Progetto “Prey Field”: San Sisinnio e la discarica di televisori

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La seconda puntata del progetto “Prey Field” del regista Fabrizio Marrocu mette in luce come nelle campagne di San Sisinnio appartenenti al comune di Villacidro si sia creata una discarica a cielo aperto di televisori. 

Claudia Aru ci descrive il progetto. San Sisinnio non è una zona campestre come tutte le altre, è un luogo che per secoli è stato difeso e venerato da svariate generazioni di villacidresi che si sono succedute. Perché? ospita la chiesetta campestre più grande della Sardegna dedicata a un santo molto particolare, un santo che non protegge una categoria sociale, che aiuta a trovar oggetti smarriti o marito, San Sisinnio è un santo “Scaccia goga”, uno che manda via gli spiriti cattivi e protegge dalle streghe.

Villacidro è sa Bidd’ès cogas e questo santo atipico protegge il paese dalle incursioni delle “ombre”, è uno dei baluardi più forti che fa da cassaforte alla nostra memoria storica più sensibile.

La chiesetta è sorta nel 1631 e la sua architettura imponente ma dolcissima ben si sposa con un paesaggio da sogno che le fa da cornice. Non solo arte ma beni naturalistici di enorme pregio la circondano, attorno alla chiesa troviamo uno degli assembramenti di maggior rilievo di olivastri secolari della Sardegna, con forme talvolta inquietanti quasi a simboleggiare gli spiriti cattivi domati dal Santo.
È in un contesto come questo che non poteva mancare un altro elemento fondamentale della nostra cultura: l’acqua, poco distante dalla chiesetta scorre il rio Leni che alimenta la diga a monte che regala a chi ha la fortuna di passarci, paesaggi meravigliosi tra oleandri e macchia mediterranea. Il corso del fiume, tra le pietre di granito, crea vasche e salti estremamente suggestivi che rappresentano una vera fortuna per chi può, come i villacidresi, goderne la bellezza. Ma, come reagiscono i Villacidresi a tanta bellezza? Semplice! creando una vera e propria discarica abusiva piena di carcasse di lavatrici, televisori rotti e ogni tipo di spazzatura ingombrante. Ma dove si trova? Sotto il ponte sopra il Leni e conduce alla Chiesetta, così, per facilitare il lancio, neanche ci si è preoccupati di trovare uno spazio “riservato”.

Allora io mi chiedo, chi fa questo, perché, purtroppo non è solo qui che si trovano le discariche abusive (basta percorrere la 131 per vedere lo scandalo della spazzatura in TUTTE le piazzole), è un cittadino? Magari uno che si lamenta della corruzione della politica che ci governa, che si lamenta per il precariato asfissiante in cui viviamo, che chiede assistenza sanitaria gratuita e servizi alle famiglie, che s’indigna per la fame dei bambini in Africa e che vorrebbe un mondo migliore.
Quando vedo spettacoli come questo penso che davvero ci meritiamo ogni singola negazione di diritto, ogni tassa, anche la più pesante, ogni ingiustizia, ogni abuso, ogni sopruso che abbiamo sotto gli occhi.

Quando vedo spettacoli come questo mi chiedo che senso abbia criticare la politica quando non siamo in grado neanche di preservare e proteggere ciò che qualcuno generosamente ci ha “prestato” per farne buon uso. Quando vedo spettacoli come questo mi chiedo se ci meritiamo la SARAS, le basi militari, la diga di cianuro di Furtei, i fanghi rossi di Portoscuso, la devastazione ambientale dell’arcipelago della Maddalena, la speculazione edilizia, imponente e prepotente delle nostre coste più belle, gli scarichi a mare del polo industriale di Porto Torres, la cementificazione su Tuvixeddu. Quando vedo queste cose mi chiedo se abbia un senso lottare , investire tempo, denaro e sacrificio in un popolo maleducato, superficiale, distratto, presuntuoso, “barroso”, ignorante.
Quando vedo queste cose, però, mi sale in testa la rabbia , un flusso energetico intenso e potente che può far nascere due cose 1) la nausea e il rigetto, l’allontanamento dalla politica e dalla società, la chiusura in se stessi 2) può essere tramutata in energia viva, positiva, in un sentimento che mi porta a pensare che la Sardegna non è solo questo, che i sardi non sono solo questo, che questa inciviltà rappresenta la minoranza di un popolo fiero e ricco di storia, di cultura e di amore.

Io non credo che il mio popolo meriti la situazione in cui vive, per questo diffondere messaggi di civiltà, di rispetto per il bene comune, e di educazione civica, possono migliorarci. A prescindere dalla politica, questo riguarda la nostra morale individuale, il nostro essere animali evoluti dotati di intelletto, di capacità critiche e di libero arbitrio.
Non possiamo calpestare la bellezza, perché poi come un boomerang, il male che facciamo ci tornerà indietro. E ciò che sta accadendo ne è la prova.
Due parole del regista Fabrizio Marrocu.
Abbiamo deciso di fare questo video per documentare l’inciviltà e l’egoismo di coloro che non si curano delle conseguenze di piccoli e grandi gesti. Testimoniare, denunciare, parlare e far sapere si rivela alla fine la via più breve ed efficace verso il miglioramento e l’educazione delle coscienze.

Villacidro.info – 12 giugno 2012 – Tratto da OUBLIETTEmagazine

19 COMMENTI

    • Perché lo definisci enfatizzare? vai a dare uno sguardo e vedi cosa c’è sotto quel ponte: è assurdo,è una vera e propria discarica di schermi (non solo tv, ho notato anche schermi di pc)… e come scrivi anche tu, questa è opera di un delinquente!

    • ENFATIZZARE? Presumo lei sappia quanto possono essere pericolosi i metalli pesanti presenti in uno solo di quegli apparecchi… capaci di inquinare un’area cento volte superiore a quella che occupano. Per cortesia, quando si parla di antropizzazione selvaggia e criminale, si eviti di minimizzare con un commento come quello che ha espresso, preferisco mille volte enfatizzare piuttosto che assistere a scempi come questo.

      • Già la musichetta iniziale alla Hitchcock basta per farci sganasciare dalle ristate. Questo video, si denuncia uno scempio, ma enfatizza e crea terrore. E’ una vergogna che un problema risolvibile in sole 36 ore (se solo se ne avesse la volontà) diventi oggetto di un video che pare rappresenti la fine del mondo. Considerando che in questi termini e un video fine a se stesso che non modifica la natura delle cose…

        Le discariche abusive di quell’entità sono la normale amministrazione per i nostro comuni, bastano pochi soldi e la buona volontà. Perché piuttosto non fanno una bella indagine sul vecchio deposito della nettezza urbana a Villacidro? Magari scoprono che la “musichetta iniziale alla Hitchcock” è davvero necessaria…

  1. Che brutta cosa.. sarò passato centinaia di volte su quel ponte ma non l’avevo mai notato.. Non so se sono apparse lentamente o tutte insieme quelle televisioni, ma se è veritiero il secondo caso non può che essere stato un rivenditore che, obbligato a ritirare l’elettrodomestico usato al cliente,non volendo pagare lo smaltimento, non sapeva più dove metterli!!

      • chiedo scusa massimo, ho frainteso il tuo post!…resta il fatto che secondo me non hai capito né il senso di “prey field” né di quest’ultimo episodio! sono video di denuncia…e in questo caso, tutti hanno visto ma nessuno ne parla! ben vengano,quindi, documentari del genere che portano alla luce la cafonaggine di certi personaggi!

    • Il tuo ragionamento è alquanto immaturo e nell’impeto di voler criticare e difendere l’indifendibile (non la caccia ma il cacciatore cafone) ti sei perso che questo documentario è del progetto “Prey Field”(stesso regista): il primo documentava e “denunciava” la mancanza di rispetto per l’ambiente ed il territorio da parte di alcuni cacciatori, e questo l’inciviltà di alcuni nostri concittadini. In ambo i casi, senza fare di tutte le erbe un fascio, siamo davanti a comportamenti incivili e la gravità di uno non assolve l’altro, anzi le cose si sommano e aggravano gli effetti. Hai perso l’occasione per fare una seria riflessione

  2. Indigeno dice:“sembrano servizi di chi scopre l’acqua calda!!!!” ; forse voleva intendere altro, perché quel “sembrano” (e non “sono”) vuol dire che di fatto sono servizi che apparentemente scoprono l’acqua calda, ma che di fatto mettono in evidenza situazioni di degrado, che senza una campagna di sensibilizzazione rischiano di essere considerate come un ineluttabile normalità, come una normale componente del paesaggio. Ben vengano questi documentari che nella loro semplicità enfatizzano ciò che l’occhio e la mente, talvolta assuefatti ad un diffuso degrado che interessa le campagne e più in generale il territorio, rifiutano di vedere o colgono con rassegnazione come se di fatto non si potesse fare niente. Invece dietro tutto questo ci sono responsabilità individuali, collettive ed istituzionali, si possono leggere le contraddizioni di chi si riempie la bocca di tutela dell’ambiente e di chi vorrebbe uno sviluppo turistico non facendo niente perché si risolvano queste situazioni, che oltre al degrado del paesaggio comportano più subdole e gravi conseguenze sull’ambiente dovute al rilascio di sostanze anche molto tossiche che, attraverso la catena alimentare, finiscono per essere assimilate dall’uomo favorendo lo sviluppo di leucemie, tumori ed altre patologie. Penso che sia altrettanto grave e devastante fare passare questi messaggi come qualcosa di demagogico e di scontato e che queste iniziative non debbano essere sminuite, ma diventino spunto, non di un contraddittorio, ma di una seria riflessione che, in una società civile fatta da persone civili, dovrebbe trovare tutti d’accordo e spingere chi di dovere a trovare soluzioni per risolvere queste situazioni e fare in modo che non si perpetuino e si ripetano.

    • Perché non si fa riferimento a chi dovrebbe risolvere il problema? Di video come questi non ce n’è facciamo una mazza… Certamente servono le denunce pubbliche, ma bisogna far si che a queste denunce seguano fatti concreti. Tutto il resto e youtube…

  3. si si lo fanno in tanti rivenditori compresi perchè la frase è questa “signora il vecchio lo ritiriamo noi grautitamente ” qualcuno pi gli fa pure la mancia poverino e poi al primo ponte o al primo cassonetto lo scaricano, fate come me fermatevi quando lo vedete e chiamate i carabinieri e aspettate che arrivino vedete che non lo fanno più in galera certe persone (MOD)

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