Incontro pubblico su “Usi civici: le terre che non sappiamo di avere”

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(Comunicato stampa) Che cosa sappiamo degli usi civici o in generale delle forme di proprietà collettiva? Quali opportunità possono derivare da una loro gestione oculata e condivisa? Possiamo immaginare che la cura del territorio e la cultura delle comunità possa passare anche attraverso un moderno e sostenibile impiego di questo tipo di risorse? Come deve essere gestito il patrimonio civico affinché questo possa contribuire allo sviluppo sostenibile e durevole del territorio? Quanto le leggi nazionali e regionali sugli usi civici, in materia paesaggistica ed edilizia tutelano o minacciano l’effettiva fruizione dei beni collettivi da parte delle comunità?

A questi e altri interrogativi sul tema, la nostra Associazione, vuole avviare un percorso di approfondimento e riflessione capace di coinvolgere cittadinanza e amministratori sullo scottante tema degli usi civici. Organizziamo pertanto un incontro pubblico informativo dal titolo “Usi civici: le terre che non sappiamo di avere”, con la presenza di esperti in materia, e con la possibilità di aprire dopo i loro interventi un dibattito con il pubblico presente.

L’appuntamento è per venerdì 19 maggio 2017, alle ore 17,30, presso la Sala Consigliare del Comune di Villacidro.

Questo il dettaglio degli interventi:

  • Fabio Parancandolo (ricercatore presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari) “Demani collettivi e sussistenza nelle comunità sarde”
  • Stefano Deliberi (presidente di Gruppo d’Intervento Giuridico onlus) “Aspetti giuridici delle terre collettive in Sardegna”
  • Antonio Luchesu (già Sindaco di Seneghe) “L’uso civico a Su Monte de Seneghe”
  • Giovanni Soro (Funzionario dell’Ufficio Patrimonio del comune di Villacidro) “Usi civici a Villacidro”

Tra i principi fondanti che hanno ispirato la costituzione della nostra Associazione e ne caratterizzano via via l’operato, spicca la priorità che attribuiamo al valore dei beni comuni, declinato nelle varie sfaccettature culturali che ne investono la promozione, la difesa e l’impiego sostenibile.

Per questo siamo convinti che in una visione di tutela e razionale valorizzazione delle risorse naturali, gli usi civici e gli assetti fondiari collettivi contribuiscono alla conservazione di risorse essenziali per il territorio, sia sul piano materiale ed economico e sia sotto l’aspetto culturale.

 

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