Nuove tecnologie: illuminazione stradale con nuove lampade a LED

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Sono iniziati i lavori di adeguamento e sistemazione dell’impianto di illuminazione pubblica con l’utilizzo di lampade a LED

Mai più lampade fulminate o spente o luci che abbagliano o con colorazioni fastidiose che affaticano gli occhi e generano ombre e riverberi poco naturali.
I lavori in questione, che costeranno circa 150mila euro, consistono nella sostituzione dei pali, delle linee elettriche e degli apparecchi luminosi in alcune strade della città, quest’ultimi saranno di tipo a LED, un nuovo sistema che abbatte drasticamente i consumi elettrici e riduce notevolmente la manutenzione delle lampade.

Questa nuova tecnologia infatti consente di consumare solo il 25% circa di energia elettrica rispetto ad una lampada a incandescenza, ottenendo lo stesso risultato. In più, a differenza delle lampade tradizionali, gli apparecchi a LED emettono una tonalità luminosa molto simile alla luce naturale del sole (5.600 °K) rendendo l’illuminazione notturna gradevole agli occhi. Le stesse lampade hanno il pregio di avere una vita media di circa 10 anni senza alcuna manutenzione.

I lavori sono stati appaltati dall’attuale amministrazione mentre la progettazione definitiva era stata approvata dalla giunta Fanni a seguito del bando regionale  “POR FESR 2007-2013 asse III linea di attivita 3.1.2a – sostegno all’adozione dei principi di bioedilizia“.
Le strade interessate da questo primo intervento sono: Via San Gavino, Via Vivaldi, Via G. di Vittorio, Via San Nicolò, Via G. Dessì, Piazza Rondò, Via Giovanni XXIII, Via Mazzini, Via S. Manno e Via G. Murgia. (A. S.)

Villacidro.info – 20 gennaio 2011

11 COMMENTI

  1. Finalmente un’azione che si muove nella giusta direzione: se si vuole ridurre l’inquinamento e fare qualcosa a vantaggio dei cittadini, non basta infatti pensare di mettere a disposizione grandi fonti energetiche, tra l’altro proveniente dall’esterne o se prodotte sul posto,quasi sempre gestita da grandi gruppi, ma è necessario intervenire sui consumi e mirare all’ottenimento di una certa indipendenza. Questa iniziativa e tante altre realizzabili senza investimenti megalitici, possono portare un diretto beneficio alla popolazione locale, attraverso un razionale utilizzo dell’energia: per capire che reale utilità possono avere opere faraoniche, sempre proposte da multinazionali, le quali operano curando in primo luogo i propri interessi e sfruttano il nostro territorio, si dovrebbe iniziare dal risparmio e dalla promozione delle fonti locali, che ci consentano anche di ottenere una buona fetta di indipendenza energetica. Per esempio la Provincia di Udine ha creato un fondo per impianti a biomasse destinati alle famiglie, che viene usato per finanziare le spese di acquisto e installazione, presso la propria abitazione, di impianti ad alto rendimento, per il riscaldamento di ambienti e alla produzione di acqua calda sanitaria, alimentati mediante biomasse legnose forestali . A Villacidro il riscaldamento a biomasse (in particolare legna da ardere) è molto usato dalle famiglie e se fosse promosso un razionale utilizzo delle risorse locali attraverso il finanziamento di impianti ad alta efficienza, consentirebbe un approvvigionamento energetico a costi nettamente inferiori rispetto ad altre fonti (per es. per produrre le stesse calorie di un litro di gasolio, ci vogliono tre kg di legna, costo di € 0,50 circa contro € 1,70) creando anche nuove opportunità di lavoro e sviluppo dell’economia locale

    • mi trovi d’accordo su ciò che dici, purtroppo manca la cultura e la conoscenza nelle persone che ci amministrano, i soldi pubblici si possono spendere bene se solo si ha coscienza e conoscenza. .si provi ad immaginare gli otto milioni dell’ippodromo spesi per creare un attività di produzione di energia e/o calore, un teleriscaldamento senza profitti ma solo a vantaggio dell’ambiente e delle tasche dei villacidresi…

    • Riporto quanto detto da chi conosce bene la materia:

      Roma, 19 gen. – (Adnkronos) – L’inquinamento luminoso non cancella solo la possibilità di osservare le bellezze del cielo. Le conseguenze negative ci sono anche per l’ambiente, la salute dell’uomo e, sembrerà strano, anche per la sicurezza stradale. Parola di Fabio Falchi, presidente di CieloBuio, coordinamento per la protezione del cielo notturno.
      Negli ultimi 100 anni, spiega Falchi all’Adnkronos, ”l’uomo ha aumentato sempre di più i livelli di luminosità, sconvolgendo le abitudini degli animali notturni”. Certe specie, come di alcuni predatori, possono trarre vantaggio da una maggiore luminosità mentre altre, che devono nascondersi, sono penalizzate. In questo modo si altera completamente la catena alimentare. Altro esempio sono le tartarughe marine, che appena nate, attratte dalla zona piu’ luminosa, tendono ad andare verso l’entroterra e, quindi, verso una morte sicura.
      Ma anche la salute dell’uomo è a rischio. Circa una decina di anni fa, aggiunge il presidente di CieloBuio, ”è stato scoperto un nuovo sensore dell’occhio che regola il nostro orologio interno e la produzione di melatonina. L’esposizione, anche breve, alla luce artificiale interrompe la produzione notturna di questo ormone”. Un deficit che ”alcuni studi israeliani mettono in correlazione con l’incidenza del cancro”. Le responsabilità sono da approfondire anche se recentemente l’International Agency for Research on Cancer ha inserito il lavoro notturno con distruzione dei ritmi circadiani nel gruppo 2A degli agenti probabilmente cancerogeni per l’uomo.
      In questo scenario l’illuminazione a Led non ha scampo e viene bocciata. Tre le cause: ”la luce bianca e azzurra che emana. La più pericolosa e inquinante” commenta Falchi. Le lampade al sodio, invece, caratterizzate dalla luce gialla, ”hanno un effetto sull’uomo e l’ambiente relativamente più basso di quello dei Led che il mercato propone oggi”.
      Convertire in lampade a led l’illuminazione pubblica, dunque, non è la scelta migliore se l’obiettivo è uno sviluppo sostenibile. ”E’ una tecnologia ancora in divenire” commenta Falchi spiegando che il Led ”potrebbe essere ideale per le città del futuro, una volta che la luce blu emessa sarà sostanzialmente diminuita”.
      Come? ”il flusso emesso dai Led è facilmente regolabile e quindi risulterà molto semplice illuminare a pieno regime fino ad una certa ora, per poi diminuire il flusso anche di 10 volte a notte fonda, quando nessuno utilizza la luce prodotta. Una volta che dei sensori rilevassero la presenza di qualcuno per strada, i Led tornerebbero immediatamente alla piena potenza ”. Il problema attuale, invece, ”è che le lampade a led vengono utilizzate come quelle tradizionali”.
      Ma oltre a ridurre l’inquinamento luminoso, le strade buie sembrano essere più sicure. E’ il risultato di una sperimentazione condotta in Francia che ha fornito buoni risultati: il numero di incidenti aumenta meno rapidamente nei tratti in aperta campagna (+12%) che in quelli urbani illuminati (+42%). E anche la gravità degli incidenti e’ ampiamente superiore nelle zone illuminate, forse a causa dell’aumentato senso di sicurezza dato dall’illuminazione.
      Per questo, sottolinea il presidente di Cielobuio, ”è fondamentale capire che una giusta illuminazione non dipende dalla quantità dei punti luce ma dalla qualità”. E in ambito legislativo, ”in Italia siamo all’avanguardia a livello mondiale, tanto che la Starlight Initiative dell’Unesco ha adottato i parametri tecnici da noi suggeriti”.
      La prima delle leggi regionali contro l’inquinamento luminoso fu approvata in Veneto nel 1997. Esempio seguito nel 2000 da altre regioni, tra cui la Lombardia, la prima ad imporre la schermatura totale degli apparecchi, in modo che la luce vada solo verso il basso. Ad oggi, conclude Falchi, ”la regolamentazione manca solo in Calabria e Sicilia ed è carente in Piemonte, Valle d’Aosta e Basilicata”.

      • Quando ho visto le lucci bianche ho pensato proprio a ciò che hai descritto in queste righe. Resto favorevole ai led, ma sarebbe opportuno modificarli in modo da renderli meno impattanti per l’ambiente. Che si potrebbe fare in proposito?

        • Rispondo a Bigfoot:

          diciamo che per come la vedo io; i Led oggi non rispettano parecchi parameri; il primo motivo l’ho già elencato, il secondo per me ben più importante è quello economico…ovvero un’armatura Led valida oggi costa non meno di 800 €, mentre per un’armatura con luce ai vapori di sodio (luce gialla) si può spendere 150/180 € completa di sistemi di sistema di risparmio energetico.
          Siccome i Led hanno una vita media di 10 anni e per ammortizzare un costo del genere ci vogliono almeno gli stessi anni se non di più..non capisco secondo quali criteri si facciano scelte del genere.
          Sostituire una lampada al sodio (ovvero luce gialla) costa solo 10 €…chiedi quanto costa sostituire l’intera striscia Led..perchè devi sapere che in quella banda ci sono decine di Led e se si fulmina uno, due, tre etc. etc. non è che ne puoi sostituire uno per uno…no no! Tutto l’insieme.

          • Almeno ogni tanto c’è chi spiega qualcosa: ben vengano questi interventi, anche se mi hai fatto cadere un “mito”, sono stato sempre indotto a pensare che i LED fossero il massimo del risparmio. Lo sono almeno da un punto di vista energetico?

          • stranamente tutto ciò che va contro il petrolio oggi è diventato inquinante da un pnto di vista visivo e acustico… vedi impianti eolici, vedi fotovoltaico e vedi led.. bisogna decidere se si vuole l’aria pulita o si preferisce l’estetica e il paesaggio con le malattie polmonari.

  2. sono contento che alcune strade di Villacidro saranno illuminate con i led,questa è però una deliberazione della giunta Fanni,la giunta Pani cosa sta pensando di proporre per il Paese ora che ha anche un segretario personale del sindaco?

  3. Rispondo prima a Mariano dicendo che i Led rispetto alle lampade ai vapori di mercurio danno un notevole risparmio..però c’è anche da dire una cosa…il mercurio è bandito dal 2006 anche se c’è ancora qualche comune dove questo tipo di lampade è presente…ma siccome il raffronto va fatto con le lampade ai vapori di sodio..posso dire che a parità di potenza, il risparmio è praticamente uguale, ma con la differenza in termini di tempi di ammortamento di gran lunga superiori visti i costi elevati della tecnologia Led.

    Ora rispondo ad Antony dicendo che i Led non vanno contro il petrolio perchè per il loro funzionamento occorre la corrente elettrica…senza il petrolio non l’avremmo.

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