Villacidro, è giallo su due comunicati dei dipendenti comunali: ad oggi nessun chiarimento

Ci sarebbero tutti gli ingredienti del giallo nella vicenda dello scontro tra dipendenti comunali di Villacidro e amministrazione civica. Ad un primo comunicato prodotto dall’assemblea del personale, che si lamentava dell’organizzazione approssimativa dell’intero apparato, è seguita la reazione del Sindaco e di qualche assessore. Poi nei corridoi del Comune è stato affisso un secondo comunicato sindacale, che sembrava smentire il precedente. Ma nessuno dei rappresentanti dei lavoratori ha voluto rispondere alle domande del cronista Gianluigi Deidda, salito in Comune per raccogliere le voci dei diretti protagonisti. Tre settimane dopo, il persistente silenzio da parte di chi avrebbe dovuto chiarire, rischia di far sbiadire il giallo, tramutandolo in una semplice farsa.

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VILLACIDRO. Che fine ha fatto lo scontro tra i dipendenti del Comune di Villacidro e la giunta Cabriolu? A tre settimane di distanza dall’assemblea dei lavoratori, che lamentava un’organizzazione approssimativa dell’intero apparato, tutto tace. Subito dopo la pubblicazione di un articolo su queste pagine, frutto del comunicato sindacale prodotto da quella stessa assemblea, il Sindaco e il suo vice si erano affrettati a smentire che ci fosse un qualsiasi problema tra l’amministrazione e i dipendenti.

Alle domande del cronista Gianluigi Deidda, salito in Comune per intervistare politici e personale, il primo cittadino Marta Cabriolu aveva opposto un infastidito silenzio: “Non ho alcun problema coi miei dipendenti”, aveva sottolineato il Sindaco, mentre nei corridoi del Comune era appena stato affisso un comunicato stampa a firma delle Rsu (evento mai avvenuto negli ultimi vent’anni, assicurano i dipendenti più anziani), con cui anche i rappresentanti sindacali sembravano smentire il documento da loro stessi prodotto il giorno precedente: “Evidenzio quella che è la posizione dei lavoratori, rispetto a ciò che abbiamo visto sulla stampa”, furono le parole di Loredana Zuddas (Cisl), mentre Sergio Loi (Cgil) si limitava ad indicare che “è scritto tutto nel nostro comunicato”.

Va detto anche, a onore del vero, che Deidda si è prodigato a lungo nel tentativo di scoprire cosa non andasse nell’articolo uscito la sera del 9 marzo scorso e da cosa i sindacalisti prendessero le distanze. Fatica inutile, dopo decine di tentativi si è dovuto arrendere al muro di silenzio.

Un atteggiamento di chiusura inspiegabile, se si pensa che erano stati proprio i lavoratori a chiedere la pubblicazione della notizia il giorno prima, probabilmente fiduciosi che quel passo avrebbe favorito la più rapida apertura di una trattativa con l’amministrazione civica.

Cosa abbia generato una tale chiusura a riccio non è dato sapere, intanto però Villacidro.Info è stata immediatamente accusata di strumentalizzare la situazione. Ma, è bene ribadirlo, su queste pagine abbiamo solo riportato i contenuti del primo comunicato, quello che, per loro stessa ammissione, sindaco e vicesindaco non avevano neppure ancora letto, quando venne pubblicato l’articolo sui malumori del personale.

Del resto era sufficiente confrontare il documento sindacale con il contenuto dell’articolo, per rendersi conto che ci eravamo limitati alla cronaca. E bastava poi comparare quello stesso primo comunicato sindacale col secondo, affisso alle pareti del Comune, per notare lo scollamento e domandarsi come mai la stessa Rsu prendesse le distanze dal documento prodotto dall’assemblea dei lavoratori.

Per quale motivo dirigenti, impiegati e operai comunali hanno dato mandato alla Rsu di produrre il primo comunicato, se veramente, come dice il Sindaco, non esiste alcun problema e se, come affermano i rappresentanti sindacali, i lavoratori  hanno voluto “prendere le distanze da ciò che è apparso sulla stampa”?

E, poiché della questione si era occupato anche un quotidiano regionale, viene da chiedersi a quale organo di informazione si riferisca il primo cittadino quando afferma, sulla sua pagina Facebook, che “la stampa spesso dà notizie che si discostano dalla realtà, a volte in modo davvero pesante, strumentalizzando ad arte ogni cosa con l’intento di screditare le persone”. Vorremmo sommessamente ricordare al Sindaco che queste pagine hanno solo provato a descrivere una situazione, sulla base di un documento ufficiale rilasciato da un’assemblea dei suoi dipendenti, riunitisi, manco a dirlo, per lamentare una serie di problematiche. Tutto ciò risulta nero su bianco da quel comunicato e non è un prodotto fantasioso di chi ha scritto l’articolo di cui il Sindaco riporta uno stralcio.

Vorremmo anche tranquillizzare i nostri amministratori che non siamo a libro paga di nessuno schieramento politico, non abbiamo alcun pregiudizio verso questa giunta comunale e nessun interesse precostituito a denigrarne i componenti. Ci siamo limitati a “registrare la scossa”, come fanno i sismografi, e saremmo bel lieti di constatare che si è trattato di “una scossa di assestamento” tra amministratori e personale del Comune. Con i migliori auguri che il dialogo favorisca la soluzione di problemi annosi e che questo piccolo giallo si dipinga di rosa.

Simone Nonnis

IL PRIMO COMUNICATO

IL SECONDO COMUNICATO

Villacidro, scontro durissimo tra Giunta e dipendenti

1 COMMENTO

  1. ma quale giallo e giallo?? qui è tutto NERO !! che pensare? che ce stanno a prendere in giro , mah! posto che il giornalista che non conosco ha effettivamente riportato DATI DI FATTO E SU QUESTO CHI HA LETTO E LEGGE NON Può DISQUISIRE, c’è da chiedersi veramente come mai poi la situazione dei comunicati è cambiata. Di certo non esistono FANTASMI ma solo GIOCHINI vari . PO’ GARIRARI, dovrebbero solo vergognarsi e imparare a essere più CHIARI e ONESTI e LAVORARE AL MEGLIO PER I CITTADINI , in primis da parte del SINDACO ! Invito il Signor Deidda a fare il suo lavoro fino in fondo onde fare emergere la verità avvalendosi del SUO e NOSTRO diritto di INFORMAZIONE. LA VERITA’ FA MALE ecco il perché di certe reazioni infantili, non da persone mature che sanno affrontare le cose anche spiacevoli. Persone così non dovrebbero avere in mano le sorti di un paese e dei suoi cittadini.

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