Cagliari. Sarebbe gravissimo se venisse confermata la bozza delle giornate di corsa negli ippodromi italiani per il 2011, diffusa dall’Unire due giorni fa.
Un calendario che penalizzerebbe sensibilmente le strutture sarde, considerato che gli ippodromi di Chilivani e Sassari perderebbero una giornata a testa rispetto al 2010 mentre quello di Villacidro non beneficerebbe neanche di una corsa.
Occorre che l’Unire stili un calendario adeguato e che preveda almeno 50 giornate. Siamo pronti a batterci in tutte le sedi perche’ finalmente venga riconosciuta l’importanza dell’ippica della Sardegna”. Lo dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna, Andrea Prato, a proposito della bozza diffusa dall’Unire (Unione nazionale per l’incremento delle razze equine) per le giornate previste negli ippodromi italiani 2011. Nei giorni scorsi l’assessore aveva inviato una lettera al commissario straordinario dell’ente, Claudio Varrone, esponendo le qualita’ dell’ippica sarda e chiedendo, rispetto al passato, maggiori attenzioni nei confronti dell’Isola con il riconoscimento di 50 giornate, contro le 30 totali di quest’anno. Sabato scorso, 18 dicembre, l’Unire ha diffuso la bozza che prevede che all’ippodromo di Chilivani siano destinate per l’anno prossimo 18 giornate, 10 a quello di Sassari, contro le 19 e le 11 del 2010. “Sappiamo che mercoledi’ 22 l’Unire ha convocato le associazioni delle categorie ippiche e degli ippodromi per discutere sui criteri di redazione e sulle proposte di modifica del calendario”, conclude Prato. “Auspico che sia l’occasione perche’ finalmente i nostri impianti non vengano piu’ considerati di serie B”. (AGI) Red-Cog
Fonte: (AGI) – Cagliari, 20 dicembre 2010
Ben avrebbe fatto l’incauto faccendiere politico che volle l’ippodromo a darsi all’ippica. Ora potrebbe vedersi sottoposto a una sana inchiesta della Magistratura….
Io continuo a chiedermi se qualcuno crede ancora che questo “pseudoippodromo”,diverra’ un ippodromo a tutti gli effetti.Chi ci crede vada a vedersi in che condizioni versa il sttore ippico in Italia,poi forse si ricredera’.
quanti soldi spreeperati solo per dire “noi abbiamo l’ippodromo!”… E IO PAGO!!!