Fronte comune per l’ippica

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A Villacidro un incontro tra gli addetti ai lavori di tutta l’isola

VILLACIDRO. Basta trotterellare perchè c’è chi tira le briglie, l’ippica sarda deve riprendere a galoppare e correre. E’ la parola d’ordine scaturita ieri nel convegno regionale del mondo ippico isolano, riunito a Villacidro per consolidare il fronte comune, trovare una via d’uscita alla crisi e opporsi con forza allo strangolamento dell’Assi.

Al convegno organizzato dalla Provincia del Medio Campidano e dal Comune di Villacidro, era rappresentato tutto il mondo ippico sardo: i presidenti delle associazioni ippiche che gestiscono gli ippodromi di Sassari, Chilivani e Villacidro, allevatori, allenatori, fantini, perfino i rappresentanti dei maniscalchi. Poi luminari dell’ippica nazionale e anche i parlamentari sardi che in maniera bipartisan stanno sostenendo la causa a Roma, i deputati Siro Marrocu (Pd) e Mauro Pili (Pdl), il senatore Bruno Murgia e perfino quello della Lega Nord Roberto Mura (di origini sarde) che ha ammesso di non sapere niente di ippica ma che, su indicazioni di un amico pavese, sta studiando e si sta interessando del problema.

Ha invece brillato per la sua assenza la Regione, latitante nonostante l’assessore dell’Agricoltura Oscar Cherchi figurasse nella scaletta degli interventi. Sull’esecutivo regionale si sono abbattute critiche e accuse pesanti per questo suo disinteresse – come è stato ripetuto dai più – verso il comparto ippico isolano. «Siamo stati alla Regione ieri – ha accusato Franco Sionis, presidente dell’ippodromo di Chilivani – e siamo tornati con un pugno di mosche. Da tempo chiediamo un incontro con Cappellacci, non ci ha mai risposto. La Regione deve fare un atto di responsabilità, non si può spendere un milione e mezzo per sponsorizzare un rally automobilistico che premia solo l’immagine e non si da un centesimo a un settore che da da mangiare a qualche decina di migliaia di persone». Sulla stessa lunghezza d’onda il numero uno dell’ippodromo di Sassari, Peppino Pala, che ha sparato a zero (e non solo lui) sull’Assi (ex Unire) colpevole di aver tagliato le corse negli ippodromi sardi, assegnando solo 12 gare a Chilivani e 8 a Sassari. Da parte di entrambi il riconoscimento che anche l’ippodromo di Villacidro deve essere omologato e inserito nel calendario nazionale delle corse e che «fra ippodromi del nord e sud Sardegna non c’è rivalità, ma un fronte comune per realizzare nell’isola una filiera unica del cavallo».

Musica per le orecchie del presidente della Provincia del Medio Campidano, Fulvio Tocco, grande appassionato di cavalli e autore di romanzi ambientati nel mondo ippico isolano, che ha esaltato l’unitarietà raggiunta: «Dobbiamo assumere consapevolezza di questa grande forza che si è creata nell’ippica sarda e andare avanti fino al raggiungimento dei nostri obiettivin comuni». I parlamentari Marrocu, Pili a Murgia hanno ribadito il loro impegno a Roma in maniera unitaria «perchè la Sardegna è terra di cavalli, di allevatori e di cavalieri e ha tutte le carte in regola per recitare un ruolo di primo piano a livello nazionale».

Villacidro.info  20 febbraio 2012 – Fonte: La Nuova Sardegna

8 COMMENTI

  1. ma scusate, con tutti i problemi di villacidro, è l’unica priorità spendere risorse per l’ippodromo??? dissesto idrologico, fogne a cielo aperto e la mancanza di manutenzione alle strade, questo dovrebbe discutere la banda dei sapientoni!!!! che tristezza vedere tali persone con a seguito i loro lecchini!!!!

  2. Che testardaggine! Un presidente di provincia che sta per essere soppresso dalla legge nazionale perchè inutile e esprecone, organizza convegni per rivendicare altri sprechi da sommare a quelli già consistenti dell’ippodromo di Villacidro. Il paese arranca nella depressione e Tocco pensa alle corse dei cavalli. Non ha capito che le cose non sono più come prima, dove il denaro pubblico si occupava anche di panettoni. Chi vuole far correre i cavalli si faccia l’ippodromo e faccia pagare il biglietto. Forse per le corse di formula uno o di motociclismo è lo stato a farsi carico di piste e scuderie? Tocco, si dia una scrollata, ragioni e capirà che non c’è più trippa per i gatti e prima dei cavalli ci sono i disoccupati. Provi a consultarsi con la segretaria Cgil Susanna Camusso.

  3. Che delusione per Mauro Pili cavalcare cause che non danno alcun beneficio al sistema economico del territorio, come quella per l’ippodromo di Villacidro. Cavalcare la tigre per una manciata di voti in più nella prossima tornata elettorale, mostra l’incapacità a capire le ragioni della stragrande maggioranza dei cittadini che della struttura di Trunconi hanno avuto solo delusioni e prese in giro. Spiace prendere atto che anch’egli si sia associato al coro di chi crede ancora nella mucca da mungere. Il cavallo, caro Pili, per i sardi è associato al lavoro e alla tradizione piuttosto che alle gare negli ippodromi, pertanto è auspicabile che almeno lei rifletta sui contenuti della piattaforma rivendicativa sottoscritta a Villacidro col presidente Tocco. Peraaltro, un minimo di coerenza con le priorità che sostiene nel Sulcis Iglesiente, le renderebbe merito.

    • Caro olivastro,.!evidentemente Pili ha capito ke questa struttura costata parecchi milioni di euro,,,( soldi ‘nostri’) nn puo’ rimanere inutilizzata ,.!oramai c’è ed bisognerebbe valorizzarla,.! sempre se ci sia la possibilità e un futuro,.!comunque sappi ke l’ippica da da mangiare a migliaia di persone,.!nn sarebbe bello aggiungere queste, alla lunga lista dei disoccupati,.!

      • Caro Vale 79, non ho nulla in contrario a che l’ippodromo sia utilizzato per l’ippica, ciò che mi preme precisare è che lo facciano i privati con i propri soldi. Se è vero che l’ippica ha un futuro e che da da mangiare a migliaia di persone, perchè i capitali privati non vengono investiti per l’interessante business? I capitali dello Stato sono stati sperperati in opere che servivano solo a curare l’immpagine di qualche politicante, ma ora, come ben sai, non ce ne sono manco per tappare le buche delle strade!

  4. a me piace l’idea di dare la struttura a privati!!! ippodromo, sagre, feste e tutte le manifestazioni possibili, i gestori, fanno pagare l’entrata e se organizzano qualcosa di valido guadagnano altrimenti no, ma sempre senza toccare i sodi pubblici, a me sembra che di questi ne siano stati spesi abbastanza!!!

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