Dal 30 settembre al 2 ottobre si è tenuto l’importante Convegno “Internazionale a Ferrara”, un concentrato di incontri, con relativi dibattiti, con prestigiose firme del giornalismo mondiale che hanno ragionato su temi di scottante attualità e di grande interesse.
Alcuni argomenti trattati: Nei corridoi del Cremlino, I giorni di Genova, Il ritorno delle frontiere (l’Europa davanti alla sfida dell’emigrazione),Una guerra senza colpevoli (la situazione in Colombia), Le mille e una rivolta (cosa cambia dopo la primavera araba), India, metropoli a strisce, La multinazionale del crimine (l’economia mafiosa nel tempo del crimine). Ma gli argomenti trattati erano ben più numerosi: dai problemi dell’Africa, al Giappone, dai problemi dei giovani a Guantanamo, dalle politiche energetiche alle problematiche femminili e altro ancora. Insomma, tre giorni fitti fitti di incontri con giornalisti di tutto il mondo come Pepe Escobar, di Asia News, Horacio Verbitsky, giornalista argentino, e giornalisti tedeschi, francesi, inglesi, finlandesi, spagnoli…Particolarmente interessante si è rivelato il tema trattato domenica 2 ottobre con la partecipazione del magistrato Raffaele Cantone sul tema Le multinazionali del crimine (l’economia mafiosa). Tutti gli incontri sono stati seguiti da un numerosissimo e attentissimo pubblico.
Gian Paolo Marcialis
Villacidro.info – 5 ottobre 2011
Commento rimosso. Tentativo di eludere l’identità dell’autore, utilizzando server Proxy Americani. (MOD)
Nemesi, sono perfettamente d’accordo con te. Questo concetto l’ho espresso anche personalmente in un mio intervento all’incontro con il giornalista argentino Horacio Verbitsky. I giornalisti infatti quasi sempre riportano quanto dicono le fonti militari (nei paesi in guerra), le agenzie dappertutto. Il giornalista investigativo, che va a verificare di persona i fatti e scrive la verità, è diventato merce rara. Spesso ci lascia la pelle. Non dimentichiamo Anna Politvoskaia…
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Ci sono anche i giornalisti “di razza” ma per lo più la categoria bada al tornaconto e quindi la professionalità lascia a desiderare…
Sapete quanti giornalisti sono morti nel 2010 nel mondo?