quelle di nuova costituzione). Mi sembra che invece ora questa lotta contro le province serva anche a chi finché a potuto ci ha “mangiato” sopra e a chi sperava di farlo ma non essendoci riuscito sfoga la sua delusione in una lotta sfegatata. Un esempio, come mai l’insorgere di molte persone dopo la scelta del capoluogo VS, prima erano tutti d’accordo ma quando il loro paese non è stato scelto apriti cielo palesando così il peggiore opportunismo che possa esistere. Quindi pienamente d’accordo con l’utilità di eliminare le province inutili (non a senso la moltiplicazione di enti interne di per “gestire” la popolazione sarda che numericamente non raggiunge alcune grandi città italiane) ma allontanando e stigmatizzando la strumentalizzazione sopratutto politica che spesso si fa.

    • Se parliamo di Villacidro vi posso assicurare che ci servono sia i locali dell’ ex pretura (concessi a tempo debito alla provincia in modo irregolare) che qualche dipendente che ora sta a “grattarsi” in provincia. Non vi è altra strada che quella di potenziare i servizi gestiti dall’unione di comuni e lo smantellamento dell’apparato amministrativo provinciali. L’unico fumo negli occhi dell’abolizione delle province è il “taglio di costi della politica” proprio perché questi sono un piccolissima parte del bilancio.

  11. credo che un periodo di calma e riflessione potrebbe servire un pò per tutte le bandiere….Palla al centro si ricomincia, credo di conoscere la manovra Monti nella misura di quello che ho potuto conoscere e informarmi nel mio piccolo modesto parere.Aspettiamo un riassetto istituzionale,sulle province e sul loro aspetto aspettare l’evoluzione del dibattito parlamentare.Non bisogna essere opportunisti D’altronde certe scelte sono state fatte col voto, quindi zitti e mosca il voto l’abbiamo dato tutti noi…

  12. cerchiamo tutti insieme di capire veramente a che cosa servono le provincie;ma non bastano la regioe ed i comuni?tanto per capirci i costi li sosteniamo noi cittadini e chi gode ( con i lauti emolumenti ) sono soltanto loro ( gli amministratori ).

  13. siamo solo degli illusi, figuriamoci se in italia è possibile togliere la poltrona dal sedere di un politico!!! bisogna pagare, pagare e stare zitti, provate ad esternare un vostro problema, vediamo se qualcuno si fa avanti per cercare di risolverlo!!!

    • La politica non deve risolvere il tuo problema e far contento te. Deve risolvere i problemi della collettività e pensare al bene comune. Tu pensa che dovesse succedere se un politico decidesse di fare le leggi in base alle richieste delle singole persone…

  14. Le province non portano alcun vantaggio e/o difesa del territorio, anzi ci affossano ancor più con la pretesa del vassallaggio!! Basta, non abbiamo più bisogno di queste “nobili persone” scelte con cura dai politici territoriali. ANDATE A LAVORARE

  15. Nota pubblicata su facebook su Notizie dal Consiglio Provinciale del Medio Campidano by Andrea Mura (https://www.facebook.com/pages/Notizie-dal-Consiglio-Provinciale-del-Medio-Campidano-by-Andrea-Mura/212598158810646) e su http://www.idvserramanna.com, sezione “dalla Provincia”:

    -L’UPI (Unione Province Italiane) aveva invitato tutti i Consigli Provinciali a convocarsi per il 31 gennaio al fine di approvare un odg intitolato “No all’Italia senza le Province”.

    A Villacidro il Consiglio è stato convocato, in seduta aperta (era quindi possibile intervenire) per le 9:30.

    Iniziato come purtroppo capita (ma capita sempre) in ritardo, il Consiglio ha visto gli interventi di quasi tutti i Consiglieri presenti più Sindaci del territorio (Samassi, Sanluri) e rappresentanti sindacali, tutti a difesa (tranne uno, si dirà poi), più che dell’Ente Provincia in generale, della Provincia del Medio Campidano in particolare. Unica voce contraria quella dell’ex Consigliere Provinciale Giorgio Zucca, attualmente aderente a FLI, che ha ribadito le accuse uscite poco tempo addietro sui giornali sardi e su Villacidro.info (alcuni hanno risposto a Zucca in malo modo, il Presidente del Consiglio ha tentato di “limitarlo”, a parer mio l’unica risposta è la trasparenza assoluta ma per questo vedasi l’art. sulla c.d. vicenda trasparenza o il video disponibile su SuBarralliccu http://subarralliccu.wordpress.com/2011/12/08/medio-campidano-la-maggioranza-fa-copia-incolla/).

    -Giunto il mio turno di intervento,siccome l’odg verteva sull’Ente Provincia in generale e non sulla Provincia del Medio Campidano, ho fatto un excursus storico sull’Ente Provincia sin dalla sua introduzione nell’ordinamento italiano nella fase pre-unitaria. Ho sottolineato come si sia sempre parlato e proposto di abolire quest’ente e come non ci sia una posizione unitaria neanche tra i costituzionalisti.
    Ho ricordato il dibattito nell’Assemblea Costituente, ho rammentato alcune proposte tra cui ultima il ddl a firma Salvi-Villone (dell’allora Ulivo) depositato in Senato in data 10 novembre 2006. Ho letto una parte della relazione del ddl in questione e in particolare la parte che recitava che le Province “sono da sempre l’elemento più debole nella legittimazione storica e nella presenza istituzionale effettiva” e che “tra i comuni, portatori di identità civiche spesso plurisecolari o addirittura millenarie, e la regione, soggetto nuovissimo di istituzione ma oggi assai corposo nella definizione dei poteri e nella disponibilità di risorse, le Province sono state e sono il vaso di coccio. Esse hanno una identità debole e un ruolo evanescente, pienamente percepiti come tali dai cittadini, mentre la perdurante spinta alla istituzione di nuove province esprime essenzialmente la spinta di una pratica politica localistica e clientelare”.

    Ho rivelato poi che, da una parte, l’abolizione tout court delle Province mi fa riflettere negativamente per la perdita di un livello di rappresentanza, dall’altra mi rendo conto che le competenze sono davvero poche, tali da far riflettere sulla reale utilità dell’Ente. Un ente di collegamento tra Comuni e Province, un ente di coordinamento, penso debba comunque esistere. Concludendo, ho ribadito ciò che ho sempre pensato, ovvero che, a parer mio, in Sardegna otto Province son troppe (ho citato a tal proposito un articolo di Valerio Onida in cui parlava di “limitare le spinte localistiche impedendo che nascano sempre nuove piccole Province (come le otto in cui da ultimo si è frammentata la Sardegna)”…

    Infine ho fatto notare le contraddizioni degli interventi precedenti che vantavano la Provincia del Medio Campidano ma andavano a votare un odg che chiedeva un “intervento immediato di razionalizzazione delle Province attraverso la riduzione del numero delle amministrazioni: la razionalizzazione dovrà essere effettuata in ambito regionale, con la previsione di accorpamenti tra Province” e “ridefinizione e razionalizzazione delle funzioni delle Province, in modo da lasciare in capo alle Province esclusivamente le funzioni di area vasta”.

    Insomma, si stava per approvare un odg in cui in pratica si stava quasi chiedendo l’abolizione della Provincia del Medio Campidano.

    Accortisi della contraddizione a cui si andava incontro, si è chiesta una sospensione per modificare l’odg e in particolare quei due punti.
    Alcuni da fuori mi hanno detto che avrei fatto meglio a starmi zitto e lasciarli approvare l’odg senza farli notare l’erroraccio a cui andavano incontro ma ho preferito agire con correttezza.

    Poi un Consigliere ha esternato il suo “orrore” per le parole riportate in un’intervista recente (in cui dicevo che fin quando esisteva l’ente restavo per controllare l’operato – “l’orrore” del Consigliere era derivato dalla parola “controllare” che ha intesto come “avere le mani in pasta” o “avere la parte di potere”. Della serie: interpretiamo come vogliamo. Poi lo stesso Consigliere mi ha chiesto le dimissioni (in realtà questo Consigliere è la seconda volta che lo fa: la prima era per la Consulta giovanile provinciale, anche là purtroppo ero stato l’unico a votare contro una Commissione nominata dai partiti e non eletta dai giovani – vedasi articolo relativo http://www.idvserramanna.com/attivita-in-consiglio-provinciale-vs-andrea-mura/187-consulta-provinciale-giovani-chissa-forse-nel-2011-per-ora-una-commissione-nominata-dai-partiti.html).

    La mia posizione è la seguente: fintantoché la Provincia esiste, cerco di fare qualcosa di buono da Consigliere, anche perché penso che certe “battaglie” si possano fare solamente dall’interno.

    Detto ciò ho votato contro all’odg modificato, perché non credo affatto (anzi, mi sembra una grande esagerazione) che, come riportato nella parte finale dell’odg, senza Provincia “ci sarebbero meno garanzie democratiche” e “verrebbero garantite meno opportunità a chi è più debole”.

    L’Odg dell’Upi è disponibile a quest’indirizzo: http://www.upinet.it/3769/istituzioni_e_riforme/ordine_del_giorno_no_allitalia_senza_le_province/.
    Le modifiche fatte, di accordo con i vari Capigruppo, sono:
    -sostituito il punto 1 con: “intervento immediato di razionalizzazione delle spese delle Province da attuarsi in ambito regionale, mantenendo comunque saldo il principio di rappresentanza dei territori, con organi di Governo eletti dai cittadini e non nominati dai partiti, che tengono conto dei territori interessati, della propria storia, delle peculiarità socio-economiche e della composizione geografica”.
    -sostituito il punto 2 con “ridefinizione delle Province da attuarsi in ambio regionale

  16. Ho già avuto modo di esprimere pubblicamente il mio apprezzamento per l’operato del consigliere Mura. Ancora una volta ti invito a tenere duro e a portare avanti senza indugio la tua battaglia per la totale trasparenza sull’operato della maggioranza e per l’abolizione delle province, condivido la tua idea che certe “battaglie” si possano combattere solamente dall’interno.

    Su queste questioni, troverai in me e in tanti amici di Futuro e Libertà dei validi alleati che supporteranno, fin dove possibile, tutte le iniziative che vorrai intraprendere atte a dar voce a tutti quelli che come noi chiedono ad alta voce l’abolizione delle province.

    • Riccardo, ricordati che il Tuo partito è Fli. Non vorrei che con tutte queste simpatie verso Mura ti dimentichi che l’abolizione delle Province era un punto cardine del Pdl, partito da cui tu provieni. Futuro e Libertà continua a fare la sua battaglia per l’abolizione delle Province. Ti voglio far sapere che alla sacrosanta battaglia di Mura e l’intervento dell’ex Consigliere Provinciale Zucca,che coerentemente e coraggiosamente ha ricordato tante cose ed atteggiamenti che definisco vergognosi e spudorati della precedente Maggioranza,il “defilarsi” dell’altro consigliere dell’Idv Mascia ha fatto da contraltare a quanto affermato da Zucca e Mura. Come si suol dire….. predicare bene e razzolare male.
      ABOLIAMO LE PROVINCE E TOGLIAMOCI DAI PIEDI I TANTI PARASSITI AL SERVIZIO DEI POLITICI REGIONALI E NAZIONALI DEL TERRITORIO

    • Ancora con queste fesserie? Un consigliere provinciale non arriva a 500€ sempre che vada a tutte le commissioni e a tutti i consigli provinciali, tutti lavorano o studiano. Smettila di dire sempre queste cavolate e informati prima di parlare.

      • Ciò che guadagnano i consiglieri provinciali non può superare un terzo dell’indennità del Presidente.E’ sufficiente “presenziare” ad almeno 18 riunioni ed il gioco è fatto.Il gettone di “presenza” per ciascuna riunione è di 62 € lordi,più rimborso telefonico per le telefonate istituzionali, rimborso chilometrico da residenza a sede della Provincia.In caso di consigliere dipendente da privati si somma il rimborso che la Provincia deve rimborsare al datore di lavoro l’equivalente delle ore di assenza.Corre voce che alcuni Consiglieri abbiano la residenza fuori provincia per poter usufruire di rimborsi più sostanziosi.Ma lo scandalo maggiore sono i costi dell’ufficio di presidenza che costa un’enormità(informatevi!!!!).Il capo di gabinetto costo più del Presidente.Se volete sapere altro chiedete….a disposizione.

        • Certo, e mi pare il minimo che gli amministratori devono prendere. Poi le truffe (cambio di residenza) e tutto il resto sono certamente da condannare. Ma questi descrivono i consiglieri provinciali come dei ricchi signori, è giusto dire la verità. le spese ingenti delle provincia non sono le remunerazioni (giustamente dovute a chi ricopre u ruolo politici e lavora per la collettività) del collegio politico.

  17. Caro il mio Sasquatch, comincio a sospettare che tu faccia parte della combriccola,
    comunque, a prescindere dal fatto che non credo che il Tocco ricavi da questa carica solo € 500, se così fosse sarebbe ancora peggio. Per la misera somma di € 500 al mese, per giustificare questi emolumenti, dei tizi con meno titoli di un sagrestano programmano(si fa per dire) e spendono soldi della comunità per milioni di EURO????? Ma volete presentare i conti una volta per tutte???
    MA QUANTO CI COSTATE ????? DAVVERO??
    E ricordati che anche 10 Lire non tue, se le utilizzi male sono RUBATE!!!!!!!!

  18. Perchè si danno notizie parziali? quando dico QUANTO, intendo il risultato di una partita doppia : costo/ricavo Cosa ha guadagnato questa comunità dalla creazione di questo nuovo baraccone??Per non parlare degli altri tre.
    Domanda: è possibile calcolare cosa ci sono costati questi anni di vita della nuova provincia: raddoppio di uffici già esistenti e funzionanti (male ma funzionanti),iniziative prese per puro clientelismo, cervellotiche campagne fatte di fumo,ma quanto costoso,e così via. Il costo contabile degli emolumenti è,tutto sommato il meno, sono i danni che hanno fatto che ci sono costati, Tanto debito pubblico. Ed ora, speriamo, andiamo al referendum, stavolta sapendo su cosa votiamo.

    • Capron3 io ti ho portato a conoscenza degli introiti dei consiglieri e non il costo degli assessori, dell’ufficio di presidenza, del capo di gabinetto, del direttore generale etc.Benefici non riesco ad elencarne.Meno male che adesso coi referendum spero si rendano conto quanto i cittadini si son rotti i…….di questi pelandroni che miseramente vivono solo ed esclusivamente dalle indennità della provincia.Se esaminiamo costi e benefici di questa Provincia, si evince solo ed esclusivamente il beneficio della Giunta, dei Consiglieri e di tutti quei personaggi amici degli amici di …….merenda che hanno avuto ed hanno incarichi a peso d’oro. Pare che in alcune riunioni di Consiglio, dipendenti assistono all’assemblea nonostante siano in orario di lavoro. Se così fosse………che spudoratezza!!!!!

  19. Mi permetto di delucidare meglio alcune informazioni:

    Per i Consiglieri Provinciali, a differenza degli Assessori che percepiscono una vera e propria indennità, i compensi sono erogati sotto forma di gettoni di presenza, ovvero dipendono dal numero delle sedute (di Consiglio e di Commissione) a cui un Consigliere partecipa.
    Un gettone di presenza è pari a € 67,14 lordi
    Vi è un tetto massimo: la somma dei gettoni di presenza non può andare al di sopra di 1/4 del compenso previsto per il Presidente della Giunta.
    Il tetto massimo mensile è quindi pari a 1084,56 euro lordi, che equivalgono a circa 800 netti (perché dall’importo lordo vanno tolte le varie ritenute fiscali) per chi non ha altro reddito.

    Le Commissioni si riuniscono di norma due volte alla settimana (il lunedì sera e il venerdì mattina – e, ricordo, sono pubbliche), i Consigli Provinciali invece non hanno regolarità fissa.

    Si, il limite massimo si raggiunge presto, soprattutto per chi è membro di 4 Commissioni (si raggiunge in circa 17-18 sedute).

    Su questi importi vanno tolte le tasse e la quota che solitamente un Consigliere deve versare al proprio partito (per me è il 10%).

    E’previsto inoltre un rimborso delle spese di trasporto effettivamente sostenute per recarsi a Villacidro, rimborso pari a 1/5 del costo della benzina.
    Il rimborso è dato sulla base dei chilometri effettivamente percorsi per recarsi alle riunioni di Consiglio, di Commissione, di maggioranza e anche quando ci si reca in Provincia per consultare atti (delibere, determinazioni).
    A cadenza mensile va presentato un foglio in cui si dichiara, consapevolmente delle responsabilità penali cui si può andare incontro in caso di dichiarazioni mendaci o non corrispondenza al vero ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, dove ci si è recati per lo svolgimento di funzioni proprie e delegate. Si deve scrivere data, ora, motivazione (Consiglio, Commissioni etc.) e percorso (ad es. Serramanna-Villacidro a/r).
    L’art. 77 bis della l.133/2008 prevede che il rimborso dei Consiglieri Provinciali è pari a un quinto del costo di un litro di benzina per ogni chilometro percorso. Ad esempio per il mese di luglio 2011 è stato corrisposto l’importo di 0,3157€ per ogni chilometro percorso.

    Per maggiori informazioni sulle Commissioni consultare https://www.facebook.com/note.php?note_id=212612922142503

    A disposizione per qualsiasi chiarimento

    • Certamente. Il massimo netto da me percepito si aggira intorno agli 810 euro, il minimo dovrebbe essere quello relativo al mese di dicembre 2011 (773,47 euro) perché a novembre ho iniziato un master con lezioni settimanali e sto facendo quindi diverse assenze.
      Sugli importi che ho scritto verso poi al partito il 10%.
      Per quanto riguarda le assenze le sto comunicando puntualmente e con largo anticipo, con nota protocollata, al Presidente del Consiglio, chiedendo altresì, ove possibile, di convocare il Consiglio in giorni in cui possa essere presente.
      Prima di iniziare il master raggiungevo più di 32 presenze mensili poiché membro di quattro Commissioni.

    • anche troppo per non fare nulla dalla mattina alla sera, anzi… secondo me c’è anche qualcuno che lavora in nero. Una questione è la tenuta del redditto altro è l’assistenzialismo e l’evasione fiscale. I cassintegrati ci costano molto più dei politici provinciali, che vadano a lavorare per la collettività visto che attingono dalla collettività…

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