I quattro ippodromi a rischio

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SASSARI. L’ippodromo Pinna, fortemente voluto daNino Costa, imprenditore che lasciò il segno delle sue capacitànell’economia sassarese del dopoguerra, fu inaugurato nel 1957 daSegni all’epoca ministro dell’Agricoltura. Dall ’80, dopo anni eanni di abbandono è gestito dalla Società ippica sassarese che l’haavuto in concessione dalla Regione. I soci sono 123, tra cui ilComune. Ad ogni gara, la struttura che si estende su 18 ettari,conta 700-750 spettatori. Si corre anche in notturna. Le scommesseoscillano tra i 400 e i 500mila euro. I costi fissi sono di mezzomilione di euro all’anno che sostiene autosovvenzinandosiorganizzando spettacoli e con l’affitto dei box. Nei progetti, cosìcome prevede anche la direttiva del ministero, la costruzione dispazi per intrattenimento.

CHILIVANI. Le gare si svolgono su 30 ettari enella piana si corre il più alto numero di gare: 25 giornateannuali per un montepremi doppio a quello del Pinna di Sassari. E’il più antico degli ippodromi della Sardegna, datato 1929. Latradizione dell’allevamento del cavallo nell’area di Ozieri nonpoteva che spingere naturalmente alla scelta di creare unastruttura per l’esibizione e la competizione. Seguitissime le gare,non solo dagli appassionati, per i sardi Chilivani è l’ippodromodell’isola per definizione. Qui si corrono anche gareinternazionali. Oggi la struttura appartiene al Comune di Ozieriche per la gestione ha costituito una società. A Chilivani è statascritta gran parte della storia dell’ippica sarda, dei suoicavalli, dei fantini spesso entrati a far parte del mitoaffermandosi nei più famosi ippodromi del mondo.

VILLACIDRO. Il più vasto spazio, una struttura chepotrebbe essere invidiata. L’ippodromo si estende su un’area di 64ettari. E’ l’ultimo nato. Inaugurato qualche anno fa, realizzatodurante la giunta Soru, è costato cinque milioni di euro, ma ancorai lavori non sono stati ultimati. Ne occorrono almento altri dueper chiudere i cantieri. Farlo decollare non è una scommessa facilenonostante la presenza di 30 paesi che gravitano intorno. Secondole aspettative, gli appassionati cagliaritani dovrebbero fareriferimento a questa struttura, ma propbabilmente occorrerà deltempo prima che scatti la molla dell’affezione, della continuità,dell’appuntamento da non mancare. Villacidro è l’ippodromo con cui,nell’immediato, Sassari e Chilivani potrebbero condividere ilcalendario delel corse.

CAGLIARI. Il primo cavallo è ritornato dopo 17anni di assenza lo scorso gennaio, perchè l’ippodromo intitolato algenerale Gutierrez chiuse nel 1992 dopo 80 anni di attività. L’impianto è di proprietà del Comune, della Regione e della Camera dicommercio. Si estende su 22 ettari in viale Poetto e si inquadra incontesto a dir poco unico se non suggestivo a due passi dal mare.Pochi mesi fa sono stati riaperti i corsi d’equitazione, mentre siattende che il Comue e la Regione finanzino il completamento degliimpianti destinati al galoppo, al maneggio, e alla costruzione di100 box in muratura per i cavalli. Intanto il consiglio diamministrazione, per l’anno in corso, ha organizzato dieciimportanti eventi tra i quali due tappe del concorso Unire di saltoa ostacoli (45mila euro di montepremi) e i campionati sardi didressage e salto.

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