Consorzio, Meloni: “Gianni Lampis? Scelta calata dall’alto come la vecchia politica”

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Efisio Meloni

VILLACIDRO. Tutto sbagliato, tutto da rifare. Che la nomina di Gianni Lampis al Consorzio industriale fosse indigesta all’elettorato villacidrese, era facilmente prevedibile. Adesso la diagnosi arriva anche da un medico, ex candidato sindaco ed ex consigliere comunale e provinciale, che aveva sostenuto e sponsorizzato la lista civica di Marta Cabriolu. Efisio Meloni boccia infatti senza mezzi termini la decisione di sostituire Adriano Muscas con il consigliere comunale arburese. Se proprio era necessario liberarsi di Muscas, dice il grande elettore di Alternativa civica, sarebbe stata l’occasione giusta per nominare un tecnico capace e competente. Invece è stata persa l’opportunità di dare finalmente un calcio al vecchio modo di fare politica.

Dottor Meloni, cosa è successo tra lei e il gruppo di Alternativa civica? – “Il problema è solo uno, dissento dalla scelta sul nuovo delegato al Consiglio di amministrazione del Consorzio industriale”.

Non la convince solo la scelta del nuovo componente oppure ha da ridire anche sulla sfiducia ad Adriano Muscas? – “Non conosco le motivazioni che hanno portato alla sfiducia. Se c’è una giusta causa, non ne sono al corrente e non sta a me dare giudizi. Mi chiedo però chi abbia preso questa decisione. È stata una decisione del sindaco o della maggioranza?”

Lei crede che ci siano state pressioni sul sindaco da parte della sua maggioranza? – “Niente di strano che ci sia una spinta a favore del nuovo delegato appena scelto”.

Conosce Gianni Lampis da tempo, che impressione ha? – “È un bravo ragazzo, una brava persona, ma noi in questo momento non abbiamo bisogno di un politico. La lista civica è nata proprio per contrastare i poteri forti della politica sul nostro territorio, che ci hanno fatto precipitare in questo degrado. Perché allora nominare un politico puro? Si dice che Lampis è un bravo politico. Ma in questo frangente avevamo bisogno di una persona competente, non di un bravo politico”.

Competenze in cosa? – “In materia ambientale ed energetica. Il nostro territorio è martoriato dalle industrie che funzionavano nel passato, e ci sarà bisogno di fare delle bonifiche ambientali. Siamo un territorio al primo posto per la diffusione di malattie onco-ematologiche molto aggressive (linfomi, leucemie, tumori) e neuro-degenerative (Sla, sclerosi multipla, morbo di Parkinson), che si stanno moltiplicando come funghi”.

A questo proposito, e poiché auspicava l’arrivo di un tecnico, lei ritiene che Muscas avesse le competenze per continuare a guidare il Consorzio industriale? – “Non spetta a me giudicare questo. Però, visto che si cambia, sarebbe opportuno affidare l’incarico ad un bravo tecnico, piuttosto che ad un bravo politico. Ho suggerito alla giunta comunale di prendere i curricula degli ingegneri che abbiamo da queste parti e di scegliere il professionista più attinente per capacità e competenze. Invece alla fine hanno scelto un nuovo Giorgio Danza”.

Considerato che nessuno dei tre è tecnico, che differenza esiste tra Danza, Muscas e Lampis? – “C’è da dire che, al di la della preparazione, su cui non discuto, Adriano Muscas è di Villacidro e ha raccolto 500 voti. Mentre scegliere ad Arbus un rappresentante comunale per Villacidro è di per sé un controsenso! Ma, ripeto, a noi non serviva un altro politico per affrontare le situazioni gravi che abbiamo nel territorio”

Come ritiene stia lavorando questa amministrazione comunale? – “È ancora presto per dare giudizi. Amministrare oggi è difficile, ci sono pochissime risorse e tantissimi problemi, soprattutto di tipo sociale, che poi sono quelli più gravi. Un sindaco si trova a ricevere quotidianamente disoccupati e disperati di ogni genere”.

Praticamente funziona da assistente sociale? – “Esatto, un’eredità del passato, quando tutto ciò aveva lo scopo di mantenere legami clientelari con l’elettorato. Ma noi, che abbiamo sostenuto questa lista civica, volevamo un’amministrazione comunale diversa. Contavamo su questo gruppo di giovani amministratori e continuiamo a sperare che riescano a fare il salto di qualità. Però io dissento da quanto è stato deciso in merito al Consorzio industriale”.

I rapporti tra l’amministrazione civica e i sostenitori sono ancora buoni? Avete continuato a tenervi in contatto? – “Purtroppo quello che è venuto a mancare in questa fase è stata proprio la condivisione. Sarebbe stato giusto che questa figura, nominata al Consiglio di amministrazione del Consorzio, venisse discussa con la base, con chi ha sostenuto la lista civica. Invece questo passaggio non c’è stato, nonostante sindaco, assessori e consiglieri comunali parlino tanto di democrazia partecipata. Se hanno scelto un politico puro, evidentemente è la risposta ad un bisogno di visibilità di una parte politica, in vista delle elezioni regionali”.

Si riferisce a Fratelli d’Italia? – “Gianni Lampis è capobastone di quel partito, che in giunta comunale esprime Gessica Pittau”.

Quindi si è trattato di una specie di spartizione, roba da manuale Cencelli? – “Si è trattato di una manovra di bassa lega, senza contare, lo ripeto, che non è normale ci sia un arburese a rappresentare il Comune di Villacidro. E non è la sola anomalia nel Consiglio di amministrazione del Consorzio, che dovrebbe comprendere un delegato della Camera di commercio, uno della Provincia e uno del Comune di Villacidro. Il rappresentante della Camera di commercio non è un imprenditore, come invece prevede la legge 10 (art.4) del 2008 sul riordino dei Consorzi. Un vizio di forma, a cui ora si aggiunge la scelta di un delegato non villacidrese.

Sembra di capire che il suo giudizio sulla nuova amministrazione civica non sia esattamente positivo – “Questi giovanotti stanno dimostrando di essere troppo avidi di potere, soprattutto il gruppo Speras. Noi siamo scesi in campo per rompere gli schemi tradizionali, le distribuzioni di potere. La scelta di Lampis risponde invece proprio alle vecchie logiche dei partiti, la gente non approverà questa decisione”.

Simone Nonnis

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