Keller, lavoratori in assemblea permanente. Sindacati deludenti

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“I sindacati non hanno fatto il loro dovere”

Assemblea generale questa mattina dei lavoratori della Keller di Villacidro indetta dai sindacati di categoria e confederali per fare il punto sulla situazione venutasi a creare dopo la revoca delle commesse, per 16 milioni di euro, di Trenitalia che ha portato a una situazione di crisi dell’azienda che occupa 320 operai. I lavoratori hanno deciso di non allentare la lotta e di attuare una assemblea permanente. Alla riunione, che si è svolta nella sala mensa, oltre ai dipendenti Keller, erano presenti i segretari provinciali di Cgil, Efisio Lasio, della Cisl, Edoardo Bizzarro, e i segretari provinciali di categoria della Fiom, Gianluigi Marchionni, della Fsm-Cisl, Marco Angioni, e della Uilm, Andrea Farris, oltre ai rappresentanti della Rsu aziendale e all’assessore del Lavoro della Provincia del Medio Campidano, Simona Lobina. Lavoratori e sindacati hanno deciso di non arrendersi ad una situazione che potrebbe portare alla chiusura dell’azienda ma hanno convenuto di andare avanti con la lotta per la sopravvivenza della Keller e dei posti di lavoro chiedendo anche alla Regione ed alla classe politica isolana di farsi carico di una vertenza che deve diventare di tutta la Sardegna. Hanno quindi deciso di dare vita ad una assemblea permanente in fabbrica ed a manifestazioni eclatanti che verranno decise nei prossimi giorni.(ANSA)

Villacidro.info – 2 settembre 2011

Fausto Orrù ha raccolto alcune testimonianze andate in onda su Videolina

26 COMMENTI

  1. La solita assemblea inconcludente, non mi sono mai perso un’assemblea da 10 anni a questa parte, si è sempre usciti da quella mensa con un nulla di fatto.
    Solo una persona ha meritato un applauso in quel teatrino allestito nella tavolata da 10 sindacalisti..(il sindacalista dell’intervista)
    Si diceva che non era più tempo di attendere e andare a bussare le varie porte per chiedere a testa bassa incontri e cosi via, ma bisogna dare un segnale forte con azioni eclatanti, una persona a proposto da subito queste azioni ma i restanti 9 vogliono continuare a bussare..
    ora hanno finto un occupazione con questa assemblea permanente mentre molti colleghi lavorano e non prendono soldi..
    Come si può seguire un sindacato cosi? un sindacato che non è mai riuscito a ottenere nulla di nulla in azienda per gli operai, anche in fattore di sicurezza personale.. e oggi a un passo dalla chiusura non vuole assumersi nessuna responsabilità di una lotta vera..

  2. ti correggo salvo : salatiello ,martellini , kurt mayer , un commissario che non ricordo il nome che poi è stato sostituito da di gravio , mancini e poi il susseguirsi di una serie di soggetti che non si è capito più nulla !!!! ti ricordo che a distanza di 20 anni ancora c’è chi ci dovrebbe dare delle spettanze . ti ricordo sempre che in caso di chiusura o fallimento i bastonati saremo sempre noi operai !!!!

    • io non capisco dove sta il problema….vendono i capannoni di Palermo agli industriali locali oppure alla Regione Sicilia , ( senza spacularci sopra) ,e salvano il sito conmpresi gli operai di Villacidro….credete forse ke le banke sarde qst ragionamento non l’avranno fatto????

      • scusa,qualcuno ha già detto che quei capannoni sono sequestrati.
        Possono essere venduti all’incanto ma il ricavato puo’ essere usato solo per pagare debiti e non per risanare un altro stabilimento.
        Quello che tu proponi non si puo’ assolutamente fare.

  3. invece di riempirvi la bocca di fesserie,perche non andate in questo momento alla keller (tutti possono verificare se sono falsita)i commenti che qualche pseudo
    operaio keller ,per qualcuno che scrive da palermo come mai non c e nessuno di voi alle assemblee ,eppure percepite anche voi la cassa int

    operaio keller con moglie e figli che ogni giorno mangiano

  4. Facile dare le colpe di tutto al sindacato visto che è il rappresentante della tutela dei lavoratori, ma ricordo che se siamo in questa situazione dove l’azienda è sull’orlo del fallimento non è solo colpa loro.Ricordo che la keller stà lottando da sola contro un colosso italiano dei trasporti,trenitalia,quindi questa situazione non è più una questione solo aziendale ma politica!!se non sono riusciti a far nulla i politici sardi figuriamoci l’azienda o il sindacato.vorrei ricordare che il problema con trenitalia esiste già da anni per via del traghetto e abbiamo fatto molte manifestrazioni e chi manifestava erano i soliti 4gatti.dov’erano gli altri operai?!?!?

    • i politici sardi ogni qualvolta si sono messi in mezzo, hanno fatto disastri….quindi meglio niente!!! e poi Capellacci è impegnato con la stadio per il Cagliari……quindi pare di capire che della Keller non gli interessi…..dico pare!

  5. tu che eri in assemblea sei stato anche alle manifestazioni dei pastori degli
    agricoltori alcoa vinys euroalluminia fonderia traghetto forse non c eri
    io si ,tu dov eri,e adesso dove sei? seduto dare del falso a chi prova a slvare il suo posto di lavoro CCCC FORSE PER TE E UN SECONDO LAVORO

    • Si sono davanti al pc, proprio come te a scrivere e leggere, nessuno dei due è all’assemblea permanente, facile dare tutte le colpe a trenitalia, una buona percentuale di colpe va anche all’azienda, che si è trovata a non avere soldi per comprare materiale per poter lavorare le carrozze(perchè da piano industriale il lavoro c’era) si è trovata in crisi perchè si sono mangiati i soldi dei vari fatturati di anni e anni..
      Io ricordo assemble dove si andava a chiedere premi risultato visto che l’azienda aveva chiuso in positivo pagando gli operai miseri stipendi..si parlava di fatturato di 32 milioni, poi 37 poi 40..dove sono andati a finire i soldi? sicuramente non sono stati investiti nell’azienda visto che è fatiscente e obsoleta, i pochi investimenti sono stati fatti con i vari contributi..
      anche questa volta volevano giocare sporco, però sfortuanatamente per noi operai il gioco è andato male, purtroppo è un cerchio che si chiude..
      non diamo tutte le colpe a trenitalia, guardiamo un pò più vicino..trenitalia è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso

  6. Mi pare sia il caso di fare un pò di ordine con tutti questi nick: operaio keller. A volte operaio kelelr parla bene dei sindacati, a volte ne parla malissimo..non si capisce niente…Mi pare ci siano tanti cloni e forse pochi operai veri.

    • Se dici che noi parliamo senza sapere, implica che tu sai come realmente stanno le cose, visto che non abbiamo capito puoi cortesemente darci dellucidazioni visto che ci troviamo nella stessa barca, cosi da poter unire le forze senza fare inutili polemiche!

    • sono la moglie di un ex operaio keller , ora in pensione e oltretutto malato, non so bene cosa sta succedendo all’interno dell’azienda ma so soltanto che da quando è stata aperta era sempre un agonia eterna, in quindici anni di lavoro metà sono stati in cassa integrazione , ogni paio di anni si arrivava al capolinea con mesi senza stipendio. e devono ancora dei soldi dal 93 che purtroppo non vedremmo più. come mai??????? boh?? è la stessa cosa che sta sucedendo ora, l’operaio lavora , produce ma ….. soldi .. nudda. era un incubo allora per tutte quelle famiglie stringere la cinghia, e quell’incubo vedo che è ancora in giro. peccato si è di nuovo al capolinea . non mollate

  7. OPERAI KELLER DI VILLACIDRO E PALERMO scusatemi se m’intrometto nei vostri commenti. essendo un operaio che da ragazzo manovale ha lavorato prima all’interno della VILLAFLOR fabbrica di moquettes facente parte delle vecchie TESSILI SARDE e sappiamo tutti come sono andati a finire, poi x 15 anni vicinissimo alla SNIA FIBRE e tutti sappiamo come è andata a finire, ora mi trovo dal 1997 a lavoro con di fronte l’insegna KELLER con gli stessi identici problemi, il mio augurio è che il risultato finale sia diverso dai precedenti. però avendo vissuto da vicino queste realtà la mia piccola opinione la voglio esprimere, sia sui commenti che sulle interviste su quest’articolo. qualche colpa il sindacato iN generale l’avrà , prima e il diritto dell’operaio e identico sia per quello di dx o di sx o di centro e di conseguenza si dovrebbe trovare sempre un accordo unitario visto che la posta in palio è per tutti uguale , portare lo stipendio in famiglia, e non fare scioperi singolarmente oppure firmare contratti aziendali solo per una parte come ultimamente sta succedendo vedi FIAT da parte di CISL E UIL,gli operai di queste grandi industrie dovrebbero essere un pò più responsabili e non menefreghisti come molto spesso accade e mi è capitato di vedere, tipo me ne frego se si produca o meno venga lo stipendio a fine mese. vedendo il pezzo finale del filmato, è facile dire che il sindacato non ha fatto niente dal 2009 al 2011. ma la persona intervistata essendo un ingegnere KELLER che in campagna elettorale per le amministrative al comune di VILLACIDRO come cavallo di battaglia si diceva artefice della firma della grande commessa che avrebbe risolto il problema della KELLER. in questi 2 anni per il suo posto di lavoro e per circa gli altri 320 che iniziative si è proposto di fare??? essendo una validissima persona visto che non riescono ne il sindacato ne le attuali forze politiche regionali a intraprendere delle iniziative e lotte per il mantenimento in vita dell’unica grossa realtà industriale che ci è rimasta in tutta la provincia e forse anche a livello regionale, non sia il caso di prendere in mano la situazione e coinvolgere oltre che gli stessi compagni di lavoro anche tutte le attività sia commerciali , artigianali, ecc,ecc. può darsi che si potrebbe ottenere qualcosa , provarci non costa niente, serve unità e collaborazione da parte di tutti lasciando perdere polemiche che portano solo a disunire com’è riuscito nel suo intento l’attuale governo BERLUSCONI. FARCI LA GUERRA TRA POVERI, METTERCI GLI UNI CONTRO GLI ALTRI ANCHE SE LA CAUSA è UGUALE PER TUTTI. QUEL MISERABILE POSTO DI LAVORO CHE STA VENENDO A MANCARE .ciao e tanti auguri a tutti MARCELLO

    • E’ proprio vero,Muscas Marcello,che se non ci si conosce spesso ci si contrappone aprioristicamente pur pensando e aspirando alle stesse cose.Questo tuo intervento è in gran parte da condividere.E’ frutto di sensibilità forte e partecipata.E’, nello stesso tempo,solidarietà e voglia di giustizia per tutti. E tuttavia c’è anche sfiducia e rassegnazione,come se in noi stessi non ci fossero le capacità di costruire la nostra esistenza,e di conseguenza affidiamo ad altri (sindacato, partiti etc.)le nostre aspettative,e poi aspettiamo i risultati a braccia conserte,fidandoci delle loro parole.Ecco,io non ho più (per età,per le espe- rienze vissute,per le delusioni subite…)questa fiducia e sono diventato critico ad oltranza,in modo particolare con quella parte in cui più ho creduto.Tu sei evidentemente più giovane,di età,esperienze e…delusioni.Leggerò volentieri con più attenzione i tuoi interventi…e ti contrasterò comunque,se credo che sbagli…:)). Però ti vedo come persona onesta intellettualmente e moralmente, e non sei superficiale. Questo per me è già molto. Grazie.

    • E,per entrare nel merito della vicenda Keller,dopo le deludenti iniziative(?!?) sindacali,politiche (politiche??? sic!!!…i nostri fanno forse politica? quali “nostri”,quelli del centro sinistra? quelli della destra? quelli del centro?…si è mai voluto analizzare i loro intenti?il loro operato? i loro risultati?) stiamo aspettando tutti,e in prima fila gli stessi lavoratori della Keller,l’epilogo previsto: cassa integrazione (forse),scivolo pensione per qualcuno,mobilità,interventi (soldi,elemosine!!!) della Regione Sardegna (cioè ancora dei lavoratori!),e progressiva,inesorabile rassegnazione.Si tenta di trovare i responsabili di questa situazione nei dirigenti aziendali,nelle difficoltà finanziarie,nelle colpe dei sindacati,negli stessi lavoratori(!!!), negli atteggiamenti dei committenti (Ferrovie Italiane),nella globalizzazione etc.etc.etc… E perchè non leggere la causa principale della fine della Keller: all’Italia,alla stessa Europa “conviene” chiuderla, costa di meno e “produce” di più. Che cosa produce di più e per chi,lascio ad altri indicare meglio.

    • Francamente credo che Marcello sia inquadrato all’interno del pensiero dominate: di che è la colpa, si domanda? Un pò dei sindacati e un pò degli operai.

      Un pò del sistema economico no? Che gli operai non lavorino e mandino in rovina le aziende è un mito diffuso dagli imprenditori. Per esempio Marchionne ha diffuso informazioni false sull’asseinteismo degli operai di Pomigliano e nessuno si è sognato di evidenziarlo. CISL e UIL non sono più sindacati, sono una costola di Confindustria. La CGIL ha ancora elementi di conflittualità, ma quando vengono a galla spessissimo vengono contestati da quelli come Marcello. Ma insomma, cosa volete? Conflitualità o concertazione?Se volete concertazione allora volete la morte del sindacato, che infatti sta morendo proprio perchè ha scelto la strada concertativa. Il male dei sindacati è la loro istituzzializzazione. Lo si dovrà comprendere una buona volta, o no?

      • il sindacato siamo noi . la cgil di scioperi ne ha fatti ma con scarsa partecipazione . la verità è che si vuole risolvere i problemi standosene a casa o a lavorare in nero delegando gli altri . si è vero che c’è la crisi , ma in keller la crisi dura da 20 anni . ora le cose si sono complicate perchè non c’è più nessuno disposto a sborsare soldi . perchè non li tirano fuori dalla propria tasca ???? gente di villacidro lottando si vince !!!! lo dico anche ai miei colleghi di palermo ( però sono parole al vento )!!

      • GILANICO forse hai interpretato male il mio commento, ho semplicemente fatto un analisi di ciò che ho visto da circa 35 anni che frequento la zona industriale di villacidro.non ho contestato niente ho solo espresso la mia opinione.ti faccio anche sapere anche se non usufruisco niente che la mia quota mensile ogni mese da circa 30 anni la sto versando alla CGIL, perciò posso anche su tu ritieni in modo di contesto dire la mia??????? ciao MARCELLO

        • marcello: tu hai scritto che gli operai devono essere più responsabili (lavorare di più). Idem i sindacati. Ebbene questa è l’idea dominante: colpa dei sindacati e colpa degli operai. La colpa invece è del ssitema economico e sociale (vorrei scrivere capitalismo ma poi mi si accusa di essere ripetitivo) e di tutte le sue insite contraddizioni interne. E’ il mio parere, spero che tu non sia così permaloso da non accettare una critica.

  8. Cari operai della Keller di Villacidro e di Palermo, sono con voi tutti! E’ disarmante vedere come i “presunti proprietari” della Keller, i nostri politici, ed i sindacati mostrino un ignoranza di dimensioni bibliche e pur di fare demagogia mostrino pure un interesse di facciata!
    E’ pur vero che i problemi di una crisi economica di portata mondiale possono coinvolgere pure la “nostra” Keller, ma non tollero che si possa usare questo paracadute per giustificare la loro incapacità.
    Partiamo dalla fine: i sindacati; se tra voi operatori della Keller provaste ad intervistarvi a vicenda vi rendereste subito conto che non c’è nessuno soddisfatto del loro operare (e lo dico perché tutti quelli che ho incontrato la pensano così, anche se tutti hanno “paura” a dirlo apertamente). Quindi cosa aspettate a cambiare fronte? Le vostre tessere mandatele al mittente e fatevi un nuovo sindacato!!! E’ incredibile che si possa arrivare a Roma e fare figuracce come quelle che avete ottenuto!!!
    I “politicanti sardi”: non si può lasciare alla improvvisazione ogni azione attuata nell’emergenza di ogni nuovo crisi. Si deve programmare, possibilmente sia nella microeconomia di una Zona Industriale morente, sia nella macroeconomia di una Sardegna ricca di potenzialità tutte inutilizzate dai tempi dei fenici. E vi assicuro che su questo piano siamo veramente in tanti ad avere le idee chiare.
    Se poi avete anche voglia di analizzare il fronte “proprietari Keller”: chiedete loro di cedervi a gratuitamente gli impianti a saldo di quanto vi devono per stipendi non pagati; hanno agito grazie ai finanziamenti (allora) semplici e ghiotti ma purtroppo non hanno manifestato imprenditoriali adeguate al settore nel quale hanno voluto operare.
    Vi propongo una sola riflessione: alla “comunità in generale”, quindi all’Italia, costa di più sprecare fiumi di denaro in ammortizzatori sociali oppure costa infinitamente di meno avere degli operai soddisfatti che con un commissario ad acta sappia gestire un colosso come la Keller e che abbia le idee chiare su come si gestisce una industria?
    Coraggio non è mai detta l’ultima parola: diventate voi il capotreno e chi non paga il biglietto resti pure a casa sua!

  9. A Matteo
    Non si capisce bene che cosa tu proponi, Matteo. Una sorta di cogestione? Un subentro dei lavoratori nella gestione della Keller di Villacidro? O direttamente la rilevazione dell’azienda dai “proprietari”? E chi la rileverebbe, gli operai?
    Suppongo che ricordi la vicenda Scaini, o la vicenda Enolearia. Due piccoli esempi di aziende in crisi finanziaria, morta la prima (con i lavoratori in “mobilità” decennale) e generosamente regalata l’altra (senza risarcire i “soci” creditori). Anche la Scaini aveva buone competenze interne,gli operai, e mercato eccellente. Ma è morta ugualmente. E per mano della stessa azienda di stato: l’ENI. Come la Snia,come la Vinilys, come la Tirrenia e come… Ma non serve elencare. Il caso Keller ha un altro killer,le Ferrovie Italiane. Ma il mandante è lo stesso dell’ENI,lo stato italiano. Perchè si devono illudere i lavoratori della Keller dopo che sono stati illusi da anni tutti gli altri? Pensa,a parte la scontata “recita obbligata” (cioè la cosidetta solidarietà dei Chiappellacci,degli assessori regionali al lavoro o all’industria,dei parlamentari sardi,dei sindaci…), in realtà anche i “nostri” politici,se anche lo volessero,non potrebbero fare nulla,proprio nulla per salvare le Keller sarde! Ma potrebbero creare tante piccole Keller, se lo volessero o se lo capissero. Già,perchè spesso mi chiedo se questi “politici” capiscono…!

    • ….i politici politicanti capiscono fin troppo, ahinoi! capiscono soprattutto che noi elettori ci prestiamo alle loro manovre, che abbocchiamo alle loro esche in tempo di elezioni e di congressi. sanno che ci impegniamo per rieleggerli perchè sanno che attendendo la loro benevolenza, magari per sistemare qualcuno di casa in un posto allombra. E’ questa la triste realtà che ci siamo cuciti addosso, siamo come il cane che si morde la coda, cosicché con questa classe politica incapace i risultati non possono che essere disastrosi!Bisogna avere il coraggio di cambiare. Come? a mio modesto avviso, per arrestare il declino politico, sociale, morale, economico, occorre una levata di “forconi” per cacciare gli incapaci e smantellare il sistema di potere che ci hanno imposto. Ovviamente questa rivolta popolare non deve essere violenta ma democratica: ciascuno (a iniziare dai giovani) si ribelli all’andazzo della casta politica e dia visibilità alla protesta all’interno dei propri partiti; rivendichi e costruisca un ipotesi di sviluppo che vada oltre le emergenze del tipo Keller, valorizzando le tante risorse locali ancora inespresse. La Sardegna è lastricata di Keller, perchè sono tutte cose frutto dell’ignoranza politica e del clientelismo correntizio fra coalizioni politiche e interessi di pseudo imprenditori. Coraggio giovani amci, facciamo sentire alta la nostra indignazione e urliamo la voglia di cambiare!

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