916mila euro di indennizzi per i danni da animali selvatici all’agricoltura

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L’immagine di un agricoltore di Villacidro disperato per i danni al suo vigneto (Archivio)

916 mila euro per i danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni ittiche e a quelle agricole. Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, la Giunta, a seguito della riorganizzazione delle autonomie locali, ha approvato ieri la nuova ripartizione degli indennizzi 2016.

Oltre la metà dell’importo sarà destinato esclusivamente agli indennizzi dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche, e sarà ripartito tra le Amministrazioni provinciali di Cagliari, Sud Sardegna, Oristano, Nuoro e Sassari, secondo i criteri stabiliti precedentemente dalla stessa Giunta. La restante quota sarà destinata ai danni arrecati da cormorani alle produzioni ittiche, ripartita tra le Province di Oristano, Cagliari, Sud Sardegna (ex Provincia di Carbonia Iglesias), Nuoro (ex Provincia dell’Ogliastra) e Sassari (ex Provincia di Sassari e ex Provincia di Olbia Tempio).

Gianni Cadoni, agricoltore, protesta per i danni causati dalla fauna selvatica (archivio)
Gianni Cadoni, agricoltore, protesta per i danni causati dalla fauna selvatica (archivio)

L’Esecutivo ha inoltre approvato la ripartizione di 400 mila euro destinati al soccorso e il recupero della fauna selvatica terrestre e marina ferita o in difficoltà. Lo stanziamento va per 240 mila euro alle Province. Al Cagliaritano arriveranno 34.285,72 euro. Pari l’importo per Sassari-Olbia e il Sud Sardegna (Villacidro e Villamassargia): 68.571,42 euro. Nuoro (Tortolì) e Oristano riceveranno ciascuna 34.285,72 euro. I restanti 160 mila euro saranno destinati, in 7 parti uguali (22.857,14 euro) ai soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina. La Rete è formata dalle cinque Aree Marine Protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal Comune di Pula per le operazioni di soccorso, recupero e rilascio della fauna marina previste dal citato protocollo d’intesa.

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