Villacidro, richiesta l’apertura di un tavolo tecnico per la costruzione del 3° modulo della discarica

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Riceviamo e pubblichiamo.

Alla Sindaca, alla Giunta Comunale e ai Consiglieri di Villacidro, Ai Sindaci, alle Giunte e ai Consiglieri di Arbus, Gonnosfanadiga, Guspini e Sanluri, soci di Villaservice SpA, Al Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri Comunali di San Gavino, Al Cda e alla Presidente di Villaservice, Al Cda e al Presidente del Consorzio Industriale di Villacidro, All’Amministratore Straordinario della Provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, Ai Consiglieri Regionali del Medio Campidano Rossella Pinna e Alessandro Collu, Al Consigliere Regionale di Villacidro, Emilio Usula, Medico ISDE, Al Deputato Siro Marrocu, All’Assessore alla Sanità della Regione Autonoma della Sardegna, Luigi Arru, All’Assessore alla difesa dell’ambiente della Regione Autonoma della Sardegna, Donatella Spano, e p.c. Al Commissario Straordinario della Asl. 6 di Sanluri, Maddalena Giua, Alle organizzazioni Sindacali CGIL CISL UIL CSS USB, Alle associazioni di categoria CIA, Coldiretti, Confagricoltura, Cospargi, Ai medici di base di Villacidro e San Gavino, Alle Associazioni ambientaliste, A tutti gli organi di stampa

DISCARICA REGIONALE DI VILLACIDRO E COSTRUZIONE DEL 3° MODULO DELLA DISCARICA- RICHIESTA APERTURA TAVOLO TECNICO

Al fine di sottoporre alla Vs attenzione i gravi rischi per la salute, certificati da ISDE Italia (Società internazionale di Medici per l’Ambiente), inviamo ai destinatari in parola l’estratto dal documento “La gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani” (Position Paper ISDE Italia – 12 Agosto 2015), il cui testo integrale è reperibile all’indirizzo

http://www.isde.it/wp-content/uploads/2014/02/2015-08-12-Position-Paper-RIFIUTI-finale.pdf

Nel capitolo, che di seguito riportiamo integralmente, gli autori, Agostino Di Ciaula, Patrizia Gentilini, Ferdinando Laghi e Vincenzo Migaleddu, eminenti personalità in campo medico, analizzano con rigore scientifico, le conseguenze sanitarie sulla salute causate dalle discariche di rifiuti.

Nelle more dell’invio delle nostre Osservazioni al servizio SVA – Assessorato Regionale Difesa dell’Ambiente – in risposta alle integrazioni del Consorzio pubblicate sul sito della Regione e relative al 3° modulo della discarica di Villacidro – che diventerebbe, con i suoi ulteriori 1.500.000 mc di capienza, da sommarsi al 1.500.000 mc dei due moduli già presenti, la più grande d’Italia

CHIEDIAMO

alle autorità competenti di assumere davanti ai cittadini del territorio la responsabilità di affermare pubblicamente che le tante sofferenze causate dalle numerose malattie che interessano le nostre famiglie non siano diretta conseguenza anche della presenza della Discarica consortile e di escludere la possibilità di un loro incremento  in ragione del suo smisurato ampliamento.

CHIEDIAMO

che ci sia una ferma presa di posizione da parte della classe politica e di tutta la comunità per bloccare la costruzione di questo 3° modulo e utilizzare le risorse finanziarie disponibili per portare ad attuazione gli impianti di trattamento delle frazioni valorizzabili (vetro, plastica, carta, cartone ecc.) e del secco residuo. La strategia Rifiuti Zero, fatta propria dalla Giunta Pigliaru ed enunciata nel programma della vecchia e nuova amministrazione di Villacidro, prevede infatti l’utilizzo di impianti già in parte gestiti dalla società Villaservice spa, e consentirebbe di conservare la forza lavoro di tutti gli attuali dipendenti della Villaservice Spa, oltre a dare la possibilità di nuove e durature assunzioni e di maggiori introiti.

La lettura di questo studio non può e non deve lasciare indifferenti: sarebbe come macchiarsi di un crimine difficile da spiegare alla Comunità.

CHIEDIAMO

che vengano resi pubblici i dati ufficiali relativi alle cause di mortalità e alle patologie del territorio, i dati di monitoraggio delle matrici ambientali soprattutto in relazione ai territori di Villacidro e San Gavino, con particolare attenzione per l’ambito in  cui ricade la Discarica e le immediate pertinenze della stessa. Tali dati, in parte noti grazie ad alcuni medici coraggiosi del territorio, denunciano un inequivocabile rapporto di causalità tra malattie/morti e presenza della discarica di Villacidro. L’intero personale medico appare giustamente allarmato dopo aver preso visione del documento della ASL n. 6 “Cause di morte: statistiche 2012-14” per il Medio Campidano.

CHIEDIAMO

di attuare nell’immediato le proposte progettuali ed operative affinchè prenda avvio nell’immediato la strategia Rifiuti Zero, proposte elaborate proprio per la zona industriale di Villacidro. Il costo del terzo modulo, ricordiamolo, è stimato in circa € 15.000.000; un impianto di trattamento e recupero ne costerebbe meno della metà, con positive ricadute ambientali, recupero delle materie utili, ritorno economico e occupazionale.

CHIEDIAMO

la costituzione di un tavolo tecnico per poterci confrontare Amministratori e Comunità su tale proposta, al fine di intraprendere un percorso virtuoso che conduca ad un’economia circolare, escluda la realizzazione di un ulteriore modulo di discarica, preveda la bonifica del territorio inquinato.

Non possiamo rimandare oltre decisioni che ci vengono richieste anche dalle direttive europee e che ci sottopongono a procedure di infrazione con ingenti costi a carico della collettività.

Non vogliamo essere passivi testimoni del degrado ambientale e del lento assassinio perpetrato a danno di ignari cittadini.

Non dobbiamo essere taciti complici del massacro di un Territorio che amiamo e che intendiamo difendere con tutte le nostre forze.

“COORDINAMENTO COMITATI SARDI”

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