A Cagliari la rabbia degli operai Keller

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CAGLIARI. Il convoglio Keller è sul punto di deragliare se entro settembre non sarà riportato su binari sicuri, quelli della ripresa produttiva della fabbrica. Diversamente il viaggio sarà di sola andata, verso il tribunale per la consegna dei libri contabili. Ovvero, fallimento.

Sarebbe una beffa, l’azienda ha tanto lavoro da fare, ma è senza liquidità e non può riavviare la produzione. Le banche avevano prima concesso un credito di 17 milioni, poi congelato. Ieri mattina duecento operai della fabbrica di Villacidro, guidati dai rappresentanti sindacali di categoria, hanno inscenato un rumorosissimo sit-in davanti al palazzo della Regione di viale Trento per chiedere iniziative politiche. Una delegazione è stata ricevuta dall’assessore all’Industria, Oscar Cherchi, con il risultato che giovedì mattina è convocato un tavolo interassessoriale con sindacati e Rsu aziendale, forse presieduto dal governatore Cappellacci. L’ostacolo da rimuovere è Trenitalia, che prima ha stipulato contratti con la Keller per una quarantina di milioni, poi li ha disdetti unilateralmente mettendo in ginocchio l’azienda. Il dietro front della società ferroviaria a partecipazione statale ha spaventato Unicredit, istituto che con le banche sarde e Sfirs ha costruito l’operazione creditizia. I 17 milioni di finanziamento sono finiti in freezer sine die. Il percorso di scongelamento che lavoratori e sindacati chiedono alla Regione è che il ministero dell’Economia imponga alla sua partecipata Trenitalia «di smetterla di perseguitare la Sardegna, già mutilata dalla soppressione della tratta ferromarittima Golfo Aranci-Civitavecchia che penalizza la continuità territoriale per le merci, e di restituire alla Keller le commesse assegnate». Unicredit riaprirebbe i rubinetti e l’azienda avrebbe i soldi per riaprire dopo due anni i battenti. «Non siamo qui per sponsorizzare la Keller – ha detto Gianluigi Marchionni, segretario provinciale della Fiom Cgil -, a noi interessano i 309 posti di lavoro di una realtà industriale di primo livello. La Regione deve fare la sua parte politica con il governo, banche e Trenitalia». Sulla stessa linea Andrea Farris, segretario della Uilm del Medio Campidano: «All’azienda abbiamo chiesto di non portare i libri contabili in tribunale, cosa che era intenzionata a fare questi giorni. La Regione ci deve aiutare, non è pensabile che una società partecipata dallo Stato come Trenitalia porti al fallimento un’azienda che tiene in piedi un intero territorio». Ha aggiunto Marco Angioni della Fsm Cisl: «Un mese per risolvere tutti i problemi, poi la Keller dichiarerà fallimento». C’è stato al sit-in anche il grido d’allarme dell’assessore provinciale ai Trasporti del Medio Campidano, Gianluigi Piano: «Non è un problema della sola Keller, qui è tutta la Sardegna che è in ostaggio di Trenitalia che nega la continuità territoriale per le merci». Appuntamento quindi a giovedì, ma l’assesssore Cherchi ha già detto che la Regione batterà i pugni sul tavolo del ministero e di Trenitalia.

Luciano Onnis – 2 agosto 2011 – Fonte: LA NUOVA SARDEGNA

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Questo il servizio del TG di Videolina del 1 agosto 2011

10 COMMENTI

  1. Mi sembra una musica già sentita, abbiamo le commesse e non ci sono i soldi, Salatiello è fallito perché le banche gli hanno chiuso i rubinetti dei crediti,pur avendo due grosse commesse vere (non quelle iraniane,o quelle filippine come diceva un certo Kurt Mayer per Palermo)
    qui il vero problema e che questi Pseudo Imprenditori non vogliono cacciare un euro dalle loro tasche e aspettano che le istituzioni si prendano carico per il problema sociale.

  2. Il punto vero è che la keller non ha un piano industriale credibile,altrimenti la commessa in questione la potrebbero trasferire a Palermo visto che dalle cronache sarde si legge che il contratto di lavoro è stato revocato per colpa del traghetto Civitavecchia Golfo Aranci che è stato sopresso permaentemente e di conseguenza lo stabilimento è geograficamente isolato e quindi irragiungibile.

    • Che fine avranno fatto i fondi che la regione aveva stanziato per i lavori di revamping di una Locomotiva ( La storica n° 5 delle FMS,usata per il Trenino verde,che tra l’altro era una delle 7 locomotive che “sfrecciavano” sulla nostra ferrovia,la storica Villacidro – isili )ed alcune carrozze storiche che si trovano nel deposito di Monserrato?…..bah.

      • Perchè affermi che dico il falso?.La notizia l’ho estratta da una rivista che si occupa di ferrovie a livello mondiale,alla commessa è anche impegnata la GTT piemontese,per quanto riguarda le maestranze relative alle macchine a vapore.Puoi aver ragione ad affermare che i fondi siano bloccati,ma per altre ragioni.

  3. Il primo problema della Keller è la sua proprietà.
    Il secondo problema della Keller è la qualità del suo management.
    Il terzo problema della Keller è che non puoi fare revisione in Sardegna, non più.
    Il quarto problema della Keller è che non ti puoi “inventare” costruttore ferroviario se non lo sei mai stato. Non è come fare pizzette al taglio.

    La Keller non è un’azienda “normale” e nessuno dei suoi “prenditori” che si sono succeduti nel tempo ha mai pensato di farla diventare tale.

    Ciao

  4. A casa…..e fatto bene -)) tanto in quello stabilimento nessuno o quasi ,aveva voglia di lavorare !! tanta gente in malattia (presunta) ma che in realtà svolgevano doppio lavoro, chi elettricista,il meccanico, il carrozziere etc etc…avete rotto le scatole !! per anni avete svolto lavori in nero penalizzando i poveri imprenditori che invece pagano le tasse e i contributi e per colpa vostra molte piccole attività hanno chiuso !! io vi auguro di rimanere una vita senza lavoro e senza assistenze cosi come c è tanta gente ……Siete solo dei fannulloni ( che quando hanno avuto il lavoro ci hanno sputato contro ),quindi vi auguro di fare veramente la fame, e a chi fa i lavori in casa propria ( in nero ) occhio !! la finanza è gia stata avvisata piu di una volta , speriamo vi becchino e vi prendano pure le mutande !! ahahahahahahahah a casa ahahhahahah

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