Cagliari, decine di persone in condizioni disumane

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“Un ghetto nel cuore della città, sotto il Banco di Sardegna di viale Bonaria a Cagliari. Una situazione di una gravità inaudita con rischi gravi e latenti che riguardano non solo i cittadini cagliaritani ma chiunque sia costretto a transitare in quell’area trasformata in un dormitorio permanente a cielo aperto, utilizzato soprattutto da migranti e senzatetto. Decine di persone da settimane hanno trasformato quell’area nel centralissimo viale Bonaria in un vero e proprio ghetto, dove avviene di tutto, con condizioni igienico sanitarie gravissime. E’ impensabile che Sindaco, Prefetto e la stessa regione non si occupino di questa situazione considerato che si tratta dell’esito di un’accoglienza fasulla decantata in tutti questi mesi. E’ una zona franca dentro la città dove il degrado, l’abbandono, il malessere sociale regna indisturbato. Sono argomenti che per alcuni non bisogna affrontare per non disturbare il manovratore, o i manovratori. Per non disturbare un Sindaco inesistente, che se ne frega del degrado che cresce giorno dopo giorno, in ogni angolo della città capitale della Sardegna. Secondo alcuni bisogna stare zitti per non mettere sotto accusa la ghettizzazione dei migranti, per consentire al Prefetto di continuare ad imporre situazioni non più sopportabili. I veri razzisti, in realtà, sono coloro che concepiscono questo tipo di accoglienza, che consentono la creazione di ghetti pericolosi sotto ogni punto di vista, sia al centro che alla periferia di una città. Sono razzisti coloro che speculano su questa povera gente e poi lasciano che le città siano occupate da degrado di ogni genere”.

Lo ha denunciato stamane il deputato di Unidos Mauro Pili pubblicando sul proprio profilo di facebook le immagini del degrado e annunciando un esposto alla Asl e alla procura, insieme ad un’interrogazione parlamentare.

“Pubblico queste immagini – ha scritto Pili – perché non si può in alcun modo stare zitti dinanzi a questo degrado assoluto. Non ci sono parole per quello che succede dentro il cuore della città di Cagliari. E’ giusto che si denunci e che si mostri la drammaticità della situazione. Continuare a stare in silenzio significa esserne complici. Per questo motivo, come feci per il degrado di Piazza Matteotti, non starò a guardare e nelle prossime ore partiranno le segnalazioni alla Asl – Igiene Pubblica e alla Procura della Repubblica”.

“Questa non è accoglienza, è degenerazione – spiega poi il parlamentare – questo è il cuore della capitale della Sardegna, ma nessuno fa niente, la Asl non è stata allertata da nessuno, il sindaco inesistente. Non bisogna prendersela con i migranti, ma con chi consente tutto ciò”.

“Far finta di niente, restare inermi, contemplare questo disastro è un atteggiamento complice di questo gravissimo pericolo – ha detto Pili. In quell’area si registra l’assenza delle minime condizioni di igiene. I responsabili della Asl devono rilevare il palese degrado accompagnato da un acre e forte odore di sporcizia che si avverte in modo evidente addentrandosi all’interno dell’area”.

“Non sono tollerabili ignavia, sufficienza o menefreghismo. Un Sindaco, autorevole o meno, ha il dovere di intervenire senza continuare a tergiversare. Non intervenire con urgenza e immediatezza significa fregarsene della salute dei cittadini, compresi di coloro che bivaccano in quell’area. Per quanto mi riguarda ritengo assolutamente insostenibile quello che sta avvenendo. La negligenza – conclude Pili –  dinanzi a questi fatti è di gravità inaudita e non può essere in alcun modo essere tollerata. Non si gioca con la salute e l’igiene pubblica nell’interesse dei cittadini e degli stessi migranti”.

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