Al Lavatoio l’acqua potabile “Abba de Bidda”

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Villacidro. Affidata la progettazione esecutiva e la realizzazione dell’impianto di adduzione per la fornitura di acqua potabile affinata.

A realizzarlo sarà l’Azienda Italiana Depuratori con sede a Quartucciu per un importo di 41.666,67€.
L’impianto sorgerà nello storico lavatoio liberty di Piazza Dessì, simbolo della città ai piedi del massiccio del Linas. Il monumento si presta per la presenza, all’interno della sua struttura, di punti di distribuzione dell’acqua, un tempo utilizzata per lavare i panni,  e che oggi verranno riutilizzati per distribuire acqua depurata e filtrata, sensibilizzando i cittadini all’utilizzo dell’acqua pubblica, considerata buona, sicura ed economica.
Il progetto prevede il collegamento dei rubinetti esistenti ad un apparecchio situato in un locale adiacente il Lavatoio.
L’ impianto sarà in grado sia di purificare l’acqua da eventuali residui di cloro o di altre sostanze sgradevoli al gusto e capace anche di aggiungere l’anidride carbonica per rendere l’acqua frizzante per i palati più esigenti.
Come per ogni novità la popolazione si spacca a metà trasversalmente ai colori politici, parte dall’opposizione si schiera col  “no” in quanto Il territorio di Villacidro è già ricchissimo di fonti da cui approvvigionarsi di acqua potabile e, oltretutto, si va a snaturare quella che è l’originaria funzione del lavatoio, monumento storico villacidrese.
I sostenitori di questa iniziativa, e dunque il Governo cittadino, vogliono agevolare tutte le persone che non possono recarsi nelle fonti situate fuori dal paese per approvvigionarsi d’acqua.
La popolazione potrà inoltre ricavare beneficio dall’istallazioni di queste nuove fonti dal punto di vista turistico, rivalutando il Lavatoio  anche come punto di aggregazione sociale. (A. S.)

Villacidro.info – 30 novembre 2010

12 COMMENTI

  1. A me l’idea piace molto,anche se è vero che ci sono tante fonti a Villacidro da cui si approvvigionano persone anche dei paesi limitrofi!
    Certo sarebbe bello “rivedere”le donne “cun sa mariga in conca”;sarebbe un tuffo nel passato che noi giovani non abbiamo avuto il piacere di conoscere da vicino!
    Rimango sempre dell’avviso però che la versione “bollicine”sia un “in più”!
    Aspettiamo di assaggiarla però!

  2. Non si capisce se tutti i punti d’acqua, che sono numerosi, saranno destinati al nuovo uso. Se ne potrebbe destinare solo una parte, lasciando integra l’altra a memoria del suo scopo originale. Mi chiedo piuttosto se è stato valutato il problema “traffico” in quel punto, già abbastanza critico senza le future soste per approvviggionarsi d’acqua

  3. Io penso che il nostro comune dovrebbe iniziare a fare i parcheggi a pagamento,in qiesto modo non si avrebbero sempre tutti i parcheggi occupati per ore e ore da chi trascorre le giornate a “bighellonare”nei bar e ci sarebbe qualche introito per il comune,nonchè qualche persona in più che lavora!In teoria i parcheggi nella zona del lavatotio non mancano,e magari si potrebbe fare la zona adiacente proprio per permettere l’approvvigionamento dell’acqua!
    Mi chiedo inoltre:perchè utilizzare i rubinetti per l’acqua oscurerebbe la memoria del suo scopo originale????

  4. Approvo il progetto dell’acqua potabile al lavatoio, mentre o qualche riserva per l’acqua frizzante.
    E’ vero che nelle campagne di Villacidro ci sono tante buone fonti di tanta buona acqua ma e vero anche l’acqua di queste fonti non e sicuramente potabile,(l’acqua di sorgente anche se sembra buona non e mai sicura, perciò va analizzata giornalmente)

      • per forza, devono far girare la gente in qualche modo.. se tutti vanno alla spendula.. nessuno va a san giuseppe.. se tutti vanno a sa mitza manna, nessuno va alla spendula.. e allora le fanno andare a rotazione! in 30 anni di acqua cidrese sia per cucinare che per bene normalmente, non è mai morto nessuno, tanto meno io che sto scrivendo adesso!

  5. Mia madre mi ricordava inoltre che quando lei era ragazzina,dalla bocca dei leoni che si vedono in rilievo, usciva l’acqua potabile,e solo nelle vaschette si poteva lavare,quindi ripeto,non vedo il cambiamento di “destinazione d’uso”!

  6. ricordo … per i non addetti ai lavori, che sicuramente si tratta di erogare acqua di rete ulteriormente filtrata e declorata con il carbone attivo…chi volesse puo’ installarsi l’impiantino direttamente a casa… (filosofia dei km zero)

  7. Tutte verita assolute.primo,Villacidro ha tantissime sorgenti,acune con ottima acqua,ma non sicure,poiche la salmonella e’ un virus dei ns tempi,quindi ottima acqua,ma non potabile.secondo,le bollicine,e’ un servizio che il comune puo’ interrompere quando vuole,l’impianto in questione con o senza bollicine,non ha costi aggiuntivi.terzo,solo i rubinetti centrali erogheranno ‘acqua affinata,non potabilizzata,poiche’ gia’ potabile,ma resa,incolore,insapore al quae verranno eliminate di tutto quelo che ‘ fisico.posso testimoniare comunque che le amministrazioni che hanno aderito al progetto “ABBA DE BIDDA”sulla stampa,menzionano il risparmio per le famiglie di circa 500,00 euro all’enno,e l’abbatimento della raccolta della plastica mediamente del 60/70 per cento…meditate

  8. PER ECOLOGISTA:E’ vero,chi vuole puo’ installarlo direttamente a casa,con una prerogativa,costo medio 2.500/3.000 euro,qua la differenza e’ che l’amministrazione mette tutti sullo stesso piano.sensibilizzando al consumo dell’acqua pubblica,diritto che concede a tutti,anche a chi non puo’ disporre di certe ciffre..

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