Sit-in per dire “No” alla centrale elettrica termodinamica

Con lo slogan "Fermiamo La Megacentrale" i comitati organizzano un sit-in per dire "No" alla centrale che potrebbe sorgere tra Guspini, Gonnos e Villacidro.

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GUSPINI. I promotori dell’iniziativa, comitati, associazioni ambientaliste e enti comunali, intendono portare all’attenzione delle istituzioni, della politica regionale e nazionale, il nodo irrisolto della speculazione energetica sul territorio isolano e in particolare su quanto previsto o già attivo nel Medio e Basso Campidano. Per farlo si daranno appuntamento sabato 2 luglio, dalle ore 9.00, con un sit-in di protesta all’incrocio tra la Statale 197 e la Provinciale 72 Pabillonis–Gonnosfanadiga.
Oggetto della protesta sono le due centrali termodinamiche solari a concentrazione da 55 MW elettrici, proposte in prossimità di Guspini–Gonnosfanadiga-Villacidro e di Villasor–Decimoputzu, grandi impianti industriali con una estensione di 230 ettari ciascuno proposti su terreni agricoli, che – a detta dei comitati – danneggerebbero gravemente l’assetto territoriale senza portare alcuna diminuzione alle emissioni di anidride carbonica.
I territori interessati non possono sottacere o accettare scelte palesemente irrazionali e dannose – spiegano gli organizzatori in un comunicato stampa –  non possono rinunciare a vaste aree destinate ad usi agricoli e pascolativi, fonte di produzione di beni alimentari, del quale oggi la sola Sardegna importa oltre l’80%“.
Una soluzione semplice nel caso in esame – propongono i comitati – è quella di collocarle in zone industriali, infra-strutturate allo scopo, lasciando intatte porzioni di territorio fondamentali per altri usi, non industriali“.
Con la manifestazione i promotori  intendono richiamare l’attenzione delle istituzioni nazionali e dei cittadini, ma soprattutto della parte politica regionale che mai si è pronunciata in proposito.

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