Blitz sui binari dei lavoratori Keller: treni bloccati

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Stazione occupata e convogli in transito fermati ognuno per 20 minuti: passeggeri solidali. Oggi è previsto un sit-in a Cagliari in concomitanza con il vertice che si terrà a Roma tra la Regione e il Governo.

SAN GAVINO. Non voleva essere un aronto e neppure una sda, ma quasi. Ieri mattina i lavoratori della Keller, dopo aver invaso giovedì scorso la statale 131 a Sanluri, sono andati a fare la loro ormai necessaria manifestazione in casa del “nemico”, trasferendo la loro protesta alla stazione Fs-Trenitalia-R di San Gavino. Tre treni in transito sono stati bloccati per 20 minuti ciascuno. Questa mattina, le “tute blu” dell’azienda di veicoli rotabili di Villacidro eettueranno un nuovo sit-in davanti alla prefettura di Cagliari, con la mente rivolta però a Roma, dove nel pomeriggio (ore 17) è in programma l’incontro inseguito da tempo fra il ministro dello Sviluppo economico (Paolo Romani), quello delle Infrastrutture e Trasporti (Altero Matteoli) e il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, forse accompagnato dal presidente della Srs, Antonio Tilocca. Sarà un vertice ristretto, solamente politico, con le altre parti interessate come Trenitalia, azienda e sindacati non invitate al tavolo ministeriale. Dal quale, lavoratori e sindacati attendono nalmente una buona notizia.

Ma non si illudono più di tanto: «Forse perché già tante altre volte siamo rimasti con il cerino in mano a fronte di promesse e impegni non mantenuti.», sostiene Gian Luigi Marchionni, segretario provinciale della Fiom Cgil, uno dei leader sindacali della protesta assieme a Marco Angioni (Fsm Cisl), Andrea Farris (Uilm) e all’intera Rsu aziendale. E ancora: «Preferiamo attendere i fatti. Le parole non bastano a salvare 320 posti di lavoro. E a noi solo questo interessa. Che poi ci sia una soluzione anzichè un’altra (Trenitalia che fa marcia indietro, Skoda, svizzeri, indiani), poco conta. L’importante è che sia una soluzione seria e solida». La manifestazione alla stazione ferroviaria di San Gavino si è svolta nel massimo ordine, come sulla statale 131. Carabinieri e polizia ferroviaria hanno assistito, con comprensione e anche con una certa malcelata complicità, alla protesta dei circa 200 lavoratori, arrivati alle 10 dopo l’assemblea generale in fabbrica.

Bandiere e striscioni sindacali al seguito, hanno invaso i quattro binari e quando è transitato il primo convoglio, con sosta regolare in stazione, gli operari e i rappresentanti sindacali sono saliti sulle carrozze per distribuire ai passeggeri, dopo essersi scusati per la pacica invasione e il disagio creato, volantini riportanti i temi della protesta. Hanno ricevuto da tutti grande solidarietà e l’esortazione a non arrendersi nchè non avranno ottenuto quanto chiedono. Altrettanto è accaduto con i passeggeri dei due treni successivi, poi a mezzogiorno le “tute blu” hanno preso la strada del ritorno nella fabbrica sotto presidio da venti giorni.

Luciano Onnis

Villacidro.info – 20 settembre 2011  –   Fonte: La Nuova Sardegna

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