Niccolò Ammaniti per la narrativa e Eugenio De Signoribus per la poesia sono i vincitori del ventiseiesimo Premio Dessì. Ad Ascanio Celestini e a Paolo Grossi i premi speciali.
Niccolò Ammaniti con “Io e te” (Einaudi) per la sezione narrativa e Eugenio De Signoribus con “Trinità dell’esodo” (Garzanti) per la poesia, sono i vincitori del Premio “Giuseppe Dessì”. I loro nomi si aggiungono a quelli di Paolo Grossi e Ascanio Celestini, ai quali, come già annunciato nei giorni scorsi, sono andati invece i due Premi Speciali del concorso letterario intitolato allo scrittore sardo.
Ad una impeccabile Paola Saluzzi, giornalista Rai, è affidata la conduzione della cerimonia finale con la proclamazione dei vincitori.
La kermesse si è svolta ieri sera in piazza XX Settembre, di fronte ad un folto pubblico. A fare da introduzione alla serata di premiazione, la banda musicale cittadina.
Insieme al prestigioso riconoscimento, i vincitori portano a casa 5 mila euro; 1.500 euro vanno invece a ciascuno degli altri finalisti: Francesco Piccolo con “Momenti di trascurabile felicità” (Einaudi) e Gianluigi Ricuperati con “Il mio impero è nell’aria” (Minimum Fax) per la narrativa; Milo De Angelis con “Quell’andarsene nel buio dei cortili” (Mondadori) e Alessandro Rivali con “La caduta di Bisanzio” (Jaca Book) per la sezione poesia.
A “Io e te” di Ammaniti la giuria ha tributato il premio della sezione Narrativa per il suo lavoro di osservazione e narrazione di “quella zona che si vorrebbe franca ma non lo è, e che si prolunga tra infanzia e adolescenza”, come si legge nella motivazione: “In una lingua fresca e comunicativa, ma metaforicamente sempre congrua, nessuno in Italia, meglio di Ammaniti, sa restituire lo sguardo d’un adolescente in difficoltà. E nessuno, meglio di lui, ne sa lavorare all’osso le ossessioni”.
Villacidro.info – 19 settembre 2011
Mi ispira “La caduta di Bisanzio”.