Keller e l’arte di non dire nulla

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Non è una novità, ma infastidisce sempre partecipare a degli incontri importanti e rendersi conto di aver perso solo del tempo. Il tempo di chiunque è prezioso in quanto finito e di durata residua sconosciuta ed è ancora più prezioso quando si ha l’impellenza di prendere delle decisioni importanti per sé e per il futuro del proprio territorio.

Ieri mattina, alla Keller c’è stata una chiamata generale ad un’assemblea a cui avrebbero dovuto partecipare le più alte cariche istituzionali regionali per fornire spiegazioni utili volte a capire le prospettive della fabbrica di carrozze ferroviarie villacidrese.

Ha aperto la seduta Mauro Branca, RSU CISL, che invece di parlare delle prospettive attuali ha riepilogato le vicissitudini aziendali da quando è cominciata la vertenza. Come se qualcuno ancora avesse bisogno di rinfrescarsi la memoria. Hanno preso la parola poi, in ordine sparso, il segretario territoriale della Cgil Efisio Lasio, l’ex direttore ed attuale liquidatore Marco Serpi ,l’On. Siro Marroccu , il rappresentante CISL e il Sindaco di Villacidro Maria Teresa Pani.

Presenti, ma accuratamente immobili dietro le quinte, i responsabili territoriali FIOM e FIM, Gianluigi Marchionni e Marco Angioni e il segretario provinciale del PD. Presenti pure alcuni consiglieri provinciali dei vari schieramenti politici. Il presidente del Consorzio Industriale ed ex sindaco di Villacidro, Giorgio Danza, ha assistito anche lui in silenzio e senza sentire l’esigenza di intervenire e spiegare cos’è il consorzio industriale e che funzioni e ruolo ha nel territorio. Forse non ne ha sentito il bisogno in quanto l’ultimo cambio di destinazione d’uso delle aree ex SNIA da industriali a commerciali appena effettuate dalla giunta Pani sta a decretare per lui la fine dell’industria a Villacidro.

Assente ingiustificato l’On. Sisinnio Piras. Il nostro rappresentante regionale che solo qualche mese fa si era affrettato a dichiarare che per la Keller era stato risolto tutto.

Certo la Keller è l’ennesima, e non la più importante, società nel panorama regionale che sta affrontando una crisi di cui, nonostante la richiesta di fiducia da parte di sindacati e istituzioni, non si vede l’uscita. L’ultima arrivata, anche se attesa, Alcoa metterà a repentaglio un numero maggiore di dipendenti per cui non si vuole che alla Keller venga dato maggior risalto rispetto agli altri malati in lista d’attesa.

Si chiede solamente maggior rispetto per chi ha necessità di avere delle risposte e si aspettava di riceve dall’ennesimo incontro una qualche notizia utile.

La regione è vergognosamente assente. È assente in toto, non semplicemente in quest’occasione.

Durante la riunione sono stati affrontati diversi punti della vicenda facendo presente che per rilanciare l’azienda servono liquidi e la sottoscrizione dell’accordo da parte della Skoda. Nessuno ha spiegato perché ancora non arrivano né i liquidi né la firma.

Intanto emerge un’altra domanda: se dovessero arrivare i soldi e l’accordo, su quali commesse si comincerebbe a lavorare in Keller e quali sarebbero i tempi di reinserimento dei dipendenti? Perché questo nessuno l’ha detto, e forse è proprio dietro questa domanda che si nasconde la risposta alle prime due.

Villacidro.info – 17 gennaio 2012

4 COMMENTI

  1. è la solita passerella degli eletti che, non potendosi far notare nel deludente esercizio delle proprie funzioni, presenzia alle assemblee sindacali per far vedere che esiste. che delusione! in quanto al merito della vicenda keller, ho l’impressione che anche la soluzione skoda sia l’ennesima bufala che ha rimediato cappellacci. mi spiace dirlo ma quella fabbrica, semnza padrone, senza commesse,senza nave e senza politica industriale, finirà come la scaini. incontri, riunioni, assemblee, tavoli di confronto, sono l’armamentario di un sindacato alle corde: incapace di proporre un nuovo modello di sviluppo, si aggrappa al “ferrovecchio” e all’assistenza.

  2. Gentilissimo , non avendo l’onore di sapere chi firma l’articolo ,
    mi sento in dovere di replicare in parte al suo articolo
    “KELLER E L’ARTE DÌ NON DIRE NULLA”.
    Mi chiamo Andrea farris e sono il terzo segretario” SILENTE “della UILM.
    Per non entrare in polemica con nessuno volevo solamente far presente che mancando all’assemblea
    Gli interlocutori principali ,RAS ,SFIRS, SKODA le domande che ha posto lei le avremmo poste noi sé solo fossero stati presenti.
    Sicuramente faremo tesoro dei suoi consigli e presenteremo questi quesiti in maniera più energica a chi di dovere.
    Nel salutare lei ei suoi lettori le posso assicurare che i sindacati (FIOM ,FSM,UILM)stanno facendo solo gli interressi dei lavoratori della keller.

    • buon giorno a tutti sono un ragazzo di Milano che da anni si interessa della questione dismissione ferroviaria (intesa per il trasporto delle merci) in Sardegna. La domanda semplicissima che vorrei rivolgere alle persone che leggeranno questo articolo è del seguente tenore, ma la crisi della Keller in ordine % quanto dipende dalla dismissione del trasporto merci su rotaia? Mi risulta che trenitaLia avesse messo a disposizione un servizio a chiamata valido esclusivamente per Keller e per scopi militari.. Per caso la Keller aveva altri problemi oltre a quello della nave? Grazie a tutti coloro invieranno risposte. Luigi

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