Il Comune sistema la Strada Panoramica con appena 600 Euro

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Qualche camion di inerte e un rullo compattatore. Una semplice manutenzione che ha reso felici molti.

Con appena 600 euro abbiamo sistemato la Strada Panoramica” dichiara Carlo Murgia, Assessore all’Agricoltura del Comune di Villacidro.
L’intervento, di per sé molto semplice, è consistito nel livellare la sede stradale stendendo e costipando, in poche ore di lavoro, uno strato di misto di cava sistemando il frequentatissimo sterrato che costeggia monte Omu. Giusto in tempo prima delle grosse piogge. Una piccola spesa che ha dato un risultato immediato e apprezzato da molti.

Soddisfati gli appassionati di footing e passeggiate che non devono più compiere acrobazie per evitare le numerose pozzanghere che erano disseminate lungo tutto il tracciato. Problema risolto, almeno per questa stagione. C’è chi però quella strada la vorrebbe esclusivamente ciclo-pedonale, chiudendola al transito dei mezzi a motore.

Volendo essere pignoli rimarrebbero alcune criticità legate al precario scolo delle acque piovane che, in occasione di piogge violente come quelle di questi giorni, vanno a solcare la carreggiata in terra battuta nel tratto in discesa, compromettendo in parte il lavoro sopraddetto. (A. S.)

Villacidro.info – 8 novembre 2011

24 COMMENTI

  1. Ma che bravo quest’assessore all’agricoltura!! Mi auguro che si renda operativo il prima possibile pure sui problemi legati all’agricoltura.Mi pare non sia nulla di straordinario l’opera sopra citata,vorremo vedere se con il passare dei mesi riuscira’ a mantenere la strada cosi’ efficente,o se sara’ solo un modo per chiudere le bocche dei cittadini stanchi di aspettare lo sviluppo delle tante promesse fatte in cambio di voti.ma……

  2. Depolverizzazione di strade bianche, piazzali e parcheggi; a basso impatto ambientale per risolvere il problema di polvere, buche e pozzanghere.

    CONSOLIDAMENTO STRADE RURALI

    Oggi come non mai, il problema della mobilità interessa anche quelle vie di comunicazioni definite secondarie o ininfluenti per la viabilità nazionale e questo grazie anche al notevole impulso dato da aziende agrituristiche, che hanno contribuito al ripopolamento delle aree rurali, facendo insorgere nelle amministrazioni locali la necessità di rendere agevolmente percorribili quelle strade che fino a poco tempo fa versavano in condizioni di totale abbandono.
    A tal proposito, abbiamo messo a punto nuove tecniche atte a soddisfare delle condizioni basilari necessarie alla realizzazione degli interventi, che di seguito andremo a descrivere

    CONDIZIONI FONDAMENTALI PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI

    A seguito di una attenta analisi delle situazioni createsi in ambito locale, abbiamo individuato 5 punti fondamentali su cui le amministrazioni si basano per la scelta attuativa di un progetto di sistemazione di strade ad interesse locale, che di seguito andiamo a dettagliare:

    1. Rendere più agevolmente percorribili le strade interessate dall’intervento, con eliminazione delle buche sul piano viabile e abbattimento delle polveri causate dal rotolamento dei pneumatici.

    2. Durata ed economicità dell’intervento

    3. Ridotti costi di manutenzione

    4. Ridurre al minimo l’impatto ambientale, visto che tali strade frequentemente si snodano in aree di pregiato interesse naturalistico

    5. Cercare di ridurre al minimo l’impiego di materiali lapidei di nuova estrazione, visto l’annoso problema delle cave che investe tutto il territorio nazionale.

    SOLUZIONI ATTUALMENTE ADOTTATE

    Fino ad ora per garantire la percorribilità su tali strade le amministrazioni si sono orientate su due tipologie di interventi:

    1. eseguire interventi tampone (inghiaiatura superficiale), tale intervento garantisce la percorribilità con un costo di esecuzione modesto ma ricorrente, visto che in base ai volumi di traffico ed alle pendenze longitudinali delle vie, lo stesso deve essere ripetuto almeno con cadenza annuale, tutto ciò se pur garantisce un impatto ambientale minimo, aggravia il problema cave visto che il materiale impiegato e tutto di nuova estrazione e non riduce gli effetti causati dal rotolamento dei pneumatici (polvere)

    2. eseguire interventi radicali, consistenti in scavo delle parti ammalorate con conseguente riempimento con massicciate, ricarico di tutta la superficie viabile con minimo 10 cm di misto stabilizzato, e successiva depolverizzazione con 7 cm di conglomerato bituminoso, (di solito binder) atto a garantire una percorribilità agevole, come si evince dalla descrizione questo intervento soddisfa pienamente il punto 1 in parte il punto 2 (durata) anche se frequentemente, trascorsi i primi due anni di vita o ancor di meno se la strada è sottoposta a traffico pesante, (sconsigliabile per questo tipo di strade vista la ridotta sagoma e il modesto spessore della sovrastruttura, di solito calcolato in base ai costi di costruzione e non in base all’effettivo traffico che dovrà sostenere) iniziano ad evidenziarsi fastidiosi abbassamenti longitudinali, (denominati carrarecce) tali cedimenti di solito si verificano esattamente dove erano presenti prima dell’intervento, tutto ciò è causato principalmente dalla non omogeneità e dal non costante grado di compattazione dello strato di stabilizzato interposto fra lo strato di conglomerato bituminoso e la vecchia sede viabile, di solito utilizzata come base massicciata (fig 1). Soddisfa in parte il punto 3, in quanto all’orche dovessero verificarsi dei cedimenti strutturali quali buche o smottamenti, non poco frequenti vista la scarsa portanza della fondazione stradale e la rigidità del binder specialmente durante il periodo invernale caratterizzato da basse temperature, le amministrazioni sarebbero costrette ad intervenire con impiego di conglomerato bituminoso con notevoli costi di approvvigionamento e stesa. Mentre non vengono nemmeno presi in considerazione gli altri punti.

    LA SOLUZIONE

    Alla luce di quanto analizzato e presa coscienza che è indispensabile soddisfare tutti i punti fondamentali richiesti, abbiamo messo a punto una tecnica che consta principalmente nell’impiego degli stessi materiali presente in loco ad esclusione dei materiali necessari alla mano di finitura.
    L’intervento atto a stabilizzare i materiali presenti in loco, mescolandoli con calce e cemento, la prima (calce) garantirà una alterazione chimica delle argille rendendole inerti e annullando la loro insita plasticità, fatto questo si provvederà a legare i materiali inerti con cemento, questa seconda operazione garantisce che i materiali stabilizzati, abbiano caratteristiche di portanza non solo equivalenti ma superiori alle massicciate tradizionali, questo fa si che l’intervento risulti economicamente vantaggioso rispetto alle caratteristiche di portanza che vengono date alla fondazione stradale stabilizzata e implicito, che per ogni caso vista il variegato mix di materiali con cui sono costituite le strade rurali, è indispensabile analizzare preventivamente i materiali presenti in loco, tale operazione serve a calibrare con precisione l’esatto dosaggio di calce, cemento e acqua di aggiunta affinché il trattamento non risulti poco efficace o addirittura inutilizzabile. Elemento fondamentale sono i macchinari impiegati alla realizzazione, si dovranno utilizzare macchine atte a sminuzzare e mescolare le terre, affinché queste risultino a stabilizzazione avvenuta intimamente mescolate con i leganti, a tal proposito vengono impiegate macchine denominate stabilizzatrici, è altresì importate l’esatta ed uniforme distribuzione del legante sul terreno, a prescindere dalla velocità di stesa, che per motivi derivanti dalla conformazione delle strade, quali variazioni di pendenze, curve e cedimenti del fondo non potrà mai essere costante, a tale inconveniente si ovvia adottando spanditori di legante a gestione elettronica, che garantiscono l’esatta percentuale di legante dosato.
    Con la fase di miscelazione, che viene effettuata per una profondità variabile da 20 a 40 cm, oltre che mescolare intimamente il terreno con il legante, fa si che tutta la sede stradale venga rimossa ciò, ovvia agli inconvenienti evidenziati nella precedente fig. 1 (cedimenti differenziati) in quanto tutta la sede, successivamente, viene compattata uniformemente. Tale intervento garantisce il non utilizzo di materiale lapideo di nuova estrazione, ovviando ai problemi di sfruttamento di cave, in quanto l’utilizzo dello stesso è limitato agli strati superiori di finitura (circa 25 kg di inerte a mq contro i 480 kg di solito impiegati)
    La mano di finitura verrà effettuata con un trattamento a doppio strato di graniglie legate con emulsione da bitume modificato, tale trattamento fa si che il piano viabile mantenga il colore naturale degli inerti impiegati ovviando quindi all’alto impatto ambientale che solitamente ha il conglomerato bituminoso tradizionale, garantendo il mantenimento delle caratteristiche planimetriche della strada a prescindere dagli agenti atmosferici ed al traffico.
    Per quanto riguarda i costi di manutenzione, nel caso in cui si manifestino limitati sintomi di cedimenti, basterà intervenire con della semplice emulsione, facilmente reperibili in commercio a prezzi modici, con aggiunta di graniglie e potranno essere effettuate anche da personale dell’ente senza impiego di particolari e costose attrezzature.
    Questo tipo di intervento è particolarmente consigliato su strade che presentano volumi di traffico prettamente automobilistico o agricolo, mentre per strade con forte presenza di traffico pesante, fermo restando la notevole efficacia della stabilizzazione, si consiglia anche se in con spessori limitati, una finitura di tipo tradizionale (binder e manto di usura).

    Questa è una soluzione!!! Non due metri cubi di terra buttate qua e la…

  3. Hanno sistemato con quei pochi spiccioli messi a diposizione per sistemare la panoramica,che grande fatica che hanno fatto i nostri amministratori hanno risolto un sacco di problemi della nostra cittadina,ma guardate che i cittadini di Villacidro meritano molto di più,lavorate ,lavorate non vogliamo solo gazzosa capitoooooo!!!!!!!!!!

  4. Adesso si’ che i villacidresi sono contenti!
    finalmente qualcosa di buono…
    mi chiedevo quando questo atto di grande competenza,venisse lodato!
    Pero’ mi chiedo anche…
    “Quando arriva la fantomatica navetta comunale che dovrebbe accompagnare gkli anziani e persone disagiate,alla USL?
    Quando vi decidete a ripulire le strade adiacenti alla pineta e alla spendula ,dal fango e detriti apportati dalla pioggia di questi giorni?
    L’importante e’ tappare i buchi nella pineta… che vergogna che siete!

  5. Non siate così inclementi, dopotutto, anche se l’operazione non è risolutiva, almeno temporaneamente ha migliorato la percorribilità della strada. Quello che mi lascia perplesso è l’avere considerato una pignoleria (quindi di secondaria importanza) la sistemazione della rete di scolo delle acque meteoriche: il fatto che piogge non particolarmente intense, come quelle verificatesi in questi giorni, possano creare solchi di erosione, denotano notevoli carenze nella generale sistemazione idraulica della strada. La sistemazione idraulica non è una pignoleria, ma è di importanza fondamentale per il mantenimento in buono stato della sede stradale e per la salvaguardia di quanto sta a valle. Se l’acqua si incanala liberamente vuol dire che le opere idrauliche (cunette, tombini, ecc) non sono adeguate, e questo ha verosimilmente inciso sullo stato in cui versava la strada. Se non si provvede quindi all’adeguamento di tali opere c’è da aspettarsi un ritorno alla precedente situazione in tempi brevi ed un aumento dei materiali trasportati all’interno dell’abitato, che vanno a finire nei tombini o ad accumularsi nelle strade più a valle, dove la perdita di velocità dell’acqua ne favorisce la sedimentazione.

  6. Sig. Assessore Murgia, ha fatto benissimo ad eliminare un bel pò di pantani ed acquitrini, certo non è una cosa che durerà a lungo, ma intanto per ora va bene.
    In un negozio di cinesi ho notato che è in vendita una baccetta magica, le consiglio di comprarsene almeno una decina, così roteandole per aria sistemerà tutto ciò che i villacidresi, che non si accontantano mai, desiderano. Ah, un’ultima cosa, se l’avesse fattain oro ci sarebbero sempre degli scontenti!

    • Bastava farla bene, non in oro. E se l’avesse fatta in oro forse sarebbe stato motivo di vanto. Se ti accontenti di cosi poco… Stasera fatti un giro alla panoramica e posta le foto. E già quasi tutto come prima!!!

    • non si tratta di essere sempre scontenti,ma prima di spendere un solo centesimo,e’ bene che ci pensino non una,non dieci,ma cento volte!Ci sono problemi ben piu’ gravi,come quello di agevolare le persone anziane per poter andare alla periferia del paese dai loro medici!strade rovinate che percorriamo tutti i giorni,non solo x fare le passeggiate…le carammelle per addolcire e’ bene che le diano hai loro bambini,non hai cittadini…

  7. A me sta bene che si affrontino i problemi, anche i piu’ piccoli; purche’ la cosa sia metodica e si vada mano mano a spuntare tutte le cose da fare. Per adesso pacca sulla spalla; di provvedimenti simili ne vogliamo vedere 1 al giorno perlomeno…

  8. Non me ne voglia la cara “giunta”, ma invito l’assessore ai lavori pubblici a verificare la porcata che è stata fatta in quel della strada panoramica; ora al posto di due o tre pozzanghere vi è un vero lago che ha invaso il 90% della carreggiata ( in più punti)… io mi chiedo come sia possibile andare a ripristinare delle buche con del semplice sabbione che, anche se ben costipato (a quanto dice l’ articolo) non è in grado di resistere non solo alla pioggia; ma neanche al passaggio di piedi umani…. Le strade in terra battuta esistono ma, serve solo personale qualificato e un buon progetto per eseguire un lavoro a regola d’ arte….

  9. Veramente divertente, tutto questo chiasso per cosa?
    Un assessore volenteroso e di buon senso spende il giusto per dare una aggiustatina ad uno sconcio. Una AGGIUSTATINA…costata il tanto di una aggiustatina.
    E fin qui, niente di male, il problema sorge quando si vuole chiedere la medaglia per il solerte amministratore, che credo, cominci a pentirsi..
    Apprezzabile l’inizio di discussione tecnica sulla proposta di soluzione tecnica dalla radice del problema, accettabile nella ricerca di riutilizzo dei materiali,
    molto discutibile sul tentativo di vendere una tecnica che ha già dato dei pessimi risultati (vedi strada in Arbus- variante Montevecchio/Maga, già declassata a strada di servizio, con divieto di accesso).
    Continuo a non capire cosa ci sia di ecologico in una copertura che costa di più, si sfalda in poco tempo, solo perchè è color terra. Ma cosa c’è di male se una strada è nera? (almeno all’inizio, poi si sporca. Dove è l’ecologia??

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